News Europee
21/02/2017
Non è il momento di rallentare il rinnovamento dell'Unione Europea.
Beatrice Covassi, Rappresentante della Commissione Europea in Italia, invia una lettera riguardante il futuro dell'Unione Europea al Direttore del giornale La Repubblica. Di seguito, il testo integrale:
18/12/2015
Commissione europea: buon esempio su impatto ambientale ed efficienza energetica
Sulla scia dell'accordo di Parigi, la Commissione europea si appresta a raggiungere i dieci anni di riduzione della propria impronta ambientale.
Grazie all'European Eco-Management and Audit Scheme (EMAS) - uno degli strumenti di gestione ambientale migliori in Europa - la Commissione europea sta continuando a ridurre l'impatto ambientale. Ad esempio, dal 2005 a Bruxelles l'efficienza energetica è aumentata del 65%, ed è stato fatto un uso migliore delle risorse naturali (è stato utilizzato il 59% in meno di acqua, il 58% in meno di carta ed è stato prodotto il 28% in meno di rifiuti), riducendo le emissioni di CO2 del 88%. Tutto questo ha permesso di raggiungere risparmi energetici pari a 74 milioni di euro per il periodo 2005-2014. Entro la fine di quest'anno, la maggior parte dei siti della Commissione - che coprono il 92% degli uffici - dovrebbero applicare le norme EMAS.
Per approfondire: EMAS http://ec.europa.eu/environment/emas/about/index_en.htm
Fonte: Commissione europea - Rappresentanza italiana
03/12/2015
Analisi annuale della crescita 2016: consolidare la ripresa e promuovere la convergenza
Il pacchetto presentato alla Commissione europea introduce il ciclo annuale di governance economica, fissa le priorità economiche e sociali generali per l'UE e offre agli Stati membri orientamenti politici per l'anno successivo. Ogni paese dovrà far fronte a sfide strategiche diverse con le risposte adeguate, ma vi sono temi generali che interessano l'UE nel suo complesso. Per consolidare la ripresa e promuovere la convergenza, la Commissione raccomanda di partire dai tre pilastri principali individuati lo scorso anno per la politica economica e sociale dell'UE: rilancio degli investimenti, proseguimento delle riforme strutturali e gestione responsabile delle politiche di bilancio.
Per approfondire: http://ec.europa.eu/italy/news/2015/20151126_analisi_crescita_it.htm
23/11/2015
La Commissione europea ha adottato il Programma nazionale di sviluppo rurale (PSRN) dell'Italia che delinea le priorità per l'utilizzo di circa 2,14 miliardi di euro di spesa pubblica (963 milioni di euro dal bilancio UE e 1,17 miliardi di euro di cofinanziamento nazionale) per il periodo 2014-2020.
Il Programma di sviluppo rurale pone l'accento sulle aree tematiche legate alla prevenzione e alla gestione dei rischi aziendali, alla salvaguardia della biodiverità animale ed all’efficienza nell'uso delle risorse idriche.
Circa 90 000 aziende agricole italiane beneficeranno di un aiuto per attivare gli strumenti di gestione dei rischi; 395 000 ettari di terreno saranno interessati da infrastrutture relative a sistemi d'irrigazione più efficienti, mentre gli interventi relativi alla conservazione della biodiversità animale riguarderanno circa 39 razze bovine.
Fonte: Commissione europea - Rappresentanza italiana
06/11/2015
"Promuovere il commercio non significa solo perseguire i propri interessi economici, ma anche propugnare valori. Per questo nei negoziati commerciali UE-USA proponiamo un approccio molto ambizioso allo sviluppo sostenibile."
La Commissione europea ha pubblicato oggi la sua proposta di un capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile, comprendente lavoro e ambiente, nei negoziati commerciali UE-USA in corso.
Il capitolo sullo sviluppo sostenibile da includere nel partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP) prevede le disposizioni più ambiziose su questi temi mai proposte a nessun partner commerciale. Questo approccio segue la nuova strategia commerciale dell'UE denominata "Commercio per tutti", che mira all'introduzione di politiche commerciali più responsabili sia nell'Unione che a livello mondiale.
Il capitolo mira essenzialmente a garantire il sostegno sia negli Stati Uniti che nell'UE a standard elevati in materia di lavoro e ambiente e ad instaurare una collaborazione per affrontare le sfide dell'economia globale, quali il lavoro minorile, la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, i diritti dei lavoratori e la protezione dell'ambiente, per citarne alcune. Una volta raggiunto un accordo, l'UE si adopererà per assicurare che tutte le disposizioni del capitolo siano rispettate, attuate e fatte valere.
Fonte: Commissione europea, Rappresentanza italiana (http://ec.europa.eu/italy/news/2015/20151106_disposizioni_ttip_lavoro_ambiente__it.htm)
20/10/2015
Semplificare l'accesso ai Fondi strutturali e d'investimento europei: il Gruppo di Alto Livello sulla Semplificazione affronta gli ostacoli
Oggi il Gruppo di Alto Livello sulla Semplificazione, avviato dalla Commissione nel mese di Luglio, ha tenuto la sua prima riunione a Bruxelles. Il Presidente del Gruppo, Siim Kallas, e i suoi membri hanno incontrato il vice-presidente della Commissione responsabile per il bilancio, Kristalina Georgieva, e le commissarie Corina Crețu e Marianne Thyssen, responsabili per la Politica regionale e dell'impiego, gli Affari sociali e il mercato del lavoro.
Il Gruppo è composto da 12 esperti di alto livello selezionati sulla base della loro esperienza in materia di Fondi strutturali europei. Il lavoro del gruppo di alto livello è parte di un'iniziativa più ampia per migliorare il modo in cui gli Stati membri e le regioni investono e gestiscono i fondi della politica di coesione.
Il linea con l'iniziativa "Un bilancio UE finalizzato al risultato" e con l'impegno della Commissione in materia di miglioramento della regolamentazione, lo scopo del Gruppo è di ridurre il carico amministrativo per i beneficiari per accedere e utilizzare i Fondi strutturali e d'investimento europei. Il commissario Corina Crețu ha affermato di essere soddisfatta per l'incontro con i membri del Gruppo di Alto Livello poiché la loro esperienza sarà molto utile al fine di trovare soluzioni concrete per facilitare l'accesso ai fondi da parte dei beneficiari. Inoltre, più rapido sarà il supporto ai beneficiari, prima saranno visibili i risultati sul territorio in termini di crescita e occupazione. Durante l'incontro è stata definita una chiara tabella di marcia con gli obiettivi chiave da raggiungere nei prossimi due anni.
Per il periodo 2015-2016, il Gruppo individuerà gli intoppi amministrativi per accedere ai Fondi e promuoverà al tempo stesso delle buone pratiche nei seguenti settori:
- Incrementare l'utilizzo di procedure on-line (e-cohesion) e semplificare le metoddologie di rimborso dei costi;
- Facilitare l'accessio ai finanziamenti da parte dell PMI;
- Affrontare il "goldplating" cioè l'aggiunta di ulteriori requisiti od ostacoli amministrativi a livello nazionale o regionale.
Inoltre il Gruppo monitorerà l'andamento degli Stati membri nell'adozione di misure semplificative per i Fondi strutturali e d'investimento 2014-2020.
Nel 2017 il Gruppo si concentrerà nel periodo post 2020 e la sua relazione finale sarà uno dei capisaldi per lo sviluppo della nuova politica di coesione della Commissione.
Fonte: European Commission
07/10/2015
Obiettivi di Sviluppo del Millennio: quali sono i risultati raggiunti dall'Unione europea?
Quindici anni fa, la comunità internazionale ha adottato gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM) con l'obiettivo di ridurre la poverta e di migliorare la vita di milione di persone nei paesi in via di sviluppo. La fine del 2015 rappresenta il termine ultimo per il raggiungimento degli Obiettivi.
I risultati raggiunti sono alquanto incoraggianti. L'Unione europea e i suoi stati membri, insieme al più grande donatore - l' Aiuto Pubblico allo Sviluppo, hanno contribuito a fare la differenza per milioni di persone. L'Unione europea si è impegnata negli OSM fin dalla loro adozione nel 2000, e ha progressivamente adattato la sua politica di sviluppo al raggiungimento degli obiettivi. Tuttavia, benché gli sforzi fatti siano stati molti, gli OSM mostrano un progresso diseguale.
L'Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030, inclusi gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, si basano sugli OSM e ci aiutano ad affrontare le nuove sfide mondiali.
