Ha avuto un esito positivo l’incontro svoltosi martedì 17 novembre presso la Sala Consiliare della Provincia di Fermo sul tema della ferrovia Porto S. Giorgio-Fermo-Amandola. All’iniziativa hanno partecipato oltre al Presidente della Provincia di Fermo Fabrizio Cesetti, l’Assessore provinciale ai Trasporti Renzo Offidani, il consigliere provinciale Ezio Donzelli, il Presidente del GAL Fermano Alessandro Spena, e una delegazione della locale sezione di Italia Nostra composta dal Presidente Elvezio Serena, dal vice presidente Gioacchino Fasino, dal consigliere Bruno Garruba, dagli associati Gianfranco Pistolesi, Pino Bartolomei e Roberto Rossini.
È stata proprio Italia Nostra, dal 1996, con mostre, convegni, conferenze e spettacoli, a riportare in auge la questione del recupero dell’ex linea ferroviaria che fino al 1956 percorreva la valle del Tenna, dall’Adriatico ai Monti Sibillini. Nel settembre scorso, poi, un gruppo di appassionati ha ripercorso a piedi e ispezionato i 57 Km della linea constatando la reale possibilità di rendere fruibile, anche in tempi brevi, una parte del vecchio tracciato.
Nel corso della presentazione, curata da Pino Bartolomei (autore di un volume sulla ferrovia), è stata posta l’attenzione sullo stato di abbandono di stazioni, ponti, viadotti e caselli presenti sul territorio che, se recuperati e inseriti un sistema di mobilità dolce comprendente percorsi pedonali piste ciclabili e ippovie contribuirebbero alla valorizzazione turistica e culturale della nuova Provincia di Fermo. Ma questa situazione non riguarda solo il nostro territorio. Basti pensare che in Italia ci sono circa 5700 km di linee ferroviarie dismesse. Un tesoro in termini di potenzialità turistiche che non aspetta altro di essere rivalutato, anche in un’ottica di rilancio economico generale. E di recente, infatti, è stata presentata una proposta di legge alla Camera dei Deputati che va in tal senso e che non esclude la possibilità del ritorno del vecchio trenino, magari inizialmente nel tratto Servigliano-Amandola.
La Provincia, dal canto suo, ha mostrato interesse per il progetto e a tal fine si è concordato di coinvolgere e convocare tutti i soggetti potenzialmente interessati all’iniziativa: i Sindaci dei 40 comuni della Provincia, più quelli di Monte San Martino e Penna San Giovanni, il Presidente della Provincia di Macerata Franco Capponi, il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, il Presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini Massimo Marcaccio, il Presidente del GAL Fermano Alessandro Spena, i Commissari delle Comunità Montane dei Sibillini (Cesare Milani) e dei Monti Azzurri (Giampiero Feliciotti), il Presidente del Co.S.I.F. (Consorzio di Sviluppo Industriale del Fermano) Umberto Marconi, il Presidente del Sistema Turistico Locale “Marca Fermana” Saturnino Di Ruscio, il Presidente del Comitato Territoriale per la Provincia fermana Luigi Vitali, il Presidente della STEAT (Società Trasporti Ete-Aso-Tenna spa) Fabiano Alessandrini, il Presidente della Camera di Commercio Graziano Di Battista e il Presidente di Confindustria Luca Monaldi. A quali si aggiungeranno il Presidente di Co.Mo.Do., la Confederazione per la Mobilità Dolce Albano Marcarini e il vice Presidente dell’Associazione Italiana Greenways Giulio Senes che, grazie ai convegni organizzati da Italia Nostra, hanno potuto conoscere e apprezzare l’antico collegamento ferroviario, sciaguratamente soppresso nel 1956 dopo appena 48 anni di vita.