Fermo
Sulla cima del monte Sàbulo sorge l'antica città di Fermo (colonia romana), dominata dall'imponente mole della Cattedrale, dal cui piazzale si gode un bellissimo panorama. Fermo è da sempre il centro più importante del comprensorio per la sua lunga storia, per la presenza di testimonianze storico-artistiche, per le attività industriali e per le iniziative turistiche e culturali.
Il territorio risulta una felice sintesi di mare e colline: si va dalle ampie spiagge di Lido di Fermo, Casabianca e Marina Palmense, al centro suggestivo di Torre di Palme, arroccato su uno sperone a picco sul mare; in posizione panoramica sull'Adriatico sorge anche Capodarco. Su questo ampio territorio si staglia, dall'alto del suo colle, la città di Fermo che conserva numerose e pregevoli testimonianze della sua storia. Oltre venti secoli di storia sono racchiusi fra le mura millenarie della Città, tra i ricordi e gli echi di leggende non ancora sopite. Basta avventurarsi nelle vie e nei vicoli, che si arrampicano lungo la collina, per accorgersi che tutta la città è un unico complesso architettonico.
Una sorta di galleria, sempre aperta giorno e notte, che svela pian piano la sua magia. La stupenda Piazza del Popolo rappresenta senz’altro uno dei luoghi più suggestivi di Fermo; accurato e lineare nelle strutture, offre uno spettacolo di rara bellezza e rigore architettonico, in cui s’inseriscono alla perfezione alcune strutture fra le più significative della storia cittadina. Il Palazzo dei Priori (edificato nel 1296) custodisce la Pinacoteca e il Museo Archeologico Piceno. Nella Pinacoteca sono esposte opere che vanno dall’epoca medievale sino al XIX secolo, tra cui alcune di importanza straordinaria quali il Polittico di Andrea da Bologna (1369), le tavole di Jacobello del Fiore (1608), La Pentecoste di Giovanni Lanfranco ed altre opere di artisti marchigiani. Il Museo Archeologico espone i reperti della Fermo pre-romana, fra cui cinturoni, urne e monili di epoca picena. L’antica sede della Biblioteca è la Sala del Mappamondo, interamente decorata in legno di noce, in cui è conservato il nucleo originario della Biblioteca.
Si possono visitare le Cisterne Epuratorie Romane, un complesso architettonico composto di 30 grandi sale collegate tra loro e disposte su due file parallele. Caratterizza in particolare la tavola fermana un forte rispetto della tradizione, soprattutto contadina: i tipici salumi come il “ciauscolo", i formaggi dai sapori intensi, i primi piatti come i "vincisgrassi". I dolci profumano di feste rurali: il "ciambellotto " della trebbiatura, ad esempio, accompagnato da robusto vino cotto.
Da vedere
Piazza del Popolo: nel cuore della città (iniziata nel 1442), rappresenta senz’altro uno dei luoghi più suggestivi di Fermo, accurato e lineare nelle strutture, offre uno spettacolo di rara bellezza e rigore architettonico, in cui s’inseriscono alla perfezione alcune strutture fra le più significative della storia cittadina.
Palazzo dei Priori: edificato nel 1296 e successivamente rimaneggiato, ospita sulla facciata una staue bronzea di Sisto V realizzata nel 1950, sede della Pinacoteca e il Museo Archeologico piceno.
Pinacoteca: sono esposte opere che vanno dall’epoca medievale sino al XIX secolo, tra cui, oltre alle già citate in presentazione, altre importantissime di artisti marchigiani, fra cui Francescuccio di Cecco Ghissi, Vittore Crivelli e Vincenzo Pagani.
Museo Archeologico espone i reperti della Fermo pre-romana, fra cui cinturoni, urne e monili di epoca picena.
Biblioteca Comunale: la più ricca delle Marche, fra le prime dieci d’Italia. Risalente al 1511, la Biblioteca conserva 128 codici, oltre 400.000 volumi, 686 incunaboli (i più antichi risalgono al 1470), 15.000 "Cinquecentine", 6000 stampe di autori famosi ed oltre 2000 disegni.
Cisterne Epuratorie Romane: monumento unico nel suo genere in Italia e perfettamente conservato, risalente al I secolo d.C. La costruzione, senz’altro ardita per la tecnica, raccoglieva l’acqua piovana e sorgiva che depurata, serviva a rifornire la città e il suo navale (l’attuale riviera).
Loggiato di San Rocco, eretto nel 1528 è antistante la Chiesa di San Rocca risalente al 1505.
Teatro dell’Aquila, uno dei maggiori teatri d’Italia, fu inaugurato nel 1790 con l’esecuzione di un Oratorio Sacro del maestro Giuseppe Giordani (detto "Giordaniello") e dall’epoca è sede di rappresentazioni di alto interesse artistico. Sono conservati sei scenari originali e autografi di Alessandro Sanquirico che, insieme ad altri 16 fondali ottocenteschi, facevano parte della dotazione artistica Teatro.
Piazzale del Girfalco (il belvedere della città), dove, quasi in bilico tra il cielo e il mare, laddove sorgeva l’antica rocca medievale, si erge maestoso il Duomo, dalla splendida facciata romanico-gotica. Da visitare, all’interno, gli scavi con i suggestivi mosaici del tempio pagano preesistente.
Riferimenti
Sindaco: Paolo Calcinaro
Via Mazzini, 4 - 63900 Fermo
Tel. 0734.2841 - Fax 0734.224170
www.comune.fermo.it