La chiarezza richiesta dal Consigliere Di Ruscio in merito alla mostra “Licini-Morandi. Divergenze parallele” è facilmente riscontrabile nel protocollo d’intesa per l’organizzazione e la realizzazione dell’evento espositivo, approvato dalla Giunta provinciale nel febbraio scorso e siglato dalla stessa Provincia di Fermo, dai Centri Studi “Osvaldo Licini” e “Giorgio Morandi”, oltre che dai Comuni di Monte Vidon Corrado e Fermo.

Nel documento, che porta anche la firma dello stesso Di Ruscio in qualità di Sindaco della città capoluogo, sono evidenziate tutte le voci di spesa relative al budget complessivo del progetto, tra cui i 22.000 Euro lordi relativi agli incarichi di curatela tecnico-scientifica.

La mostra ha una straordinaria importanza per il nostro territorio e comporta un costo complessivo di circa 200.000 Euro, suddivisi tra vari partner sovventori, con spese inerenti assicurazione, trasporto opere, allestimento sedi espositive, catalogo, biglietteria, guardiania, bookshop, promozione, etc.

Rispetto a quanto intende far credere Di Ruscio - che in passato ha avuto modo di organizzare eventi espositivi nella città capoluogo - si tratta quindi di una delle mostre meno costose del panorama nazionale, considerato soprattutto il valore di due tra i più importanti artisti del ‘900 italiano, le cui opere arrivano anche a quotazioni superiori al milione di euro.

Il Comune di Fermo, naturalmente, avrà un ruolo centrale nell’evento espositivo, nonostante l’esiguo impegno di spesa che, come specificato nel protocollo, rappresenta una sorta di compartecipazione in servizi per circa 12.000 Euro attraverso la Soc. Coop. Sistema Museo, che gestisce già la struttura museale di Palazzo dei Priori in forza di un contratto in essere con il Comune amministrato proprio dal Consigliere provinciale Di Ruscio.

Inoltre, in relazione alla cifra di 191.000 Euro evidenziata da Di Ruscio ed inerente il Piano degli incarichi per collaborazioni, studio, ricerca e consulenza per l’anno 2011 (dunque non per la mostra su Licini e Morandi)  è importante rimarcare alcuni aspetti.

Si tratta di un documento strategico di competenza del Segretario Generale, che ne predispone uno schema la cui approvazione definitiva spetta all’organismo competente, vale a dire il Consiglio provinciale.

Il Piano riporta soltanto una previsione di spesa per l’esercizio in corso: a riprova della politica di contenimento avviata da tempo da questa Amministrazione provinciale, si segnala come per il 2010 il Piano prevedeva una spesa pari a 126.000 Euro ma al termine dell’anno soltanto 31.869,75 Euro sono stati poi effettivamente erogati sotto forma di incarichi. Questi ultimi, va sottolineato, vengono conferiti non discrezionalmente ma soltanto sulla base delle linee programmatiche elencate nella Relazione Previsionale Programmatica. Anche in questo caso, dunque, la Provincia di Fermo sta agendo in un’ottica di straordinario contenimento dei costi.