Illustrissimo Signor Ambasciatore,

Illustrissime Autorità, Gentili ospiti, Signore e Signori,

Esprimo, innanzitutto i sensi della gratitudine mia personale, della nostra delegazione e della intera Provincia di Fermo all’Ambasciatore Sergio Busetto, oltre alla Signora Annalisa, per l’invito che ha voluto rivolgerci, per l’opportunità che ci ha offerto e per la squisita ospitalità che ci ha riservato.

E’ per noi un grande onore poter celebrare la Festa della Repubblica Italiana, nel suo 65° anniversario – e nell’occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia – in un consesso così autorevole e prestigioso come la Rappresentanza permanente italiana presso il Consiglio d’Europa e potere, da qui, unitamente a Voi tutti, inviare un saluto ed un augurio al Presidente della Repubblica Italiana, On. Giorgio Napolitano, massimo rappresentante e sommo garante di quella Repubblica democratica che oggi festeggiamo e, attraverso Voi, un saluto fraterno e solidale a tutti i Popoli dei Paesi membri del Consiglio d’Europa.

La Provincia di Fermo – giovanissima Istituzione della Repubblica Italiana, ma con radici antiche, con profonde tradizioni democratiche e che ha dato un contributo di sangue, di sacrifici e di lotte alla nascita della stessa Repubblica – riafferma, in questa città, la propria solida e convinta fedeltà ai principi della libertà, della democrazia, della pace e dell’universalità dei diritti umani; valori che sono l’essenza della nostra Costituzione e di quelle degli Stati democratici europei e la cui difesa ed il cui radicamento nel nostro continente costituiscono la ragione e la missione fondamentale di questo Consiglio d’Europa, anima e motore dello spazio comune del diritto e della libertà tra i nostri popoli. Così, anche, riaffermiamo il nostro impegno instancabile a far crescere e radicare – soprattutto tra le giovani generazioni – nella cultura, nella politica, nelle quotidiane relazioni sociali ed umane – la coscienza di questi stessi valori, che ci hanno lasciato in eredità le generazioni precedenti. E’ un’ eredità che noi dobbiamo trasmettere, con la fatica del pensiero e con quella del lavoro e dell’impegno, ai giovani di oggi e di domani; non un inservibile fardello retorico, ma un patrimonio vivo che, anche l’elaborazione culturale, giuridica ed etica, l’impegno politico, istituzionale, diplomatico di questo Consiglio d’Europa, contribuisce a rendere attuale e capace di misurarsi con le sfide, i problemi e le opportunità del XXI secolo.

Costruire e rinnovare lo spazio comune dell’Europa contemporanea e futura, ed il suo contributo ad un mondo di pace, di libertà e giustizia, è un compito che lega profondamente le generazioni – quella che nel XIX secolo ha dato vita alle rivoluzioni liberali nel nome dell’autodeterminazione dei popoli e costruito l’Italia unita, ma ha anche gettato le basi dell’europeismo democratico; quella che nel corso del XX secolo ha saputo riconquistare la pace e la democrazia; e quella presente, chiamata a dare forma alla civiltà del terzo millennio.

Ma, tale compito, unisce anche – in ruoli ed in scale diversi – la dimensione internazionale europea, e quella dei singoli territori, parti di questo insieme.

Ecco perché la nostra presenza qui, in questo giorno importante, non vuole avere solo una, pur fondamentale, valenza simbolica e celebrativa, ma è, per noi – Provincia d’Italia che vuole essere attivamente anche Provincia d’Europa – un’occasione di lavoro comune, opportunità di conoscere, essere conosciuti, stringere legami di amicizia e collaborazione con il territorio e la città di Strasburgo, con il Consiglio d’Europa ed i Paesi che ne fanno parte. Relazioni che, nella cultura, nell’elaborazione istituzionale e giuridica, nell’economia, nelle reciproche tradizioni, contribuiscono a rafforzare l’Europa dei popoli insieme a quella degli Stati.

La Provincia di Fermo - insieme ai suoi antichi e vivaci 40 Comuni, al suo avanzato sistema produttivo (qui rappresentato dalla Camera di Commercio), al suo sistema turistico (rappresentato dall’Associazione “Marca Fermana”), al suo ricco tessuto culturale, sociale, associativo – è aperta, disponibile, pronta (con l’ospitalità, l’operosità che contraddistinguono i marchigiani ed i fermani) ad ogni possibile rapporto di scambio e collaborazione collettiva e bilaterale; nello spirito e negli ambiti tematici che contraddistinguono questa prestigiosa Istituzione europea.

Siamo qui – raccogliendo il cortese invito dell’Ambasciatore, che, come voglio ripetere, ci onora profondamente – dunque, per celebrare la Festa della Repubblica e, nel contempo, per rendere omaggio al Consiglio d’Europa e per verificare la possibilità di un lavoro comune con tutti Voi; ma anche per invitarvi nella nostra piccola e bella provincia. Il fermano è ricco di centri storici e beni culturali di grande pregio; di istituzioni ed appuntamenti culturali prestigiosi; è ricco di rievocazioni storiche e folklore; circuiti della tipicità enogastronomica, di un’offerta turistica variegata, di un tessuto produttivo di rilievo internazionale; di un paesaggio bello e che spazia dai monti Sibillini, alle colline, al mare Adriatico. Soprattutto, il fermano è ricco di gente con un cuore grande, antico e moderno insieme. Questo è, anche, lo spirito dell’Europa che vogliamo costruire e rafforzare: conoscerci a fondo e crescere insieme.

Questo 65° anniversario della nascita della Repubblica Italiana, in questo 150° anniversario dell’Italia unita, è, dunque, l’occasione per ribadire che ci sentiamo custodi e testimoni di valori antichi e profondi, protagonisti – tutti insieme - della nostra storia comune, della storia d’Italia e di quella europea; oltre che, soprattutto, dell’impegno volto a lasciare, alle generazioni che verranno, un’ Italia migliore, un’Europa migliore in un mondo migliore.

Grazie.

 

Il Presidente della Provincia di Fermo

On. Avv. Fabrizio Cesetti