Si fa riferimento all’articolo apparso sul Resto del Carlino in data 18 novembre - riguardante la variante urbanistica approvata dal Comune di Fermo nella seduta del 14 novembre - per fornire alcuni doverosi chiarimenti sulle imprecise considerazioni del consigliere Gallucci.

Infatti, le esternazioni del consigliere Gallucci appaiono fuorvianti rispetto allo stato dei fatti e degli atti emessi in proposito dalla Provincia ed in merito ai quali è opportuno effettuare una breve sintesi.

Il Comune adottò nel 2010 una variante alle norme tecniche del Piano Regolatore Generale che prevedeva, tra l’altro, anche la possibilità di realizzare le piscine in “Aree agricole di rilevante valore territoriale e paesaggio agrario di interesse storico-ambientale”, oltre che ampliare la zonizzazione in località Monterosato, di proprietà Della Valle, ad uso “PGP - Parchi e giardini privati di interesse storico-ambientale” da 1,14 ettari a 31,6 ettari, prevedendo contestualmente un indice edificatorio di utilizzazione territoriale pari a 0,65 mq per ettaro per attrezzature e strutture chiuse (volumi) e stesso indice di copertura per altrettanti superfici scoperte ad uso attrezzature sportive, pertinenziali e simili.

La predetta variante avrebbe comportato una edificazione di circa 2.000 mq su superficie utile lorda ed altrettanti mq di superficie scoperta, per uno sviluppo volumetrico complessivo di circa 14.000 metri cubi, del tutto inaccettabili sotto il profilo urbanistico e di sostenibilità ambientale in relazione al pregevole ed incontaminato paesaggio rurale esistente.

Per tale motivo la Provincia manifestò la propria contrarietà alla edificazione di una zona agricola di pregio, come pure ha limitato la compromissione delle zone agricole aventi un paesaggio agrario di interesse storico-ambientale, ammettendo la realizzazione delle piscine solo per le attività di interesse pubblico quali agriturismi e strutture ricettive.

Successivamente, in fase di controdeduzioni, al parere della Provincia il Comune di Fermo ha rivisitato e notevolmente ridotto la proposta di variante iniziale e ha ricalibrato la variante in località Monterosato secondo le reali necessità della proprietà, per un volume complessivo di circa 5.000 metri cubi.

La Provincia ha preso atto delle riduzioni proposte dal Comune e, dopo aver acquisito il parere legale, ha espresso favorevolmente il proprio parere di conformità definitivo (Delibera di Giunta Provinciale n. 208 del 14/10/2013) che assicura alla proprietà di soddisfare appieno le proprie esigenze per eseguire le opere pertinenziali richieste, quali attrezzature sportive, una piscina coperta con spogliatoio, una chiesetta, campi da tennis, ecc.; nella seduta consiliare del 14/11/2013 il Comune di Fermo ha approvato definitivamente la variante in oggetto.

Pertanto, si consiglia a Gallucci di leggere scrupolosamente gli atti della variante al fine di evitare travisamenti ed imprecisioni, informando correttamente i cittadini con la verità dei fatti perché, come a tutti noto ed anche ai meno esperti del settore, le piscine in zona agricola sono già ammesse dal PRG di Fermo, mentre quelle non consentite dal Piano per propria scelta di pianificazione erano quelle ricadenti in zone di pregio ambientale.

Con l’approvazione della variante si è data una risposta certa alle legittime esigenze del territorio, salvaguardando nel contempo il paesaggio senza consentire disastrosi impatti ambientali.

Si ricorda in proposito che la Provincia ha adottato il nuovo PTC, il cui obiettivo prioritario è proprio quello di limitare il consumo di suolo e non consentire più massicce cementificazioni o trasformazioni di aree agricole in modo di poter sviluppare, incentivare e valorizzare la cultura per il paesaggio, l’ambiente e promuovere le attività turistiche del nostro territorio.