Obiettivo 1: sradicare la povertà estrama e la fame: più di un miliardo di persone è stato sottratto dalla povertà estrema dal 1990. L'Obiettivo di dimezzare la percentuale di persone che vivono in condizioni di povertà estrema e fame è stato raggiunto anche prima del previsto. Eppure il mondo è lontano dal totale raggiungimento dell'Obiettivo. Nel 2015, si stima che 836 milioni di persone vivano ancora in condizioni di estrema povertà e 795 milioni soffrano ancora la fame.
L'UE è uno dei maggiori contributori per l'agricoltura sostenibile e la sicurezza alimentare per lo sviluppo. In tutto il mondo, l'UE sostiene più di 60 paesi nei loro sforzi per migliorare la sicurezza alimentare e nutrizionale, promuovere l'agricoltura sostenibile, alleviare la fame, sostenere la crescita economica e garantire la stabilità politica.
Obiettivo 2: rendere universale l'istruzione primaria: Il tasso di iscrizione alla scuola primaria nei paesi in via di sviluppo ha raggiunto il 91% nel 2015, rispetto all'83% nel 2000. Il numero di bambini che non vanno a scuola è sceso di quasi la metà dal 2000. Allo stesso tempo, i tassi di alfabetizzazione per i giovani persone di età compresa i 15 e i 24 sono passati da 83% nel 1990 al 91% previsto nel 2015.
Tuttavia, nonostante enormi progressi nel corso degli ultimi 15 anni, raggiungere l'obiettivo dell'istruzione primaria universale richiede una rinnovata attenzione. 57 milioni di bambini in età scolare, più della metà dei quali vivono in aree di conflitto a rischio, non frequentano ancora a scuola.
L'UE sostiene i governi di oltre 40 paesi in tutto il mondo per fornire opportunità di istruzione e di apprendimento per tutti. La metà di questi paesi sono instabili e colpiti da conflitti. L'Unione europea lavora di concerto con UNICEF, UNESCO, agenzie multilaterali e bilaterali, e la società civile al fine di garantire l'istruzione per tutti i bambini nel mondo.
Obiettivo 3: promuovere la parità dei sessi e l'autonomia delle donne: Molti progressi sono stati compiuti nei confronti delle donne e dell'uguaglianza delle ragazze in materia di istruzione, di occupazione e di rappresentanza politica, nel corso degli ultimi due decenni. Tuttavia, rimangono molte lacune, in particolare nelle aree che non sono state raggiunte dagli MDG. Persistente, pervasiva e in alcuni casi senza precedenti, le violazioni dei diritti delle donne si verificano su una base quotidiana.
Dal 2004, l'Unione europea ha dato il suo aiuto al fine di far iscrivere 300.000 nuove studentesse alla scuola secondaria, mentre più di 18.000 studenti universitari di sesso femminile hanno partecipato ai programmi di mobilità dell'UE, come l'Erasmus Mundus, che eroga borse di studio destinate a studenti provenienti da paesi in via di sviluppo.
Obiettivo 4: ridurre la mortalità infantile: ci sono stati progressi senza precedenti nella riduzione dei decessi di bambini sotto i cinque anni. Tasso di mortalità dei bambini da zero a cinque anni si è dimezzato dal 1990, passando da 90 a 43 morti per 1.000 nati vivi nel 2015. Il sostegno dell'UE e gli aiuti esterni hanno contribuito a proteggere i bambini contro molte delle principali cause di mortalità infantile, quali polmonite, diarrea e malaria.
L'UE ha lavorato a stretto contatto con i paesi beneficiari per affrontare le debolezze del sistema sanitario, sostenendo il settore della sanità in 39 paesi in via di sviluppo, con la salute del bambino come obiettivo primario. Grazie al sostegno dell'UE, almeno 20 milioni di bambini sono stati vaccinati contro il morbillo tra il 2004 e il 2014. Nel 2004-2012 l'Unione europea ha contribuito a costruire o rinnovare oltre 8.500 strutture sanitarie di tutto il mondo.
Obiettivo 5: migliorare la salute materna: Notevoli progressi sono stati compiuti negli sforzi per ridurre la mortalità materna e garantire l'accesso universale alla salute riproduttiva. Il tasso di mortalità materna si è quasi dimezzato dal 1990 al 2015. Tuttavia, i risultati inferiori raggiunti sono inferiori rispetto a quelli attesi.
Ci sono profonde disparità legate al livello di salute materna. Queste sono dovute al grado di istruzione, al luogo di residenza, allo status economico e all'età.
L'UE sostiene i governi di più di 30 paesi nello sviluppo e attuazione di politiche e strategie sanitarie nazionali, al fine di rafforzare i sistemi sanitari per migliorare l'accesso e la diffusione dei servizi di salute materna. Grazie al sostegno dell'UE, oltre 7,5 milioni di nascite tra il 2004 e il 2012 sono state seguite da personale sanitario qualificato, e hanno avuto luogo quasi 17 milioni di consultazioni sulla salute riproduttiva.
Obiettivo 6: combattere l'HIV/AIDS, la malaria e altre malattie: Le infezioni da HIV sono diminuite del 40% circa tra il 2000 e il 2013, passando da una stima di 3,5 milioni di casi a 2,1 milioni. Grazie alla diffusione del sistema sanitario antimalarico, tra il 2000 e il 2015 si sono potuti evitare oltre 6,2 milioni di morti per malaria, soprattutto di bambini sotto i cinque anni di età nell'Africa sub-sahariana. La prevenzione, la diagnosi e il trattamento della tubercolosi hanno salvato circa 37 milioni di vite tra il 2000-2013.
L'UE fornisce notevoli risorse finanziarie per combattere le malattie attraverso programmi nazionali, tramite il Fondo globale per la lotta all'AIDS, la tubercolosi e la malaria, e attraverso programmi di ricerca,
Obiettivo 7: assicurare la sostenibilità ambientale: gli obiettivi globali in materia di accesso alle risorse idriche potabili e alla riduzione del numero di persone che vivono in baraccopoli sono stati raggiunti prima del 2015. Tuttavia la perdita di risorse ambientali e della biodiversità non è stata interrotta. Molti risultati sono stati raggiunti ma tanto resta ancora da fare. 748 milioni di persone - per lo più poveri ed emarginati - non hanno ancora accesso ad una fonte di acqua potabile; quasi la metà di loro vivono nell'Africa sub-sahariana. Più di un terzo della popolazione mondiale - circa 2,5 miliardi di persone - non ha ancor accesso a strutture igienico-sanitarie.
Ulteriori sforzi sono necessari, in particolare alla luce delle gravi sfide ambientali che il mondo si trova ad affrontare, come il cambiamento climatico, l'insicurezza alimentare e idrica, e le catastrofi naturali.
L'UE sostiene i paesi partner per promuovere la gestione sostenibile delle risorse naturali, in particolare della terra, della silvicoltura, delle zone costiere e della pesca; per proteggere gli ecosistemi e per la lotta contro la desertificazione. Nel 2007, l'Unione europea ha lanciato la Global Climate Change Alliance (AMCC), al fine di rafforzare la cooperazione internazionale in materia di cambiamenti climatici, impegnando 316,5 milioni di €. L'UE attualmente supporta 51 programmi in 38 paesi. Dal 2004, l'assistenza dell'UE ha fornito l'accesso all'acqua pulita per più di 74 milioni di persone e servizi igienico-sanitari a oltre 27 milioni di persone.
Obiettivo 8: sviluppare una partnership globale per lo sviluppo: Gli OSM hanno gettato le basi per una vera partnership globale. L' Aiuto pubblico allo sviluppo (APS) è aumentato del 66% tra il 2000 e il 2014. Nel 2014, il 79% delle importazioni provenienti dai paesi in via di sviluppo per i paesi sviluppati sono stati importati senza dazio. Allo stesso tempo, l'accesso dei paesi in via di sviluppo ai mercati internazionali è aumentato.
L'UE continua ad essere il più grande donatore al mondo, fornendo collettivamente più aiuti pubblici allo sviluppo (APS) di tutti gli altri donatori insieme (58.200.000.000,00 € nel 2014).
In conclusione, si può affermare che l'impegno dell'UE e dei sui Stati membri al fine di migliorare le condizioni di vita degli abitanti dei paesi in via di sviluppo è concreto e mirato. L'immagine seguente mostra in maniera sintetica il contributo dell'Unione agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
10/08/2015
La Commissione europea ha approvato 23 programmi nazionali pluriennali all’interno del Fondo per l’asilo, la migrazione e l’integrazione (AMIF), e del Fondo sicurezza interna (ISF). Il finanziamento totale per i programmi concordati è di circa 2,4 miliardi di Euro per il periodo 2014-2020.
