Durante il Consiglio delle Autonomie Locali, svoltosi ad Ancona, il Presidente della Provincia di Fermo Fabrizio Cesetti ha presentato un Ordine del Giorno per la riforma degli ERSU e degli ERAP.

Il documento, che ha suscitato positivo interesse, verrà discusso nella prossima seduta programmata per il 17 giugno, con l’auspicio da parte dello stesso Cesetti che anche prima di quella data l’Assemblea Legislativa della Regione Marche tenga conto delle proposte ivi contenute, di sicura rilevanza per l’organizzazione amministrativa regionale.

Questo il testo:

 

IL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI

Riunitosi nella seduta del  26 maggio 2011;

Esaminata la proposta di legge regionale n. 27 ad oggetto: “Riordino degli enti regionali per il diritto allo studio universitario (ERSU)  e degli enti regionali per l’abitazione pubblica (ERAP)”;

Preso atto della difficile situazione finanziaria che sta colpendo gli enti locali e la stessa Regione Marche, legata al consistente taglio dei trasferimenti statali, e della conseguente necessità di operare un riassetto della governance locale che, confermando qualità ed efficienza dei servizi, possa contemporaneamente garantire una reale riduzione dei costi di gestione degli stessi;

Ritenuto che la riforma degli ERSU e degli ERAP vada inquadrata nell’ottica dei principi rinvenibili nella Costituzione ed in particolare in quelli introdotti attraverso le modifiche al suo Titolo V, di cui alla legge costituzionale n. 3 del 2001, ovverosia i principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione;

Rilevato che l’applicazione di detti principi costituzionali  imponga l’allocazione delle funzioni pubbliche al livello di governo locale più vicino ai destinatari finali delle stesse, purché tale livello risulti adeguato per dimensione organizzativa e territoriale (principi di sussidiarietà ed adeguatezza);

Considerato come, nel caso degli ERSU, appaia evidente che il livello più adeguato di esercizio di tali funzioni siano i comuni che ospitano le sedi universitarie, i quali possono realizzare adeguate sinergie dei propri servizi di ausilio alla persona (housing sociale, mense scolastiche, trasporti pubblici) con quelli di più diretto interesse degli studenti universitari, a cui oggi provvedono gli ERSU, realizzando dunque una sinergia che porterebbe ad un risparmio in termini di gestione dei servizi stessi e di organizzazione degli apparati amministrativi preposti, che potrebbero integrarsi direttamente nell’organizzazione comunale;

Dato atto comunque che ove tale livello di sinergia possa non apparire adeguato in termini territoriali e dimensionali, potrebbe ricorrersi al livello territoriale immediatamente sovraordinato, ovvero alla provincia, operando la stessa integrazione sopra descritta per i comuni;

Ritenuto che un discorso del tutto analogo debba essere sviluppato per quanto riguarda gli ERAP, il cui ambito operativo attuale coincide con i territori delle Province, con le quali esistono addirittura ambiti di competenza  tra loro confinanti ed anche sovrapposti, per cui non vi è alcuna giustificazione logica del permane di tali enti che potrebbero essere molto più opportunamente integrati nelle rispettive province di appartenenza attraverso il completo assorbimento, da parte di queste ultime, sia delle residue funzioni degli ERAP e sia delle relative strutture tecnico- amministrative, realizzando cospicui risparmi e ottime sinergie gestionali;

Rilevato come da una situazione di crisi economica possano tuttavia sorgere nuove opportunità organizzative e gestionali che, eliminando gli sprechi, migliorino il governo  e la gestione dei servizi e delle funzioni pubbliche;

invita

L’Assemblea legislativa delle Marche a voler adottare una disciplina normativa che:

1. Risponda ai principi costituzionali enucleati in premessa e ridefinisca gli assetti organizzativi degli ERSU e degli ERAP nel modo nella stessa premessa auspicato, assegnando le relative funzioni e accorpando le relative strutture ai livelli di governo locale (Comuni e Province) strutturalmente più idonei all’esercizio delle relative funzioni.

2. Colga l’occasione, determinata dalla notevole riduzione di risorse pubbliche disponibili, per assicurare un riassetto della governance locale che sia effettivamente rispondente ai principi costituzionali e foriera di effettivi risparmi economici che non sono da individuare solo nella soppressione degli organi di governo (i vari consigli di amministrazione e relativi presidenti) bensì, in maniera molto più consistente, dalla integrazione sinergica delle strutture burocratico- amministrative, con ulteriore beneficio anche per la gestione delle funzioni pubbliche interessate, capace di coordinarsi in un unico livello di governo, per di più soggetto al diretto controllo e verifica politica del cittadino utente, al momento delle elezioni.

 

Il Presidente della Provincia di Fermo

On. Avv. Fabrizio Cesetti