In merito alla richiesta da parte della Provincia di Ascoli Piceno dei canoni pregressi del periodo 2002-2009 per l’utilizzo di acque pubbliche tramite pozzi, pubblichiamo il testo integrale della lettera inviata in data 15/07/2011 (Prot. N. 0029477) dal Presidente della Provincia di Fermo Fabrizio Cesetti al Presidente Piero Celani e al Dirigente del Servizio Economico Finanziario Eros Nunzio Libetti.

OGGETTO: Richiesta canoni pregressi (2002-2009) per utilizzo acque pubbliche tramite pozzi

 

Riscontro la tua del 29 giugno u.s., qui pervenuta in data 11 luglio 2011, di pari oggetto, mediante la quale preannunci l’avvio di un procedimento di accertamento e messa a ruolo di tutte le utenze relative all’attingimento di acque pubbliche tramite pozzi, estesa anche al territorio di questa provincia.

Nel prendere atto di tale iniziativa mai ufficialmente concordata con questo Ente, con la presente sono ad esprimere l’esigenza di una verifica preliminare in merito a diversi aspetti che, ad un primo esame, appaiono alquanto dubbi.

Un primo profilo di perplessità è determinato dall’eventuale decorrenza dei termini prescrizionali quinquennali o decennali, anche in ossequio alle previsioni dell’art. 2948 n. 4) del c.c.. Al riguardo alcune interpretazioni consultate propendono per la prima soluzione.

Maggiore perplessità desta tuttavia la legittimazione attiva di Codesta Provincia ad agire con azioni di accertamento patrimoniale/tributario sul territorio di questo Ente e ciò anche in forza degli atti di separazione (delibera di GP n. 15/2009) che le affidano unicamente la gestione dei residui iscritti in bilancio alla data del 31/12/2008, circostanza sicuramente non verificabile con riferimento alle entrate in oggetto, attualmente in fase di accertamento.

Ulteriore perplessità deriva poi dalla possibile sovrapposizione che origina dall’azione posta in campo da Codesta Provincia rispetto alle attività di recupero e regolarizzazione canoni pregressi che, invece, da tempo ha avviato il settore Genio Civile di questa Provincia unicamente nei confronti dei concessionari di diritto e/o abusivi relativamente agli attingimenti di acque pubbliche nel territorio della Provincia di Fermo.

Infatti non pochi sono già i casi di contestazione di doppi avvisi di avvio del procedimento di accertamento.

Ultima e più importante considerazione riguarda infine la destinazione finale degli introiti realizzati per le utenze di residenti in entrambe le Province che andrebbero ripartiti tra i due Enti sulla base dei normali criteri di riparto di nuove o maggiori entrate accertate stabiliti dalla delibera della giunta provinciale di A.P. n. 13/2009, conguagliando quanto di spettanza della provincia di Fermo con quanto dalla stessa riscosso per la sua autonoma iniziativa portata avanti dal Settore Genio Civile, a cui prima si è fatto cenno.

Tutte tali perplessità rendono opportuno un solerte incontro chiarificatore che sancisca gli aspetti controversi e legittimi i ruoli e le attività poste in essere nell’ambito di una sempre auspicata leale collaborazione tra i due Enti limitrofi, anche al fine di ridurre i disagi dell’utenza di questa Provincia interessata dal procedimento.

Al riguardo suggerisco quindi di fissare un incontro tra i responsabili finanziari e tecnici, con l’assistenza dei rispettivi segretari generali, per definire le diverse perplessità sollevate anche per un corretto inquadramento nell’ambito dei rapporti convenzionali già in essere tra i due Enti.

Cordiali Saluti

 

                 Il Presidente

       On Avv. Fabrizio Cesetti