Il denaro confluirà in prima linea a Stati membri quali l’Italia e la Grecia, che devono far fronte a flussi migratori elevati. La Commissione ha lavorato intensamente con gli Stati membri per garantire che i fondi vengano rilasciati con urgenza. 22 programmi nazionali sono già stati approvati alle fine di Marzo e altri 13 saranno approvati entro la fine dell’anno.
Il Commissario per la Migrazione, gli Affari interni e la Cittadinanza – Dimitris Avramopoulos – ha affermato che gli Stati membri in questo momento stanno affrontando delle sfide senza precedenti nel campo della migrazione e della sicurezza. Attraverso le Agende europee in materia di migrazione e sicurezza, la Commissione sta compiendo passi coraggiosi per migliorare la gestione della migrazione, promuovere la cooperazione e rendere l’Europa più sicura dalla criminalità organizzata e dal terrorismo.
Il fondo AMIF sostiene gli sforzi nazionali per migliorare la capacità di accoglienza, garantire che le procedure di asilo siano in linea con li standard dell’Unione, integrare i migranti a livello locale e regionale, aumentare l’efficacia dei programmi di rimpatrio. I finanziamenti provenienti dal Fondo sicurezza interna integrano gli sforzi nazionali al fine di migliorare la gestione delle frontiere degli Stati membri e la sorveglianza (attraverso l’uso di moderne tecnologie). Il Fondo sicurezza interna è utilizzato anche per la cooperazione transfrontaliera dei corpi di polizia e per rafforzare la capacità degli Stati membri di gestire efficacemente i rischi per la sicurezza, come il terrorismo, la radicalizzazione violenta, il traffico di droga, la criminalità informatica, la tratta di essere umani, altre forme di criminalità organizzata.
Nella totalità, la Commissione sosterrà AMIF e ISF con un budget complessivo di circa 7 milioni di Euro per il periodo 2014-20.
Ripartizione finanziaria per Stato membro
Member State |
Basic allocations |
Specific Actions |
Resettlement and relocation |
TOTAL |
||
AMIF |
ISF Borders |
ISF Police |
||||
Austria (ISF) |
|
14,162,727 € |
12,162,906 € |
220,500 € |
|
26,546,133 € |
Bulgaria (ISF) |
|
40,366,130 € |
32,002,293 € |
391,500 € |
|
72,759,923 € |
Cyprus (AMIF) |
32,308,677 € |
|
|
|
|
32,308,677 € |
Cyprus (ISF) |
|
34,507,030 € |
8,117,257 € |
|
|
42,624,287 € |
Estonia (ISF) |
|
21,781,752 € |
13,480,269 € |
|
|
35,262,021 € |
Finland (ISF) |
|
36,934,528 € |
15,682,348 € |
360,000 € |
|
52,976,876 € |
Greece (AMIF) |
259,348,877 € |
|
|
|
|
259,348,877 € |
Greece (ISF) |
|
166,814,388 € |
20,489,650 € |
27,540,000 € |
|
214,844,038 € |
Hungary (ISF) |
|
40,829,197 € |
20,663,922 € |
|
|
61,493,119 € |
Ireland (ISF) |
|
|
9,243,080 € |
|
|
9,243,080 € |
Italy (AMIF) |
310,355,777 € |
|
|
|
3,000,000 € |
313,355,777 € |
Italy (ISF) |
|
156,306,897 € |
56,631,761 € |
31,950,000 € |
|
244,888,658 € |
Lithuania (ISF) |
|
*178.704.873 € |
16,120,656 € |
1,125,000 € |
|
17,245,656 € |
Luxembourg (ISF) |
|
5,400,129 € |
2,102,689 € |
|
|
7,502,818 € |
Malta (ISF) |
|
53,098,597 € |
8,979,107 € |
12,600,000 € |
|
74,677,704 € |
Poland (AMIF) |
63,410,477 € |
|
|
5,983,144 € |
|
69,393,621 € |
Portugal (ISF) |
|
18,900,023 € |
18,693,124 € |
1,093,523 € |
|
38,686,670 € |
Romania (ISF) |
|
61,151,568 € |
37,150,105 € |
180,000 € |
|
98,481,673 € |
Slovakia (AMIF) |
10,980,477 € |
|
|
2,096,000 € |
|
13,076,477 € |
Slovenia (ISF) |
|
30,669,103 € |
9,882,037 € |
635,040 € |
|
41,186,180 € |
Spain (AMIF) |
257,101,877 € |
|
|
|
2,600,000 € |
259,701,877 € |
Spain (ISF) |
|
195,366,875 € |
54,227,207 € |
12,528,000 € |
|
262,122,082 € |
Sweden (AMIF) |
118,536,877 € |
|
|
4,410,000 € |
31,200,000 € |
154,146,877 € |
La notizia su: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-5483_en.htm
22/07/2015
La Commissione europea ha posto le basi definitive per rilanciare gli investimenti nell’economia reale approvando un pacchetto di misure che renderà il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici operativo dall’autunno 2015.
La Commissione ha pubblicato una comunicazione sul ruolo delle National Promotional Banks (NPBs) nel sostegno al piano di investimenti per l’Europa. Il vicepresidente della Commissione – Jyrki Katainen, responsabile per l’occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività – ha affermato che le NPBs hanno un ruolo rilevante nel rendere il Piano di Investimenti un successo. Nove Stati membri, attraverso la propria Promotional Bank, hanno inviato dei contributi al piano di investimento. La stessa Banca europea per gli investimenti sta lavorando a stretto contatto con le NPBs, al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato.
A sostegno del ruolo delle NPBs è intervenuto anche il Commissario per gli Affari economici e finanziari – Pierre Moscovici – che ha dichiarato come la sinergia tra strumenti europei e nazionali è e sarà fondamentale per colmare rapidamente il divario di investimento che devono affrontare le nostre economie. Secondo Moscovici una rete ben consolidata di NPBs può giocare un ruolo chiave ed essere complementare alla Banca europea per gli investimenti.
La comunicazione della Commissione spiega l’importante ruolo che le NPBs possono giocare nel far si che l’Europa ritorni ad investire. Essa fornisce chiarezza una guida pratica e chiara su come impostare una nuova NPB, il trattamento statistico dei co-investimenti NPB per quanto riguarda il disavanzo e il debito nell’ambito del Patto di stabilità e crescita, le indicazioni su come le NPBs di vari paesi possano unire le forze e lavorare con la Banca europea per gli investimenti al fine di creare della piattaforme d’investimento. Questa guida fondamentale aiuterà le aziende di tutta Europa ad accedere al finanziamento attraverso EFSI, la pietra miliare dei 315.000.000.000 € del Piano di Investimenti.
Per leggere la notizia: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-5420_en.htm
Per approfondire il Piano d'investimenti: http://ec.europa.eu/priorities/jobs-growth-investment/plan/index_en.htm
10/07/2015
A quasi due anni dalla proposta di un mercato unico delle telecomunicazioni, presentata dalla Commissione europea, è stato trovato l’accordo finale con il Parlamento europeo e il Consiglio. Esso prevede:
1. La fine della tariffe di roaming nel mese di giugno 2017. Quando si viaggia in Europa, gli utenti di telefonia mobile pagheranno lo stesso prezzo a casa, senza costi aggiuntivi.
2. Forti regole di neutralità della rete che tutelano il diritto di ogni cittadino europeo di accedere ai contenuti di Internet, senza alcuna discriminazione.
Queste misure saranno completate, nel 2016, da una revisione delle norme UE sulle telecomunicazioni. Questa riforma prevede un coordinamento della legislazione a livello comunitario al fine di rendere le norme più efficaci. Creare le condizioni giuste per permettere alle reti e ai servizi digitali di prosperare è un obiettivo chiave del piano della Commissione per rafforzare il mercato unico digitale. Per un decennio, la Commissione ha costantemente lavorato per ridurre le tariffe di roaming all'interno dell'UE. I prezzi per le chiamate in roaming, SMS e dati sono diminuite dell’ 80% dal 2007 mentre, sempre rispetto al 2007, i dati in roaming sono diventati il 91% più economici.
