In riferimento all’articolo apparso pochi giorni fa riguardante la programmazione turistica regionale e l’istituzione dei distretti turistici balneari, non si capisce a cosa si faccia riferimento quando si parla di spezzettamento del territorio fermano.

Riguardo al primo punto, l’unico strumento di programmazione regionale a livello turistico è il cosiddetto Programma di Promozione Turistico, il quale non fa distinguo a livello di territori ma descrive le operazioni che la Regione Marche intende porre in essere nel corrente anno al fine di rafforzare il brand Marche nel suo insieme ed aumentare quindi i flussi turistici, nazionali e stranieri.

Naturalmente, la Provincia di Fermo resta vigile affinché gli interventi da realizzare siano quanto più rilevanti e, comunque, rappresentativi dell’intero territorio. In tale ottica, anche l’opera finora posta in essere dal S.T.L. Marca Fermana, con il quale vi è una stretta e proficua collaborazione, va nella stessa direzione (si ricorda, infatti, che nell’Asse 9 del predetto PPT 2011 gli unici beneficiari di contributi per progetti omogenei ed integrati a livello turistico provinciale sono i Sistemi Turistici Locali, ove costituiti e riconosciuti).

Riguardo ai “distretti turistico-balneari”, varati con Decreto Legge sullo sviluppo del 5 maggio scorso al fine di rilanciare i distretti a vocazione turistico balneare attraverso le Reti di impresa e le zone a burocrazia zero sulla fascia costiera, mi preme sottolineare che sin dalla sua emanazione la Provincia di Fermo ha seguito con attenzione tutto l’iter ed ancora sta monitorando la sua eventuale conversione in Legge, che dovrebbe avvenire tra circa un mese, ma che non è per nulla certa.

Per tale ragione sia la Regione Marche - che nel caso avrà competenza diretta nella costituzione di tali distretti - sia la Provincia di Fermo non possono far altro che attendere l’evolversi della situazione fermo restando che, nel caso di conversione, farà il possibile per quanto in suo potere per facilitare l’istituzione nel nostro territorio di tali opportunità.

Ricordo, infatti, che la salvaguardia dei soggetti che operano nel settore turistico balneare è stata sempre una nostra prerogativa e la dimostrazione è stata la nostra netta opposizione alla Direttiva Bolkestein nell’ambito delle concessioni demaniali al fine di garantire agli operatori balneari interessati di poter continuare la loro attività in un clima di certezze e necessaria tranquillità, con la creazione di stabilità in un’economia essenziale per il nostro territorio e per il Paese.

 

L’Assessore al Turismo della Provincia di Fermo

Prof. Guglielmo Massucci