Pubblichiamo l’ordine del giorno “Otto marzo Adozione d’interventi e strategie per favorire politiche per la parità dei diritti nei confronti delle donne ed il superamento delle discriminazione di genere nel territorio provinciale”, approvato nel corso della seduta del 6 marzo dalla Conferenza delle Autonomie Locali della Provincia di Fermo.

All’incontro hanno partecipato il Presidente Cesetti, gli Assessori provinciali Donzelli, Vittori e Marinangeli, il Prefetto Pagliuca, la Consigliera di Parità della Provincia di Fermo Ermini, la Presidente della Commissione provinciale Pari Opportunità Marziali, numerosi amministratori del territorio, rappresentanti della Commissione Pari Opportunità e del mondo associativo.

 

OGGETTO: Otto marzo - adozione d’interventi e strategie per favorire politiche per la parità dei diritti nei confronti delle donne e il superamento delle discriminazioni di genere nel territorio provinciale

Premesso che:

- la ricorrenza dell’8 Marzo, Festa della Donna, rappresenta oramai un tradizionale appuntamento su scala mondiale per discutere ed elaborare politiche per la parità dei diritti nei confronti delle donne e il superamento delle discriminazioni di genere;

- la direttiva 2006/54/CE del Parlamento Europeo e del consiglio del 05/07/2006 riguarda l’attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego;

- la normativa sulle pari opportunità è anticipata, in Italia, dalla costituzione agli art. 3, 37, 51 e 117, mentre i principi delle pari opportunità definiti nella normativa europea, sono stati recepiti nel nostro paese con il D. Lgs. 215/2003, il D. Lgs 216/2003 e la L. 67/2006;

- il D. Lgs. n. 5 del 25/10/2010 rafforza il principio della parità di trattamento e di opportunità fra uomini e donne;

- numerosi studi segnalano che uno degli elementi di crisi della nostra economia è costituito da una scarsa presenza di donne nell’imprenditoria e in generale nel mondo del lavoro;

- l’Unione Europea come è noto, ha indicato il 2007 come “Anno europeo per la parità”, contemporaneamente, la Commissione europea ha elaborato una Road Map (2007-2010) rivolta agli stati membri per la parità tra donna e uomo;

- la road map della Commissione UE per l’uguaglianza di genere prevede un maggiore impegno nel garantire l’uguaglianza di genere e nessun tipo o sorta di tolleranza nei confronti della violenza contro le donne, incluse le mutilazioni genitali, la poligamia e l’impostazione burqa, oltre a misure attive per favorire l’accesso al lavoro e colmare il divario retributivo fra uomini e donne;

- il Parlamento Europeo sollecita i 27 stati membri ad integrare o rafforzare i propri piani nazionali per l’integrazione sociale, rilevando che gli uomini guadagnano tuttora circa il 15% in più rispetto alle donne;

- la Carta europea per l’eguaglianza e parità delle donne e uomini nella vita locale è stata elaborata dal consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa, in collaborazione con numerosi partners e con il Sostegno della Commissione Europea. È stata poi adottata e sottoscritta dagli stati generali del CCRE il 12/05/06 ad Innsbruck, identificando metodologie e buone prassi per l’attuazione concreta di politiche per le pari opportunità a livello locale e regionale;

- la violenza contro le donne è definita dall’ONU e dalla U.E. violenza di genere, essa costituisce un attacco all’inviolabilità della persona e alla sua libertà secondo i principi sanciti dalla Costituzione e dalle vigenti leggi;

- il fenomeno della violenza è in forte incremento su tutto il territorio nazionale e desta notevole preoccupazione, in particolare la violenza sommersa, come risulta dall’ analisi delle statistiche sulle delittuosità nazionali e locali, di cui sfuggono in realtà le dimensioni;

- la Provincia di Fermo, insediatasi nel 2009, sin dall’inizio della sua costituzione ha dapprima preso in carico e poi ampliato, la tematica della violenza contro le donne, a partire dalla gestione del Centro antiviolenza “Percorsi Donna” ereditato dalla Provincia di Ascoli Piceno;

Dato atto che:

- le Comunità locali sono una grande palestra per la sperimentazione della cultura di governo perché come livelli più vicini ai cittadini possono giocare un ruolo decisivo per migliorare la vita di uomini e donne, giovani e anziani e favorire così le politiche che affermino le pari opportunità nei diritti e quindi il principio di uguaglianza;

- la convivenza e la ricerca continua di livelli civili di esistenza rafforza le basi della democrazia e crea le condizioni della coesione sociale con l’obiettivo che nel riconoscimento della differenza di genere devono nascere le politiche per affermare pari diritti;

Considerato che:

- la Provincia di Fermo con Deliberazione di giunta provinciale n. 51 del 18/05/2010 ha aderito alla Carta europea per l’uguaglianza e le parità delle donne e degli uomini nella vita locale elaborata e promossa dal CCRE Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa di cui l’AICCRE è la Sezione Italiani, impegnandosi altresì a svolgere attività di promozione in tutti i Comuni della Provincia di Fermo affinché provvedano all’adesione della Carta europea in oggetto;

