In riferimento alla richiesta di avvio della procedura di Verifica di Impatto Ambientale per il progetto di riconversione dell’area ex Sadam, si è svolto presso la Sala consiliare della Provincia di Fermo un incontro tecnico alla presenza del Dirigente provinciale del Settore Ambiente Roberto Fausti, di funzionari dello stesso servizio, dell’Urbanistica e dell’Agricoltura, oltre a rappresentanti dell’ARPAM provinciale, dei Comuni di Fermo, Rapagnano, Ponzano di Fermo, Torre San Patrizio, Monte Urano e, naturalmente i referenti della Powercrop.

L’illustrazione del progetto, i cui tempi per le osservazioni scadranno il prossimo 2 aprile, oltre che finalizzata a rendere tutti i soggetti interessati partecipi dell’iniziativa, è stata richiesta per valutare se lo stesso progetto necessiti di un ulteriore approfondimento nella più complessa procedura di VIA.

I lavori, coordinati dal Dirigente Fausti, responsabile del procedimento, sono proseguiti durante la mattinata, con domande e richieste di chiarimento avanzate da tutti i partecipanti.

“Ringrazio la Powercrop per la disponibilità dimostrata - ha dichiarato Fausti - che facilita il lavoro istruttorio di tutti gli Enti coinvolti. Come Provincia continuiamo ad operare con la massima trasparenza, nell’interesse delle Istituzioni e dei cittadini. Ci saranno ulteriori approfondimenti, soprattutto in sede di Conferenza dei Servizi, che verrà convocata nelle prossime settimane”.

“Attendiamo l’esito di queste valutazioni tecniche per esprimere un parere definitivo - ha sottolineato il Presidente Fabrizio Cesetti, informato dal Dirigente e dall’Assessore Renato Vallesi, presente all’incontro -. Ribadisco, però, la nostra contrarietà ad un progetto che allo stato risulta incompatibile con l’idea di sviluppo che abbiamo per questo territorio. Più volte, anche nel corso di recenti incontri pubblici, ho avuto modo di ricordare come sussistano varie criticità. Naturalmente, la Provincia di Fermo opererà come sempre nel pieno rispetto della legge, a garanzia dell’interesse pubblico e di tutti i soggetti interessati. Auspico, infine, che la nostra disponibilità per un’apertura di un tavolo di confronto crei i presupposti per un’attenta valutazione di ulteriori ipotesi di riconversione, compatibili con il territorio e le sue istanze”.