E’ stato presentato lo scorso fine settimana, all’interno del Fermo Forum, il nuovo progetto di Chi mangia la foglia! integrato il Circuito delle Cucine Tipiche Locali, in sinergia con i 24 Comuni che le compongono da circa un decennio. Si tratta di una realtà territoriale che presenta una calendarizzazione annua con oltre cento eventi, oltre che titolare dei corsi per il riconoscimento delle erbe e piante spontanee, per la funzionalità pratica e gestione degli orti sociali e sulla qualità dell’accoglienza.

“Da oggi - ha affermato il coordinatore Noris Rocchi, presidente di Chi mangia la foglia! - si aprono nuovi scenari di valorizzazione del territorio attraverso la simbiosi di prodotto e Comune. Il nostro è un progetto che coinvolge Comuni, Province e Regione verso un obiettivo condiviso: accendere i riflettori sulla nostra micro area, intercettando anche veicoli di visibilità come l’Expo 2015”.

L’evento ha visto sfilare in costume caratteristico, esponendo i rispettivi prodotti tipici, molti figuranti dei Comuni che hanno aderito al progetto interprovinciale del Circuito delle Cucine Tipiche Locali. Hanno aperto la sfilata i tamburini della Cavalcata dell’Assunta di Fermo, seguiti dai figuranti, destando l’interesse e l’apprezzamento dei presenti.

Ha fatto seguito la tavola rotonda dal titolo “Le De.Co. Peculiarità tipiche locali l’identità di un territorio - Proiezioni Expo 2015”, che ha visto al partecipazione del Presidente della Provincia di Fermo Fabrizio Cesetti e dell’Assessore provinciale all’Agricoltura Guglielmo Massucci, dell’Assessore regionale all’Agricoltura Maura Malaspina, del Consigliere regionale Rosalba Ortenzi, del Consigliere provinciale Alberto Regno, del Presidente Unpli Marche Mario Borroni e dello storico della gastronomia Ugo Bellesi.

Presenti anche i Sindaci e gli Assessori dei Comuni di Francavilla Ete (Nicola Carolini), Carassai (Bianca Virgili e Paola Amurri), Comunanza (Domenico Annibali), Falerone (Giandomenico Ferrini), V.Sind. Teresa Quintozzi, Lapedona (Mauro Pieroni), Fermo (Luca Marzoni), Massignano (Sabina Ciarrocchi), Monte Vidon Corrado (Vania Calamita), Montedinove (Antonio Del Duca e Leonilde Vagnetti), Montefalcone Appennino (Adamo Rossi), Montefiore dell’Aso (Giamaica Brilli), Moresco (Daniele Foglia), Petritoli (Luca Tomassini e Nicola Brucchi), Sant’Elpidio a Mare (Emanuele Gentili) e Smerillo (Domenico Ricci).

Tutti, indistintamente, sono stati invitati ad intervenire e a presentare le peculiarità dei prodotti che caratterizzano e contraddistinguono le singole realtà, ma anche l’intero territorio a cui esse appartengono.

Durante il convegno si è molto parlato delle De.Co, dell’importanza del binomio comune/prodotto che offre ottime peculiarità, come la mela rosa dei Sibillini, le pesche della Valdaso, le frittelle di Massignano, i maccheroncini di Campofilone, le quaglie di Monte Vidon Combatte, la salsiccia e salamelle di Carassai, le pizzette di Petritoli, il vino cotto di Lapedona ed il serpe di Falerone, già riconosciuti prodotti De.Co.

I relatori hanno messo in evidenza il rapporto che esiste tra i prodotti tipici ed il patrimonio storico, artistico e culturale dei nostri luoghi. L’iniziativa ha dato una grande visibilità, in termini di conoscenza delle realtà e delle peculiarità dei rispettivi paesi, favorendone la promozione.

L’esperienza vissuta a Fermo, che si è conclusa con un buffet a base di prodotti tipici che ogni Comune ha offerto, ha coinvolto i presenti, che si sono invitati a vicenda per l’assaggio di salumi, dolci, pizze e vini. In questa visione, il progetto delle Cucine Tipiche Locali si propone come finalità, superando i campanilismi, il raggiungimento di quegli obiettivi capaci di portare ad una effettiva e più ampia promozione del territorio.

(fonte: Circuito Cucine Tipiche Locali)