È stato approvato nei giorni scorsi dal Servizio Formazione Professionale e Politiche Attive del Lavoro della Provincia di Fermo il Piano delle Attività formative autorizzate ai sensi della Legge Regionale 16/90.
Si tratta di un intervento che interessa ben 128 iniziative formative distinte in tre tipologie: 12 corsi di specializzazione di secondo livello destinati agli Istituti Professionali del territorio rivolti potenzialmente a 236 alunni del quarto e quinto anno che si concluderanno nell’anno scolastico 2010-2011; 116 corsi nei settori dei “Servizi alla persona”, “Socio Educativo” e “Socio Culturale”, destinati a circa 5000 allievi e finalizzati all’aggiornamento e al rilascio di abilitazioni propedeutici all’iscrizione alla Camera di Commercio e quindi, di fatto, un’opportunità di lavoro indiretta per coloro che termineranno con profitto il percorso didattico.
Inoltre, il provvedimento riguarda anche la possibilità per gli enti di formazione accreditati di richiedere l’autorizzazione per l’avvio di corsi di formazione per le figure di responsabile e addetto al servizio di protezione e prevenzione nei luoghi di lavoro.
Oltre ad accreditare l’ente di formazione e autorizzare il corso la Provincia ha il compito quello di controllare sul regolare svolgimento e nel caso di difformità dai programmi approvati può anche revocare l’accreditamento o non autorizzare l’ente di formazione responsabile a svolgere altre attività formative.
Si tratta di una prima importante risposta che la Provincia dà al territorio in questo periodo di difficoltà economica – ha dichiarato l’Assessore provinciale alla Fomazione e Lavoro Renato Vallesi - in cui la Formazione Professionale riveste un ruolo strategico per il rilancio produttivo delle nostre imprese. È anche un segno tangibile di come la Provincia di Fermo stia marciando nella direzione giusta, avendo come obiettivo primario il sostegno alle imprese, la formazione e il supporto alle categorie svantaggiate, ambiti di intervento sui quali si interverrà in maniera più massiccia con il bilancio 2010. Grazie al FSE, infatti e all’operazione riuscita di ottenere dalla Regione la ripartizione dei fondi basata su 5 Province, sarà possibile stanziare già dal 2010 circa 7 milioni di euro in interventi che avranno fondamentali ricadute socio – economiche sul territorio. Innanzitutto, attraverso la Cassa Integrazione in deroga, cui spetta alla Provincia contribuire in parte e che verrà per la prima volta finanziata con Fondi Europei, in considerazione dell’eccezionale momento di crisi. Basti pensare che nel territorio di Fermo sono già pervenute oltre 2000 richieste di Cassa Integrazione in deroga, quasi la metà del dato regionale che ammonta a 5000 circa. Dato quest’ultimo passato inosservato perché riguardante le micro realtà produttive tipiche di quest’area e, dunque meno eclatanti dei vari casi Manuli, Foodinvest, Novico, ecc….. Si tratta, comunque, al di là del quadro preoccupante nel quale si inserisce – fa osservare il Presidente della Provincia di Fermo Fabrizio Cesetti - di un dato sostanzialmente incoraggiante perché dà la misura della fiducia e del coraggio con il quale le imprese del Fermano stanno reagendo, vedendo la crisi non come la fine del loro progetto ma come una sospensione, un tunnel dal quale comincia a intravedersi la luce. D’altronde, la Cassa Integrazione in deroga non è soltanto una forma di sostegno al reddito dei lavoratori ma anche un sostegno alle imprese, alle quali in questo modo è consentito recuperare la propria forza lavoro, una volta terminata l’emergenza. In più per coloro che ne beneficiano è previsto un percorso formativo obbligatorio che consente di tenere aggiornati i lavoratori ed eventualmente riqualificarli per altre mansioni o settori.
Altri interventi previsti per il 2010 riguarderanno le Work Experience e il Piano Formativo finanziato con il FSE con il quale si andrà a soddisfare il fabbisogno formativo delle imprese e si andranno a porre le basi per la ripresa economica.