Il roaming di oggi cesserà di esistere in Europa a partire dal 15 giugno 2017. I consumatori potranno pagare lo stesso prezzo per le chiamate, gli SMS e dati mobili, ovunque siano in viaggio in Europa. Chiamare un amico quando si è a casa o in un altro paese dell'UE non farà più alcuna differenza sulla bolletta.
Già dal mese di aprile 2016, il roaming diventerà ancora più conveniente: gli operatori saranno in grado di pagare una piccola somma aggiuntiva che varia da 2 centesimi in più per i messaggi fino a 5 centesimi per minuto di chiamata e megabyte scaricato.
Per approforndire: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-5265_en.htm
19/06/2015
La nuova Commissione Juncker ha, tra i suoi obiettivi, la conclusione di uno degli accordi più importanti – e più discussi – della storia dell'Unione: il partenariato trans-atlantico per il commercio e gli investimenti, meglio noto come TTIP – Transatlantic Trade and Investment Partnership.
Le riserve da parte dell’opinione pubblica su questo accordo sono molteplici nonostante i negoziati, giunti al nono round, stiano procedendo in maniera assolutamente trasparente. La risposta della Commissione è stata chiara e forte: ha fatto sforzi eccezionali per rendere i contenuti di questo accordo trasparenti e accessibili.
Ma in cosa consiste praticamente il TTIP?
Innanzitutto, il TTIP ha 3 obiettivi:
1. miglior accesso per le imprese UE al mercato USA. Le imprese così potrebbero esportare in maniera più semplice negli Stati Uniti e aggiudicarsi appalti pubblici, potrebbero importare beni e servizi utili ai propri prodotti finali, stabilire più facilmente se un prodotto è Made in Europe, investire negli USA. Si tratta quindi di creare numerosi posti di lavoro in Europa nel settore dell'export
2. una riduzione degli oneri burocratici e dei costi. Le imprese che intendono esportare negli Stati Uniti, in questo momento, sono sottoposte a verifiche degli standard di qualità statunitensi. Queste procedure possono costare alle imprese europee molto denaro. L'obiettivo è quindi far sì che le autorità europee e statunitensi collaborino più strettamente di quanto abbiano fatto finora. In particolare le PMI sono in attesa di progressi in questo campo.
3. introduzione di nuove norme per sostenere le imprese UE. In concreto queste darebbero l'opportunità alle imprese di accedere all'energia e alle materie prima di cui hanno bisogno, tutelare la loro proprietà intellettuale, avere l'opportunità di investire sapendo di poter contare su un certo grado di protezione e risparmiare tempo e denaro nello svolgimento di pratiche burocratiche in dogana. In concreto questo si tradurrebbe in una maggiore tutela dei diritti dei lavoratori e dell'ambiente, nella partecipazione delle associazioni di categoria interessate e nell'introduzione di un nuovo strumento di composizione delle controversie tra Stati per UE e USA.
Vantaggi e timori connessi al TTIP
I tre obiettivi avranno sicuramente ripercussioni positive sull'occupazione e la crescita in Europa: un nuovo impulso al commercio di tutto il mondo (Europa e USA sono le due maggiori economie mondiali e insieme rappresentano il 40% del commercio globale) e maggiore scelta e prezzi più bassi per i consumatori, anche grazie al costo minore di beni e servizi intermedi per le imprese.
I maggiori timori su questo accordo riguardano la salvaguardia degli standard di sicurezza alimentare e dei servizi pubblici.
Nel caso dei servizi pubblici, i governi dell'UE hanno a loro disposizione tre strumenti che garantiscono alti standard di sicurezza dei servizi: il monopolio, il trattamento nazionale e la regolamentazione. Il primo consente allo Stato membro di affidare la gestione dei servizi a un unico fornitore pubblico o privato. Il secondo consente agli Stati membri di privilegiare le imprese europee soprattutto per servizi pubblici quali l'assistenza sanitaria, i servizi sociali, l'istruzione e/o i servizi idrici. Infine il terzo strumento consente ai governi UE di regolamentare qualsiasi servizio considerato pubblico ad esempio definendo gli standard di qualità da rispettare. Per quanto riguarda il capitolo sicurezza alimentare, in particolare la questione OGM, la Commissione europea ha più volte ribadito il rigore con la quale viene affrontato questo capitolo non soltanto in questo accordo ma anche in precedenti accordi commerciali già conclusi dall'Unione europea. Su questa materia i paesi dell'UE potranno agire in totale autonomia. È importante ricordare che l'accesso al mercato europeo di OGM per alcuni prodotti è già consentito e viene autorizzato dopo parere positivo dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare. Sull'argomento, dunque, la Commissione europea si è impegnata a salvaguardare standard di sicurezza elevati, garantire l'indipendenza dell'autorità di regolamentazione, difendere il principio di precauzione e assicurare il diritto dei governi di emanare nuove leggi per proteggere le persone.
Come funziona il processo negoziale?
Nel giugno del 2013 gli Stati membri hanno dato mandato alla Commissione europea per negoziare l'accordo in base a precise linee guidaI negoziati già avviati prevedono riunioni con i negoziatori del rappresentante degli Stati Uniti per il commercio, scambio di proposte scritte, redazione di un testo finale. Durante il processo negoziale si svolgono diverse consultazioni pubbliche e i testi finali vengono pubblicati online. Il testo dell'accordo viene trasmesso ai governi dei 28 paesi membri dell'UE e al Parlamento europeo ai quali spetterà l'approvazione. La Commissione non ha la competenza per approvare il testo. Di fatto, l'approvazione del testo sarà nelle mani dei governi dei 28 Stati membri e degli eurodeputati democraticamente eletti dai cittadini.
Per approfondire: http://ec.europa.eu/trade/policy/in-focus/ttip/index_it.htm
09/05/2015
Il tasso annuo di inflazione dell'area euro ad aprile è salito allo 0% dal -0,1% del mese scorso. Nel mese di aprile 2014 il tasso era dello 0,7%. Anche il tasso annuo di inflazione dell'Unione europea è salito da -0,1% del mese di Marzo a 0%. Un anno fa il tasso era dell'0,8%.
Sempre nel mese di Aprile si sono osservati tassi negativi in ben 22 stati membri. I tassi più bassi sono stati registrati in Grecia (-1,8%), Cipro (-1,7%), Bulgaria e Polonia (-0,9%), mentre quelli più alti a Malta (1,4%) e Austria (0,9%). Rispetto al mese scorso, l'inflazione annua è scesa in nove stati membri, è rimasta stabile in uno ed è aumentata in 17 paesi. Impatti a rialzo si sono registrati nei settori della ristorazione e dei bar (+0,10%), negli affitti (+0,08%) e nel settore alimentare delle verdure (+0,07%), mentre impatti a ribasso hanno coinvolto il settore dei carburanti (-0,42%), dell'olio da riscaldamento e del gas.
L'immagine sottostante mostra i tassi di inflazione annuali (in %) nel mese di Aprile, in ordine crescente.
Per consultare il documento: ec.europa.eu/eurostat/documents/2995521/6831542/2-19052015-BP-EN.pdf/59a23cf9-e0c1-4ead-a48d-8c04c979b031.
Maggiori informazioni sull'inflazione in: www.ecb.europa.eu/ecb/educational/hicp/html/index.it.html.
02/04/2015
L'Unione europea ha aumentato in modo significativo il suo finanziamento in risposta alla crisi in Siria durante la terza Conferenza internazionale dei donatori, tenutasi il 31 marzo 2015 in Kuwait. Insieme, la Commissione europea e gli Stati membri hanno raggiunto 1,1 miliardi di Euro - il doppio rispetto alla Conferenza del 2014. Di questi, 500 milioni di Euro sono stati destinati agli aiuti umanitari, al recupero e all'assistenza nel processo di stabilizzazione del paese a lungo termine, circa il triplo rispetto al contributo dello scorso anno. Ciò dimostra un aumento dell'impegno degli Stati membri dell'Unione europea in confronto al 2014. Il commissario europeo per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi - Christos Stylianides - ha dichiarato che "L'entità della crisi in Siria sta mettendo a dura prova le capacità di tutto il sistema degli aiuti internazionali. I bisogni sono schiaccianti ed è necessario uno sforzo straordinario da parte della comunità dei donatori per mobilitare finanziamenti significativi. L'Unione europea, grazie al suo contributo sostanziale, si è assunta le proprie responsabilità per alleviare le sofferenze del popolo siriano". Inoltre, il commissario ha aggiunto che solo attraverso una partnership globale che coinvolga anche il mondo arabo, e la solidarietà internazionale, si potrà fare la differenza in questa tragedia umanitaria, la più grande dalla seconda guerra mondiale. L'impegno che la comunità internazionale ha manifestato durante la terza Conferenza a Kuwait è rassicurante, ma deve essere fatto di più per il popolo siriano.
