Ieri sera all’incirca verso le 22 è stato approvato a maggioranza (15 voti favorevoli, 4 contrari, 3 astenuti) il primo Bilancio di previsione della Provincia di Fermo. Una tappa fondamentale che segna la piena autonomia del nuovo ente e la nascita, come lo ha battezzato il Presidente Fabrizio Cesetti nel suo discorso di apertura, di un progetto nuovo per il Fermano.
Da sottolineare l’astensione di parte della minoranza (Gallucci del Movimento Civico, Eusebi dell’Udc e Basso del Mpa) che sta a indicare l’ampia condivisibilità del documento approvato. “Un’astensione positiva”, come l’ha definita lo stesso Consigliere Gianni Basso, che fa ben sperare su un futuro dialogo in Consiglio tra maggioranza e parte dell’opposizione. Sono stati ampiamente rispettati, quindi, i tempi della Corte dei Conti che aveva fissato al 31 dicembre il termine ultimo per l’approvazione e dal primo gennaio la Provincia potrà contare su risorse proprie, circa 52 milioni di euro, che potrebbero aumentare quando saranno chiusi tutti i conti con Ascoli ed effettuati gli aggiustamenti di bilancio applicando correttamente le percentuali di riparto sulle spese fatte nel secondo semestre 2009.
“Un bilancio che mira a contenere le spese di funzionamento dell’ente per destinarle ai servizi e al territorio – ha sottolineato il Presidente Cesetti - . Sette le direttrici di riferimento sulle quali si svilupperà l’azione amministrativa della Provincia. La priorità sarà il sostegno all’occupazione e al reddito, poi il sostegno alle piccole imprese, la tutela del paesaggio e dell’ambiente, il sostegno all’agricoltura, la promozione turistica, le infrastrutture strategiche cui va aggiunto il filo conduttore della cultura e dell’istruzione le cui progettualità devono puntare a unire il territorio valorizzando gli aspetti identitari e mettendo a sistema il patrimonio di conoscenze diffuso.
Sono certo – ha aggiunto il Presidente - che con la concretezza, la trasparenza, lo spirito di collaborazione sapremo arrivare lontano e questo ente potrà diventare un punto di forza e di eccellenza anche nel panorama istituzionale nazionale. Molto è stato già fatto. Sono infatti già 106 le delibere di giunta approvate e ben 49 gli atti del consiglio adottati fino a questo momento.