In riferimento alle critiche sollevate da Fabiano Alessandrini, segretario cittadino del Partito Democratico di Sant’Elpidio a Mare, riteniamo quanto mai opportuno e necessario fare chiarezza su cosa ha fatto la Provincia di Fermo per trovare una soluzione alle problematiche inerenti l’istituto “Tarantelli”.

Da sempre, infatti, il “Tarantelli” è oggetto di particolari attenzioni da parte dell’Amministrazione provinciale, tanto che la stessa ha investito per la messa in sicurezza della struttura attualmente utilizzata, pensando contestualmente ad una soluzione definitiva migliore e più consona.

A tal proposito, la Provincia ha chiesto la collaborazione del Comune di Sant’Elpidio a Mare, proprietario degli immobili attualmente occupati dall’Istituto, e della scuola stessa. Si tratta, come ovvio, di soluzioni che devono essere funzionali alle esigenze della scuola ma, allo stesso tempo, compatibili con la risorse finanziarie di chi deve investire.

D’intesa con la precedente Amministrazione comunale era stato ipotizzato il trasferimento del “Tarantelli” all’interno della struttura di Palazzo Montalto Nannerini, messo a disposizione dal Comune stesso ed alla cui sistemazione era stata destinata la somma di 600.000 euro da finanziarsi con mutuo.

Sulla scorta delle informazioni allora in possesso, i tecnici provinciali avevano predisposto uno studio di fattibilità per l’utilizzo di due piani a sede scolastica quale sede staccata dell’immobili principale di Corso Baccio, in quanto la struttura non avrebbe mai potuto contenere l’intero istituto.

Purtroppo, dagli approfondimenti successivi e come risulta dalla relazione del Settore Patrimonio provinciale redatta in data 31-01-2014, è emerso che il palazzo, di proprietà comunale, non è collaudato oltre che non adeguato simicamente. Per un adeguamento ad edificio scolastico, perciò, sarebbe necessario un intervento complessivo di ristrutturazione dal costo stimato di circa 2 milioni, poco meno del costo di una scuola nuova senza palestra.

 

Sulla scorta della predetta relazione, quindi, si è abbandonata l’ipotesi di utilizzo di palazzo Montalto Nannerini e da vari soggetti sono pervenute diverse proposte per la scuola:

- il reperimento di altri edifici all’interno del centro storico, al fine di mantenere l’istituto all’interno della città;

- il suo trasferimento nei locali dell’ex tribunale;

- il recupero di spazi all’interno della chiesa di San Francesco, adiacente ai locali dell’istituto (a tal proposito, esiste un protocollo d’intesa tra Comune e vecchia Provincia di Ascoli Piceno).

Per valutare quest’ultima ipotesi, nel mese scorso i tecnici provinciali hanno effettuato un sopralluogo, dal quale è scaturita la proposta di recuperare la chiesa per farne una sala auditorium, adattabile a sala ristoro in modo da liberare, così, alcuni locali interni all’edificio storico della scuola da destinare ad aule.

Una proposta sulla quale, a breve, la Provincia di Fermo si confronterà con il Comune (proprietario della chiesa), con il “Tarantelli” e con i cittadini, al fine di prospettare una soluzione definitiva per l’istituto.

Va sottolineato come la situazione finanziaria ed istituzionale dell’Ente, alla luce dei recenti provvedimenti da parte del Governo e del Parlamento, si sia modificata e che dei 600.000 euro disponibili qualche anno fa attraverso un mutuo da contrarre, si sia passati oggi allo stanziamento di 250.000 euro, da reperire attraverso alienazioni di patrimonio immobiliare.

Preso atto dell’impegno concreto e fattivo della Provincia di Fermo e dei suoi amministratori, teniamo a precisare che nessuno può ingenerare sospetti relativi ad improbabili “rimpalli” di responsabilità, “tergiversamenti” o “non considerazione del problema”, tanto più se rivolti a chi fino ad oggi ha lavorato per garantire a studenti, insegnati e personale ATA le migliori condizioni possibili (che hanno consentito al “Tarantelli” di divenire un vero e proprio fiore all’occhiello nell’offerta formativa del territorio e non solo) e, al contempo, per sviluppare ipotesi e progetti finalizzati all’individuazione di una sede idonea.

Quanto al futuro dell’Ente Provincia, sarebbe opportuno conoscere dettagliatamente il testo della riforma che non contempla alcuna cancellazione delle Province, quanto piuttosto una rimodulazione delle funzioni e modifiche all’assetto istituzionale.

Rimanendo disponibili, come sempre fatto in questi 5 anni, a raccogliere suggerimenti e sollecitazioni, invitiamo ad evitare strumentalizzazioni di carattere politico su questioni importanti, come ad esempio il futuro di una scuola.

 

Il Presidente Fabrizio Cesetti

Il Vice Presidente Renzo Offidani