Dall'inizio del conflitto in Siria, più di 11,5 milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case, 3,9 milioni si sono rifugiate nei paesi vicini, mentre più di 12 milioni hanno bisogno di assistenza umanitaria urgente all'interno del paese, con un incremento del 30% rispetto a un anno fa. L'UE e gli Stati membri hanno finora mobilitato 3,35 miliardi di Euro, istituendo altresì il "Madad" - Fondo Fiduciario per la Siria al fine di migliorare la fornitura di assistenza per le attività di resilienza e di recupero in Siria e nei paesi limitrofi colpiti dal conflitto.
Per consultare il comunicato stampa e avere maggiori informazioni:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-4732_en.htm.
06/03/2015
Nel 2013, lo scarto nella retribuzione tra uomini e donne è salito al 16,4% nel territorio dell'Unione Europea, oscillando dal meno del 5% in Slovenia a più del 20% in Estonia, Austria, Repubblica Ceca e Germania. Lo scarto della remunerazione tra gli uomini e le donne rappresenta la differenza di remunerazione oraria lorda media tra i salariati uomini e donne in percentuale della remunerazione oraria lorda media degli uomini salariati.
La differenza tra gli uomini e le donne sul mercato del lavoro non riguarda solamente gli scarti dei salari ma anche il tipo di professione svolta.
Sebbene rappresentino il 46% degli occupati, le donne sono sottorappresentate tra i direttori e i manager, di cui, nel 2013, solamente un terzo erano donne in tutto il territorio dell'Unione. Al contrario, le donne risultano essere sovrarappresentate tra gli impiegati di tipo amministrativo, il personale dei servizi assistenziali e i lavoratori del settore commerciale, rappresentando circa i due terzi degli individui occupati in queste professioni.
Lo scarto tra gli uomini e le donne sul mercato del lavoro è altresì importante se collegato alla natura dell'impiego svolto. Nel 2013, una donna occupata su tre (31,8%) lavorava a tempo parziale, contro meno di un uomo su dieci (8,1%).
In occasione della Giornata Internazionale della Donna dell' 8 marzo 2015, l'EUROSTAT - Ufficio Statistiche dell'Unione Europea, ha pubblicato una selezioni di dati sulla situazione degli uomini e delle donne nel mercato del lavoro. Una sezione specifica, insieme a qualche infografica riguardanti l'uguaglianza uomo-donna, sono disponibili sul sito web di Eurostat.
Per leggere il comunicato stampa:
http://europa.eu/rapid/press-release_STAT-15-4566_en.htm.
17/02/2015
Le previsioni d'inverno della Commissione europea annunciano per quest'anno una ripresa
della crescita delle economie di tutti gli Stati membri dell'Unione europea, che era ferma dal 2007.
Nel corso dell'anno l'attività economica dovrebbe ripartire a velocità moderata nell'UE e nella zona euro,
per poi registrare un'ulteriore accelerazione nel 2016.
Quest'anno il tasso di crescita dovrebbe salire all'1,7% per l'intera UE e all'1,3% per la zona euro.
Nel 2016 la crescita annua dovrebbe raggiungere rispettivamente il 2,1% e l'1,9% grazie all'aumento
della domanda interna ed estera, a una politica monetaria molto accomodante
e a un orientamento sostanzialmente neutro della politica di bilancio.
Le prospettive di crescita in tutta Europa sono ancora frenate da un contesto poco favorevole
agli investimenti e da un'elevata disoccupazione. Gli sviluppi fondamentali verificatisi dall'autunno scorso
hanno tuttavia migliorato le prospettive a breve termine: i prezzi del petrolio sono scesi più rapidamente
che in passato, l'euro si è notevolmente deprezzato, la BCE ha annunciato un allentamento
quantitativo (quantitative easing) e la Commissione europea ha presentato il suo piano di investimenti per l'Europa.
Tutti questi fattori avranno effetti positivi sulla crescita.
Per leggere il comunicato stampa:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-4085_en.htm
05/02/2015
Il collegio dei commissari ha proposto ieri 4 febbraio di rendere disponibile fin da quest'anno
1 miliardo di euro dell'Iniziativa Occupazione Giovani, e ha lanciato il suo lavoro sull'Unione Energetica.
Questa decisione comporterà un aumento di 30 volte del prefinanziamento che gli Stati
membri riceveranno quest'anno per favorire l'occupazione giovanile
raggiungendo fino a 650 000 giovani per aiutarli a entrare nel mondo del lavoro più velocemente.
Il collegio dei commissari ha quindi lanciato il lavoro sull'Unione Energetica,
che è un passo fondamentale verso il completamento del mercato unico dell'energia
e la riforma del sistema produttivo, di trasporti e di consumo energetico europeo.
L'Unione energetica, caratterizzata da politiche di lungo periodo attente ai cambiamenti climatici,
è una delle priorità politiche fondamentali della Commissione Juncker.
Dopo più di 60 anni dalla fondazione della Comunità del carbone e dell'acciaio, la Commissione oggi
ha un piano di riorganizzazione delle politiche energetiche europee e ha dato il via
al lavoro per la Comunità Europea dell'Energia.
La strategia-quadro dell'Unione Energetica dovrebbe essere adottata il 25 febbraio.
Per leggere il comunicato stampa:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-4100_en.htm
19/01/2015
La Commissione europea ha adottato il 16 dicembre il programma di lavoro per il 2015,
nel quale espone i provvedimenti che intende adottare nel corso del prossimo anno
per intervenire nel campo dell’occupazione, della crescita e degli investimenti.
L’obiettivo è quello del cambiamento e dell’ottenimento di vantaggi concreti per i cittadini.
Il programma vuole rispondere a quelle che sono state individuate come richieste dei cittadini europei:
- Una Unione Europea poco invasiva nella vita quotidiana, specialmente nei campi in cui gli Stati membri sono più efficienti;
- Un intervento decisivo per affrontare le grandi sfide socioeconomiche, la lotta alla disoccupazione e il miglioramento della competitività
- Una maggiore trasparenza sulle iniziative comunitarie e sulla loro attuazione
Il programma di lavoro si propone inoltre di esporre in totale trasparenza sia le iniziative che l’UE attuerà nel 2015 sia quelle che invece non prenderà o abbandonerà.
Per maggiori dettagli relativi al programma di lavoro della Commissione:
http://ec.europa.eu/priorities/work-programme/index_en.htm
Per consultare il comunicato stampa:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-2703_it.htm
07/01/2015
Il Presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi sarà in Aula
al Parlamento Europeo di Strasburgo martedì 13 gennaio 2015
per il discorso di conclusione del Semestre italiano.
Nell’occasione il Premier illustrerà il bilancio dei lavori svolti
e i risultati ottenuti dall’Italia nel ruolo di Presidente del Consiglio dell’Unione europea
e farà il passaggio delle consegne alla Lettonia, che da gennaio
per la prima volta assume la Presidenza dei lavori del Consiglio Ue.
Sarà possibile seguire la diretta streaming sul sito
22/12/2014
Verso un nuovo Trattato mondiale sul clima: la Commissione europea ha espresso soddisfazione per i risultati
della Conferenza sul clima organizzata a Lima dalle Nazioni Unite, ritenuta da tutti un passo in avanti
sulla strada per la lotta ai cambiamenti climatici, in vista della Conferenza di Parigi nel 2015.
Due i risultati significativi secondo Bruxelles:
- il Lima Call for Climate Change, una sorta di cornice entro la quale individuare azioni mirate in vista di Parigi;
- la bozza di lavoro per il 2015.
A Lima molti Stati si sono fatti avanti con impegni per la riduzione delle emissioni nocive, con lo scopo di avere
un impatto effettivo sull'obiettivo principale, ovvero mantenere sotto i 2 gradi l’aumento della temperatura globale.
In questo, l’Unione europea si è detta disponibile a collaborare con tutti quei governi che decidono di impegnarsi
seriamente nella lotta ai cambiamenti climatici. Al termine dei negoziati è stato approvato un documento
che invita i Paesi partecipanti a presentare, entro il 31 Marzo del 2015, le proprie strategie nazionali per la lotta
ai cambiamenti climatici, allo scopo di creare una base di partenza su cui ragionare in vista di
un futuro Trattato sul clima che potrebbe essere presentato a Parigi il prossimo anno.