- la Provincia di Fermo con deliberazione di giunta provinciale n.232 del 12/11/2013 ha approvato il proprio il Piano triennale delle Azioni Positive per il triennio 2013/2015 redatto ai sensi del D. Lgs. n. 198/2006 per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne;

Considerato altresì che:

- la Provincia di Fermo alla luce della situazione nazionale, ha accolto l’input regionale, di promuovere localmente azioni e strategie di intervento al fine di contrastare e prevenire la violenza alle donne e la violenza di genere, realizzando un protocollo d’Intesa orientato alla condivisione ed alla programmazione di azioni integrate;

- il protocollo, elaborato dal Servizio Politiche Sociali, approvato con delibera di Giunta Provinciale n. 142 del 19/06/2012 e firmato in data 12/07/2012, è stato condiviso dai seguenti soggetti istituzionali: dall'Ambito Territoriale Sociale n. XIX, dall'Ambito Territoriale Sociale, n. XX, dall'Ambito Territoriale Sociale n. XXIV, dal Comune di Sant'Elpidio a Mare, dal Comune di Fermo, dal Comune di Porto Sant’Elpidio, dall'Asur Area Vasta n. 4, dalla Prefettura - Ufficio territoriale del governo di Fermo, dalla Questura di Ascoli Piceno-Commissariato di Pubblica Sicurezza di Fermo, dalla Procura della Repubblica di Fermo, dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Ascoli Piceno, dall'Ordine degli Avvocati della Provincia di Fermo/Associazione donne avvocati di Fermo, dall’Ufficio scolastico regionale per le marche- Ufficio V Ambito Territoriale delle Province di Ascoli Piceno e Fermo, dalle Consigliere di Parità, dall'Associazione On The Road;

- con tale Protocollo d’intesa i suddetti Enti, intendono nello specifico, porsi le finalità e gli obiettivi di seguito enunciati:

1) analizzare e il monitorare del fenomeno;

2) sviluppare azioni finalizzate alla sua prevenzione ed al suo contrasto;

3) realizzare mirati percorsi educativi ed informativi, degli operatori per favorire l’emersione del fenomeno;

4) elaborare iniziative volte a facilitare la raccolta delle denunce, all’assistenza ed al sostegno alle vittime della violenza in tutte le fasi susseguenti al verificarsi di un episodio;

- la Provincia di Fermo, a seguito della sottoscrizione del protocollo d’intesa ha realizzato un ciclo d’incontri formativi, per la promozione di una conoscenza generale del fenomeno della violenza contro le donne, rivolto a tutti gli attori della rete antiviolenza costituita dai firmatari del protocollo;

Richiamati:

- l’art. 7 del D. Lgs. n. 165 del 2001 che enuncia espressamente le pari opportunità come principio fondamentale ed ineludibile nella gestione delle risorse umane nelle pubbliche amministrazioni;

- il D. Lgs. n. 198 del 2006 “Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell’art. 6 della L. 28 novembre 2005, n. 246” e successive modifiche ed integrazioni, riprende e coordina in un testo unico le disposizioni ed i principi del D. Lgs. n. 196 del 2000, “Disciplina dell’attività delle consigliere e dei consiglieri di parità e disposizioni in materia di azioni positive”, e della Legge n. 125 del 1991, “Azioni positive per la realizzazione della parità uomo donna nel lavoro”;

- la Direttiva del 24 maggio 2007 “Misure per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche”, prevede che le amministrazioni pubbliche debbono svolgere un ruolo propositivo e propulsivo ai fini della promozione ed attuazione concreta del principio delle pari opportunità e della valorizzazione delle differenze nelle politiche del personale, attraverso la rimozione di forme esplicite ed implicite di discriminazione, l'individuazione e la valorizzazione delle competenze delle lavoratrici e dei lavoratori;

- la L.R. 32/2008 “Interventi contro la violenza sulle donne, con la quale la Regione Marche favorisce l’azione integrata degli interventi previsti nella legge promuovendo protocolli  d’intesa tra le Istituzione pubbliche e private, le realtà associative e di volontariato ed i centri antiviolenza;

tutto ciò premesso

LA CONFERENZA PER LE AUTONOMIE LOCALI DELLA PROVINCIA DI FERMO

auspica un’attenzione costante dei comuni e degli enti territoriali sui temi delle pari opportunità e propone un invito

1. ai Comuni ad aderire, con propri atti deliberativi, ai principi della Carta Europea per l’eguaglianza e parità delle donne e uomini nella vita locale;

2. ad adottare propri piani di azioni positive;

3. a sostenere azioni orientate a contrastare il fenomeno della violenza contro le donne, in particolare attraverso attività di prevenzione nelle scuole ed iniziative ad ampio raggio, rivolte agli uomini;

4. a favorire politiche orientate alla conciliazione tra tempi scolastici, lavorativi, familiari e tempo libero, offrendo orari più flessibili maggiormente rispettosi dei principi di pari opportunità;

5. a favorire l’imprenditoria femminile nel tessuto locale;

6. a favorire azioni di prevenzione socio-sanitaria che tutelino la specificità della salute della donna in relazione ad azioni di prevenzione.