Non ci dispiace certo dibattere pubblicamente sull’operato della Provincia ed in particolare dell’Assessorato e del Servizio al Genio Civile, rispondendo così alle critiche espresse dal Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Fermano ed ampiamente divulgate dagli organi di stampa.

Ci dispiace invece cogliere argomentazioni pretestuose e critiche infondate, rispetto alle quali non ci tiriamo certamente indietro. Non suoni fuori luogo il plurale maiestatis dovuto alla collegialità delle competenze espresse da parte di tutti gli agenti coinvolti nelle scelte progettuali ed operative.

Ci dispiace quanto affermato sui movimenti di ghiaia che sono nei fatti limitati alla SOLA sistemazione del corso naturale del fiume. La fine che farà la ghiaia è di rimanere in loco: così prevede una specifica ordinanza dal Genio Civile, tanto che è stato formulato esplicito divieto di accesso ai mezzi di trasporto, prevedendo invece la esclusiva operatività delle ruspe. La Guardia Forestale e la Polizia Provinciale sono tenute a controllare che la prescrizione sia rigorosamente rispettata.

Ci dispiace quanto affermato sulle modalità di intervento. Si sta infatti effettuando solo opere di “somma urgenza” per la messa in sicurezza e pulizia dell’alveo, lasciando inalterato l’assetto idraulico come si può del resto ben vedere dalle foto disponibili. Lo scopo è anche il ricentramento del corso d’acqua, affinché non crei, come già avvenuto sul ponte della Mezzina, danni alle sponde ed alle opere infrastrutturali. Non vengono assolutamente eseguiti, né lo saranno, lavori di scavo in alveo, ma sono previsti invece la conservazione o il ripristino del livello originario. Di fatto, perciò, non ci saranno conseguenze lungo la fascia costiera: il corso d’acqua continuerà a funzionare come normale ripascimento delle spiagge in quanto tutto il materiale lapideo rimarrà all’interno del fiume stesso.

Ci dispiace constatare che i firmatari non conoscono i lavori programmati e pubblicamente divulgati: nessuna macchia di leopardo, da nessuna parte, tanto meno sul Fiume Tenna dove i lavori interesseranno l’intero sviluppo dell’asta fluviale. Dopo decenni di incuria e di colpevoli silenzi, si poteva forse aspettare la fine degli interventi per esprimere pareri meno affrettati e superficiali.

Ci dispiace inoltre essere stati bacchettati di presunte inadeguatezza ed ignoranza. Sappiamo bene che il Contratto di Fiume è un accordo per sintetizzare ed armonizzare utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale e sostenibilità ambientale. Se ci sono da coinvolgere tutti gli attori interessati, già l’abbiamo fatto e così stiamo continuando a fare con continui incontri con tutti i Comitati locali. Autorità di bacino, Comuni e cittadini sono da sempre stati e saranno i nostri principali interlocutori, così abbiamo fatto fin dalla nascita della nuova Provincia Fermana .

Ci dispiace non essere sordi al grido di dolore che viene da un territorio ferito dagli ultimi disastri ambientali, dalle gravi esondazioni che hanno provocato morti e distruzioni. Non possiamo non ascoltare le ripetute accorate richieste di tanti Sindaci ed Amministratori locali che ancora oggi stesso hanno richiesto a gran voce la continuazione di questi lavori: tutti vogliono che i tanti interventi in corso non vengano sospesi per garantire finalmente la pulizia dei fiumi e la messa in sicurezza del nostro territorio e delle nostre abitazioni ed industrie.

Ci dispiace poi, dopo aver sempre garantito ed assicurato la massima attenzione ai problemi di riqualificazione ambientale, che tale attacco venga proprio da associazioni ambientaliste che dovrebbero essere le prime a sostenere questo intervento finalizzato a garantire una giusta sintesi tra rispetto del territorio ed incolumità dei cittadini, in un corretto ed equilibrato connubio di obiettivi e finalità. In questa ottica, i lavori in corso prevedono anche la ripiantumazione delle sponde e l’utilizzo di materiali biologici ed ecocompatibili e delle altre tecniche tipiche dell’ingegneria naturalistica.

Ci dispiace infine che alcune parti non abbiano interamente percepito il grande sforzo compiuto dall’Amministrazione provinciale, tra l’altro in questo momento di grave difficoltà, al fine di stipulare un “Patto programmatico”, costruttivo ed innovativo, tra Amministratori e Cittadini per una “politica diversa” di gestione e controllo dei corsi fluviali. Gestione dell’attuale emergenza, ma anche della futura quotidianità, che veda confluenza di idee e di risorse umane ed economiche. Occorre completare insieme ed in fretta il calendario delle urgenze e delle necessità, ma è su questa strada che la Provincia di Fermo è ormai stabilmente avviata.

 

L’Assessore al Genio Civile della Provincia di Fermo

Ing. Adolfo Marinangeli