Intanto continuano a concretizzarsi le politiche promosse soprattutto dall UE a livello mondiale, in particolare
il Green Climate Fund, ovvero il Fondo messo a disposizione dai Paesi più avanzati a
favore di quelli meno avanzati per affrontare i problemi derivanti dai cambiamenti climatici. Quest’anno il Fondo ha
superato i 10 miliardi di dollari, ma a Lima gli Stati più ricchi si sono impegnati a portare questa cifra ad almeno 100
miliardi entro il 2020. E buona parte del merito va ai Paesi dell’UE, che hanno contribuito per oltre il 50% al bilancio del Fondo.
A Dicembre del 2015 si svolgerà a Parigi la Conferenza che dovrebbe vedere la nascita di un nuovo Trattato mondiale sul clima.
Per approfondimenti sulle priorità e gli obiettivi della politica ambientale della Commissione Europea visitare:
http://ec.europa.eu/priorities/energy-union/index_it.htm
12/12/2014
La Commissione Europea ha adottato il 29 ottobre l'accordo di partenariato con l'Italia,
in cui si definisce la strategia per l'uso ottimale dei fondi strutturali e di investimento europei nel nostro Paese.
L'accordo apre la strada per l'investimento dei 32,2 miliardi di euro complessivi previsti dalla politica di coesione per il periodo 2014-2020.
L’Italia riceve anche 10,4 miliardi per lo sviluppo rurale e € 537,3 milioni per il settore marittimo e della pesca.
Gli investimenti dell'UE serviranno, tra l’altro, ad affrontare il problema della disoccupazione
e ad incentivare la competitività e la crescita economica, dando sostegno all'innovazione, alla formazione
e all'istruzione negli ambiti urbani e nelle zone rurali. Essi serviranno anche a promuovere l'imprenditoria,
a combattere l'esclusione sociale e ad aiutare lo sviluppo di un'economia ecocompatibile ed efficiente sul piano della risorse.
Per consultare l’Accordo di Partenariato:
http://www.dps.gov.it/it/AccordoPartenariato
24/11/2014
In occasione della giornata internazionale contro la viloenza sulle donne,
l'alto rappresentante per le Relazioni Esterne dell'UE Federica Mogherini ha denunciato
la grave situazione che, ancora oggi in tutto il mondo, vede le donne vittime di ogni sorta di maltrattamenti, dentro e fuori casa.
L'Alto Rappresentante ha ribadito che l'eliminazione della violenza di genere è una priorità dell'Unione Europea,
sia entro i propri confini che al di fuori di essi. Federica Mogherini ha poi denunciato con forza alcune delle situazioni più gravi di violenza
sulle donne, come la mutilazione genitale, e ha poi annunciato le varie iniziative di prevenzione e sensibilizzazione che
avranno luogo nel corso del prossimo anno.
Per il comunicato stampa completo:
http://europa.eu/rapid/press-release_STATEMENT-14-2081_en.htm
10/11/2014
Dopo il voto di approvazione del Parlamento europeo il 22 ottobre 2014,
la Commissione è entrata in carica il 1 ° novembre e si è riunita per la prima volta il 5.
Il presidente Juncker ha sottolineato che la nuova Commissione avrà "non solo un aspetto diverso, ma metodi di lavoro diversi".
Ad esempio, il lavoro collettivo del Collegio dei Commissari è organizzata in team di progetto
che garantiscono un'interazione dinamica di tutti i membri del Collegio, scongiurando il pericolo di divenire una struttura troppo staticha.
Il primo compito del nuovo Collegio sarà quello di ricostruire ponti in Europa dopo la crisi finanziaria
ed economica, e di ripristinare la fiducia dei cittadini europei. Nei termini utilizzati dal presidente Juncker
"L'Europa ha bisogno di un'agenda ampiamente condivisa, per attuare riforme che rafforzino la competitività e stimolino gli investimenti per creare posti di lavoro".
Questo obiettivo verrà perseguito tramite l'individuazione di dieci chiare priorità politiche.
In questo contesto, il Collegio ha intrapreso un dibattito generale sulle sfide che attendono l'UE sul fronte economico,
sul fronte politico internazionale, sul fronte salute (ebola), per finire con una discussione generale sul nuovo modo di lavorare insieme in team di progetto.
Per leggere il comunicato stampa:
http://ec.europa.eu/news/2014/11/20141105_en.htm
27/10/2014
Il Parlamento europeo ha espresso il suo pieno sostegno alla nuova
Commissione europea con 423 voti a favore, 209 contrari e 67 astensioni.
La Commissione Juncker può così iniziare il suo mandato il 1 ° novembre 2014.
Il presidente eletto Jean-Claude Juncker ha detto:
“Dopo un lungo viaggio democratico, oggi la mia squadra ha tagliato il traguardo
e siamo onorati di aver ricevuto il sostegno democratico del Parlamento europeo.
Adesso è il momento di rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro:
per rilanciare la ripresa economica, creare nuovi e migliori posti di lavoro,
affrontare la situazione dei giovani d'Europa per un futuro migliore, proteggere
i più vulnerabili nella nostra società e far fronte al rapido
deterioramento della situazione geopolitica. Insieme, ce la faremo .”
Ora che il Parlamento europeo ha dato il suo consenso, il Consiglio europeo ha
formalmente nominato la Commissione europea, in linea con l'articolo 17 (7) del TUE.
Consulta le linee guida della nuova Commissione:
http://ec.europa.eu/about/juncker-commission/docs/pg_it.pdf
e consulta i profili dei membri:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-965_en.htm
13/10/2014
Si è concluso la settimana scorsa a Varsavia con una splendida cerimonia
di premiazione un concorso in cui i giovani scienziati europei più promettenti
hanno esposto i loro progetti di ricerca a una giuria internazionale.
110 ricercatori tra i 14 e i 20 anni di 36 paesi diversi hanno partecipato alla XXVI edizione
del concorso annuale dell'Unione europea per giovani scienziati.
Il concorso, in cui sono stati presentati 77 progetti di ricerca innovativi
in settori che vanno dalla chimica all’ingegneria, all’informatica e alla medicina,
ha visto quest'anno 43 vincitori dividersi premi in denaro per un totale di 62 500 euro.
Il concorso punta a invogliare un maggior numero di giovani a studiare materie
scientifiche e tecniche e a orientarsi verso una professione nel campo della scienza e della ricerca.
Un altro obiettivo è quello di promuovere una maggiore partecipazione delle donne
nei settori della scienza e della tecnologia, in cui attualmente sono sottorappresentate.
Quest'anno le donne sono state il 37% dei partecipanti, con un aumento del 7%
rispetto al 1997, anno in cui la partcipazione femminile all'EUCYS ha superato per la prima volta il 30%.
Per leggere il comunicato stampa:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-1027_it.htm
29/09/2014
Secondo una recente relazione dell'OCSE e dell'UE, nonostante la persistente disoccupazione
il 40% delle imprese europee ha difficoltà a trovare lavoratori con le competenze richieste.
A prescindere dalla crisi percepita, l'UE avrebbe bisogno di più lavoratori specializzati.
La soluzione sarebbe una sola: più mobilità.
Per rispondere alle future esigenze, la relazione delinea 3 risposte programmatiche complementari:
- accrescere la mobilità professionale all'interno dell'UE per garantire una migliore ripartizione delle competenze
- favorire l'integrazione degli immigrati provenienti da paesi non europei per garantire un uso più intelligente delle loro competenze
- attrarre i lavoratori migranti altamente qualificati di cui ha bisogno il mercato del lavoro dell'UE.
Tutto ciò avrebbe un'importanza fondamentale anche per fare fronte all'invecchiamento demografico dei nostri paesi.
Per approfondimenti:
http://ec.europa.eu/news/employment/140923_it.htm
Per leggere il comunicato stampa:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-1016_it.htm
15/09/2014
Il nuovo Presidente della Commissione Jean-Claude Juncker presenta la sua "squadra vincente".
Juncker ha dichiarato di voler riformare la Commissione per dare nuovo impulso all'Unione e uscire definitivamente dalla crisi.
Dalle linee guida presentate emerge la volontà di:
- migliorare le condizioni di lavoro dei cittadini
- stimolare gli investimenti
- assicurarsi che le banche eroghino prestiti verso l'economia reale
Juncker ha annunciato anche un cambiamento nel metodo di lavoro della sua squadra, che dovrebbe offrire più trasparenza e più risultati.
