Nelle scuole e università europee il processo di digitalizzazione dell’insegnamento sembra anni luce in ritardo rispetto a società ed economia. Si tratta di un paradosso tutto moderno se si pensa che fuori dalle scuole i giovani usano tecnologia di ogni genere per qualsiasi attività.

Proprio per colmare questo gap, la Commissione Europea ha dato vita questo settembre a Opening Up Education, un piano dedicato all’innovazione e allo sviluppo delle competenze digitali in scuole e università. Il progetto promuove la diffusione negli Istituti scolastici delle tecnologie dell’informazione e della Comunicazione (ICT), quindi computer, banda larga, risorse online, infrastrutture e metodologie didattiche. L’iniziativa è stata promossa da Androulla Vissiliou, Commissario UE per l’Istruzione, la Cultura, il Multilinguismo e la Gioventù, e da Neelie Kroes, Vicepresidente e responsabile per l’Agenda Digitale. “L’istruzione deve rimanere in contatto con la realtà - ha commentato Kroes durante la presentazione del progetto - I giovani utilizzano le tecnologie digitali in ogni aspetto della propria vita e necessitano di competenze digitali per ottenere posti di lavoro. Tutte le nostre scuole e università devono rispecchiare questa realtà. Il sogno? Solo aule digitali entro il 2020”.

Opening Up Education affronterà nuove metodologie didattiche creando opportunità di crescita per organizzazioni, insegnanti e ragazzi, attraverso l’uso di diversi strumenti e approcci digitali e riconoscendo l’importanza delle competenze tecnologiche acquisite.

I contenuti didattici digitali saranno messi a disposizione di tutti attraverso un sistema di Open Educational Resources, realizzati con fondi pubblici e disponibili anche sul sito Open Educate Europa, una piattaforma unica, un luogo di incontro online dove i giovani e i professionisti potranno accedere a materiali didattici e condividerli.

Open Educational Resources migliorerà l’efficienza economica di educazione e istruzione – ha affermato Vissiliou – e porteranno allo sviluppo di nuove pratiche di insegnamento e di apprendimento che miglioreranno la qualità dell’educazione in tutta l’Europa”.

Nelle università il progetto promuoverà la diffusione dei MOOC (Massive Open Online Courses), corsi gratuiti e digitali di alta qualità e accessibili a tutti.

Un progetto indispensabile e ambizioso perché tutto in salita. Stando al rapporto della Commissione Europea, il 63% degli studenti di 9 anni d'Europa non ha a disposizione l'attrezzatura adatta per la connessione a banda larga nelle scuole, né siti o ambienti di apprendimento digitale. Nelle scuole medie superiori una ricerca dello scorso aprile evidenzia che nell’Unione Europea il 20% degli studenti delle superiori non ha mai usato un computer a scuola durante la lezione e dal 50 all’80% di tutti loro non conosce né ha mai usato libri di testo digitali, software per esercizi, giochi didattici e podcast. Dall’altro lato della cattedra, il 70% degli insegnanti di scuole primarie e secondarie non si considera sufficientemente competente in materia e desidererebbe una formazione più specializzata.

La strada è ancora lunga e piena di limiti culturali ed economici ma se è vero, come sostengono le commissarie UE, che nel 2020 il 90% delle professioni richiederà competenze informatiche elevate, allora questa è forse l’unica strada percorribile per dare ai giovani un futuro professionale nell’Unione Europea invidiabile e competitivo.

LINK:

http://www.openeducationeuropa.eu/

http://www.universita.it/mooc-paneuropeo-corsi-online-gratuiti/

INFO:

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