E’ stato presentato, presso la sala del Consiglio regionale, il Progetto sperimentale per la valutazione del rischio sismico della Valdaso. Presenti, tra gli altri, il direttore generale dell'ufficio Valutazione Prevenzione e Mitigazione del Rischio Sismico della Protezione civile nazionale, Mauro Dolce, il Capo dipartimento della Protezione civile delle Marche, Roberto Oreficini, gli assessori della Provincia di Ascoli Piceno e di Fermo, rispettivamente, Giuseppe Mariani e Adolfo Marinangeli.

Erano presenti anche, Achille Castelli, sindaco di Montefiore dell’Aso, in rappresentanza dei comuni del Ascolano aderenti al progetto e Barbara Toce, vicesindaco del Comune di Pedaso, in rappresentanza dei comuni del Fermano. Presenti anche un centinaio di studenti e insegnanti, oltre al professor Antonio Zamponi, in rappresentanza degli Istituti tecnici per Geometri di Grottammare, Fermo e Ascoli Piceno. Molti gli amministratori locali presenti, oltre ai rappresentanti delle Prefetture e dei comuni campione (Petritoli, Comunanza, Force e Ortezzano).

Ha portato il suo saluto il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca. “Un progetto importante - ha commentato Spacca - che vede una fattiva collaborazione interistituzionale e un innovativo coinvolgimento di studenti e docenti. Un’occasione per loro di arricchire la propria formazione con un’esperienza sul campo, importante per la cultura della prevenzione nelle giovani generazioni e per lo sviluppo di professionalità in futuro sempre più richieste”.

Partito ufficialmente nella primavera del 2010, il progetto si sviluppa sulla valutazione del rischio sismico di 24 Comuni delle province di Ascoli Piceno e Fermo. Il coordinamento tecnico scientifico e` svolto dal dipartimento di Protezione Civile della Regione Marche e dal dipartimento Nazionale. Numerosi sono gli elementi innovativi del progetto, dalla tecnologia di raccolta dati mediante palmari, al coinvolgimento di studenti delle scuole superiori, preventivamente formati e guidati da tutor, che hanno potuto così effettuare un'esperienza unica e di grande valore per la loro professionalizzazione. Il tutto ha consentito, inoltre, di ottimizzare costi e tempi di raccolta dati e ottenere valutazioni del rischio sismico a larga scala. Le valutazioni di vulnerabilità e di rischio costituiscono un utile strumento ai fini della pianificazione urbanistica, della definizione di programmi di prevenzione sismica, nonché della predisposizione o calibrazione dei piani di emergenza comunali. Il progetto e` stato condotto a due differenti livelli di approfondimento: uno speditivo relativamente ai centri urbani nel loro complesso e l'altro di dettaglio relativamente ai centri storici.

“Sono stati raccolti dati importanti sia per la pianificazione urbanistica dei comuni coinvolti, sia per l’eventuale gestione di criticità. Il tutto attraverso un rapporto costruttivo tra istituzioni, con il coinvolgimento e l’apporto fondamentale degli studenti e delle scuole. Un caso esemplare di collaborazione interistituzionale”, ha detto Dolce, presentando i dettagli del progetto.

(fonte: Ufficio Stampa Regione Marche)