Per maggiori informazioni sono disponibili i comunicati stampa
http://europa.eu/rapid/press-release_MEMO-14-523_en.htm
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-984_en.htm
05/09/2014
L'Unione Europea punta sull'economia "verde".
Nonostante la crisi, negli ultimi anni i posti di lavoro legati alle informazioni, ai materiali e alle tecnologie che tutelano l'ambiente sono aumentati del 20%. Si ritiene che da qui al 2020 i settori "verdi" possano portare alla creazione di 20 milioni di nuovi posti di lavoro.
Dal riciclaggio alla biodiversità, dall'efficienza energetica alle energie rinnovabili, l'UE ritiene che lavorare alla creazione di una economia più "verde" sia la strada per uscire dalla crisi e costruire un'economia inclusiva, sostenibile sul lungo periodo.
Per saperne di più:
http://ec.europa.eu/news/employment/140702_it.htm
29/07/2014
L'Unione Europea punta ad istituire alcuni principi guida per proteggere le piccole imprese alimentari dalle pratiche commerciali sleali applicate dai grandi produttori e supermercati.
Alcuni esempi di pratiche sleali ad opera dei partner commerciali più forti:
- rifiutarsi di fissare per iscritto le condizioni essenziali
- modificare il costo di operazioni già concordate
- esporre il contraente più debole a rischi sproporzionati
- porre fine a un rapporto commerciale senza preavviso e senza alcuna ragione obiettivamente giustificabile.
Nonostante la legittimità del comportamento delle grandi reti di distribuzione nel far leva sulla propria forza, l'Unione Europea sta valutando alcuni principi minimi di applicazione per proteggere le piccole imprese da pratiche sleali.
Per saperne di più:
http://ec.europa.eu/news/agriculture/140723_it.htm
Per leggere il comunicato stampa:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-831_it.htm
16/07/2014
In vigore la nuova normativa comunitaria che rafforza i diritti del consumatore. I punti innovativi essenziali:
- la convinzione che sussista un legame diretto tra sicurezza e protezione del consumatore e crescita economica
- armonizzazione delle normative sull'informazione alla quale il consumatore ha diritto
- armonizzazione delle normative nazionali sugli acquisti effettuati online
- diritto alla cancellazione degli acquisti online a determinate condizioni
- armonizzazione delle normative sui costi aggiuntivi applicabili online e relativo obbligo di informarne il consumatore
Queste e molte altre le novità della nuova direttiva. Per approfondimenti, visitare il sito
http://ec.europa.eu/justice/consumer-marketing/files/crd_arc2014_factsheet-consumer_en.pdf
o leggere la conferenza stampa della Commissione
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-655_en.htm
23/05/2014
Per misurare i progressi compiuti nel conseguire gli obiettivi della strategia Europa 2020, sono stati convenuti 5 obiettivi quantitativi per l'intera Unione europea:
- Occupazione
- innalzamento al 75% del tasso di occupazione (per la fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni)
- R&S
- aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo al 3% del PIL dell'UE
- Cambiamenti climatici e sostenibilità energetica
- riduzione delle emissioni di gas serra del 20% (o persino del 30%, se le condizioni lo permettono) rispetto al 1990
- 20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili
- aumento del 20% dell'efficienza energetica
- Istruzione
- Riduzione dei tassi di abbandono scolastico precoce al di sotto del 10%
- aumento al 40% dei 30-34enni con un'istruzione universitaria
- Lotta alla povertà e all'emarginazione
- almeno 20 milioni di persone a rischio o in situazione di povertà ed emarginazione in meno
Per saperne di più: http://ec.europa.eu/europe2020/europe-2020-in-a-nutshell/targets/index_it.htm
07/05/2014
Il 5 maggio scorso la Commissione Europea ha lanciato una consultazione pubblica sulla strategia Europa 2020. Attraverso il sito
http://ec.europa.eu/italia/newsletters/roma/30_giorni/articles/34_consultazione_europa2020_it.htm
è accessibile un questionario in 24 lingue per registrarsi. Fatto ciò, è possibile rispondere alla consultazione online, caricare o inviare, per e-mail o per posta, un documento che illustra la propria posizione. La consultazione rimarrà aperta fino al 31 ottobre e con essa la Commissione punta a raccogliere dati su come la strategia 2010-2020 sia stata finora concretamente vissuta a vari livelli, da una prospettiva UE o nazionale, da un punto di vista generale o tematico, sotto il profilo istituzionale, imprenditoriale o della società civile.
15/04/2014
1. Memoria europea: che sosterrà quelle iniziative che riflettendo sulle cause che hanno portato ai regimi totalitari e ricordando le “lezioni” del passato, costruiscono un futuro migliore.
2. Impegno democratico e partecipazione civica: che mira a rafforzare la comprensione generale dei cittadini su come prendono forma le regole dell’Unione europea. L'azione promuove inoltre la partecipazione attiva della società civile nelle decisioni della Comunità europea e la cittadinanza attiva.
18/03/2014
Lo show itinerante “EURAXESS - Ricercatori in movimento” visiterà 29 città europee in 22 paesi per offrire ai ricercatori e alle persone interessate ad una carriera scientifica consulenze in materia di posti di lavoro, preparazione dei CV e diritti in materia di lavoro. La campagna, che durerà due mesi, con una forte presenza sui social media, mira a coinvolgere fino a 100 000 studenti e giovani ricercatori.
12/03/2014
06/03/2014
Si restringe il divario dell'UE con gli Stati Uniti e il Giappone ma si amplia il gap dell'innovazione a livello regionale .Queste sono le principali risultanze del Quadro di valutazione della Commissione europea, "L'Unione dell'innovazione" 2014 e del Quadro dell'innovazione regionale 2014 .
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-198_it.htm
27/02/2014
Il turismo marittimo una risorsa per l'Europa
Il 10 marzo prossimo ad Atene si discuterà la nuova strategia europea di promozione del turismo costiero e marittimo presentata dalla Commissione. Partenariati pubblico privati, ecoturismo..., cooperazione transnazionale.
Creazione di posti di lavoro e crescita sostenibile sono gli obiettivi primari della strategia strutturata in 14 azioni concrete, integrate da interventi sul territorio.
20/02/2014
Le Agenzie Nazionali per Erasmus+ in Italia sono a disposizione per qualsiasi informazione.
Agenzia Nazionale LLP - Programmi settoriali Comenius, Erasmus, Grundtvig e Visite di Studio - INDIRE
Web: www.programmallp.ite
Mail: aagenziallp@indire.it
Agenzia Nazionale LLP - Programma Settoriale Leonardo da Vinci - ISFOL
Web: www.programmaleonardo.net/llp/home.aspe
Mail: leoprojet@isfol.it
11/02/2014
http://europa.eu/rapid/press-release_MEMO-13-1122_en.htm
04/02/2014
L’implementazione operativa del programma Erasmus+ della Commissione europea, per l’istruzione, la formazione, i giovani e lo sport. In Italia, è assicurata dalle tre Agenzie nazionali, che continueranno anche per nuova programmazione ad occuparsi dei settori di pertinenza curati nel passato: - INDIRE per i settori scuola, istruzione superiore ed educazione degli adulti; - ISFOL, per l’istruzione e la formazione professionale; - AGENZIA nazionale per i GIOVANI, per il capitolo Youth.
Visitate i siti:
http://www.agenziagiovani.it/erasmusplus.aspx
30/01/2014
Investire nella formazione e creare posti di lavoro nel digitale. Questa è la sfida che la Commissione europea e le grandi imprese mondiali dell'ICT hanno voluto raccogliere.
http://ec.europa.eu/italia/newsletters/milano/our_publications/n.305-29-1_it.htm
30/01/2014
Clima ed energia: obiettivi UE per un'economia competitiva, sicura e a basse emissioni di carbonio entro il 2030.
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-54_it.htm
16/01/2014
E' ufficialmente nata la nuova EASME
- il Programma (COSME), inclusa Enterprise Europe Network; il nuovo SME Instrument di Horizon 2020;
- Horizon 2020: SC5 - Climate action, environment, resource efficiency and raw materials;
- il programma (LIFE); parte del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca.
09/01/2014
L'Europa nel 2014
Il 2014 si apre con la presidenza greca dell'Unione, premessa di un anno UE a guida 'mediterranea' con l'Italia che riceverà il 'testimone' a partire dal 1 luglio.
Ma come sarà questo nuovo anno per l'Europa?
http://www.politicheeuropee.it/comunicazione/18786/leuropa-nel-2014
07/01/2014
Orientamenti comunitari a tutela della formazione dei giovani
Gli orientamenti presentati dalla Commissione europea si rivolgono ai giovani che intendono svolgere un tirocinio per accrescere le loro prospettive professionali.Il quadro di qualità proposto mira a garantire che i tirocini forniscano una formazione valida e condizioni di lavoro adeguate, in modo da aiutare realmente i giovani ad acquisire le competenze ed esperienze necessarie per il mercato del lavoro.
http://ec.europa.eu/news/culture/131209_it.htm
12/12/2013
Europa creativa: 170 milioni di euro disponibili nel 2014
Il nuovo programma dell'Unione europea a favore dei settori culturali e creativi, metterà a disposizione quasi 170 milioni di euro di finanziamenti per il 2014. Online trovate la guida al programma e le prime call: http://ec.europa.eu/culture/creative-europe/calls/index_en.htm
10/12/2013
Orizzonte 2020: 70,2 miliardi di euro per piccole imprese e startup.
"Sfide per la società", nuovi investimenti nella sanità, energia, trasporti, progetti di ricerca sulle azioni climatiche, libertà e sicurezza, e copre il 39% del bilancio complessivo;
"Eccellenza scientifica", sovvenzioni a singoli ricercatori di alto livello e nuovi investimenti in tecnologie e formazione per i futuri ricercatori (32% del bilancio);
"Leadership industriale", nuovi investimenti nel campo della biotecnologia e tecnologia spaziale, nonché accesso al capitale di rischio per le piccole e medie imprese innovative (22%).
Domani 11 dicembre si terrà a Bruxelles, Roma e Milano l'evento di presentazione alla stampa dei primi bandi del nuovo programma quadro UE per la ricerca e l'innovazione Orizzonte 2020.
Per saperne di più: http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/scienza_ricerca/presentazione_bandi_horizon2020_it.htm
03/12/2013
Il Parlamento Europeo, dopo un accordo con il Consiglio, approva la PAC (Politica Agricola Comune), piú equa e piú verde.
Per maggiori informazioni: http://bit.ly/19Zpcfz
Pragramma LIFE
La novità del nuovo Life sono i 'progetti integrati'. Questa formula progettuale potrà prevedere altri fondi, privati, nazionali ed europei, per attuare la legislazione Ue su acqua, rifiuti, qualità dell'aria e tutela della natura.
Inoltre la selezione degli eco-progetti avverrà solo sulla base della qualità e non della quota base ripartita per Paese.
Elezioni europee 2014
E' online il sito internet dedicato alle elezioni europee del 2014. Informazioni sul voto, gruppi politici, strumenti per i cittadini e per la stampa, con uno sguardo alla legislazione approvata e le attività più recenti del parlamento europeo.
Scoprite questo e altro visitando il sito: http://www.elections2014.eu/it
27/11/2013
La Commissione europea ha salutato con favore l'adozione in data odierna del programma COSME da parte del Parlamento europeo: 2,3 miliardi di EUR per stimolare la competitività delle PMI nei prossimi sette anni.
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-13-1135_it.htm
21/11/2013
Il Parlamento europeo ha approvato il nuovo programma LIFE. Gli eco-progetti europei targati "Life" per il periodo 2014-2020 potranno contare su un cofinanziamento complessivo di 3,1 miliardi di euro.
19/11/2013
Approvato il bilancio UE per il periodo 2014-2020 (Quadro finanziario pluriennale - QFP).
La crisi economica e la pressione sui budget nazionali hanno spinto per la prima volta a diminuire le risorse per il quadro finanziario pluriennale.Dopo lunghi mesi di lavoro,i negoziatori del PE hanno fatto prevalere le priorità del Parlamento con il Consiglio e la Commissione, garantendo il miglior utilizzo delle risorse. Il bilancio complessivo per i prossimi sette anni sarà di 960 miliardi di euro in impegni finanziari e 908 miliardi in pagamenti (prezzi del 2011).
Maggiori info su: http://bit.ly/19D9JxA
ERASMUS + E EUROPA CREATIVA
Oggi il Parlamento europeo ha dato l'ok ad Erasmus Plus. Con un aumento di bilancio del 40%, più di 4 milioni di persone potranno formarsi, studiare, lavorare o fare volontariato in un altro paese UE. Anche Europa Creativa, il nuovo programma a favore del settore culturale e creativo europeo è stato adottato nella stessa seduta. Per maggiori informazioni sul programma Erasmus Plus e Europa Creativa visitate le pagine http://bit.ly/1bXLxsS e http://bit.ly/1jiStTM .
14/11/2013
La Commissione europea ha pubblicato l'analisi annuale della crescita in UE, nel quadro dell'iniziativa del Semestre europeo. I dati confermano il consolidarsi della ripresa economica, soprattutto grazie ai progressi degli Stati membri nella correzione degli squilibri economici accumulatisi prima della crisi. La sfida più impegnativa è sostenere il processo di ripresa in corso.
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-13-1064_it.htm
12/11/2013
Per tutti gli studenti e gli insegnanti italiani che vogliano approfondire la propria conoscenza dell'Europa, e in particolare dell'UE, è possibile da oggi scaricare gratuitamente la rivista d'informazione "Europa", rivolta a studenti tra i 13 e i 18 anni, all'indirizzo http://bit.ly/HINPmc e per gli insegnanti è disponibile uno speciale libro di accompagnamento scaricabile da http://bit.ly/1i0BJ5P e molti altri materiali interattivi all'indirizzo http://bit.ly/wo0vCl.
07/11/2013
Una nuova dichiarazione Iva standard in tutta l'Unione Europea.
La proposta della Commissione europa si inserisce fra le iniziative previste dal programma "Refit", per semplificare le norme e ridurre gli oneri amministrativi. La dichiarazione Iva standard sostituirà le dichiarazioni Iva nazionali semplificando la vita alle imprese e rendendo il fisco più efficiente e in grado di incassare più gettito.
Per saperne di più: http://ec.europa.eu/taxation_customs/taxation/vat/key_documents/legislation_proposed/index_en.htm
La Commissione europea adotta il Programma di lavoro 2014
La Commissione europea ha reso pubbliche le proprie priorità di lavoro per il 2014. Crescita e lavoro rimangono le priorità per la Commissione europea. In particolare il Programma si focalizza sulla lotta alla disoccupazione giovanile, senza trascurare l'obiettivo della stabilità all’Unione economica e monetaria. La creazione di un’unione bancaria, l’agenda digitale, i negoziati per il partenariato Transatlantico per il commercio e gli investimenti con gli Stati Uniti, solo per citare alcune fra le priorità adottate nel Programma.
Maggiori informazioni: http://ec.europa.eu/atwork/key-documents/index_en.htm
Arriva la tessera europea delle professioni
E' stata approvata dal Parlamento europeo la direttiva che promuovere la mobilità professionale all'interno dell'Unione e prevede il rilascio di una tessera elettronica ai titolari di una qualifica professionale. Le nuove normeconsentiranno ai professionisti, qualora vogliano facilitare il riconoscimento delle loro qualifiche da parte di un altro Stato membro, di optare per la tessera europea delle qualifiche professionali. Informatevi sul sito del Parlamento europeo: http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P7-TA-2013-0408+0+DOC+XML+V0//IT&language=IT
08/10/2013
Stai facendo un Erasmus? L'hai fatto in passato? Ami viaggiare?
Partecipa al concorso! Condividi la tua esperienza e vinci €2000 in premi con Erasmus!
È possibile partecipare in spagnolo, inglese, francese, italiano e portoghese!
Guida alle opportunità di finanziamento dell'Unione europea 2014-2020, pubblicata in bozza, illustra le nuove opportunità di finanziamento dell'Unione europea.
Pubblicazione “Educazione all’imprenditorialità – guida per educatori”
Pubblicazione della Commissione europea riservata ad educatori nel settore imprenditoriale. E’ una raccolta di esempi di buone prassi nella formazione utile per l’apprendimento dello spirito imprenditoriale nelle scuole.
Al momento la guida è disponibile in inglese e in formato elettronico.
Portale per il Servizio Volontario Europeo
Il portale offre informazioni utili legate ai programmi di volontariato in tutto il mondo. Si possono trovare i contatti e gli strumenti necessari per organizzare un progetto SVE.
Comunicato stampa “Ora è legge la proposta della Commissione che garantisce il diritto dei cittadini di avere accesso ad un avvocato”
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-13-921_it.htm