In relazione agli articoli apparsi in data odierna è opportuno e doveroso fare alcune precisazioni su quanto dichiarato dal Consigliere provinciale Di Ruscio, in merito all’erogazione dell’incentivo ai dipendenti provinciali per la progettazione e realizzazione di opere relative ai danni alluvionali del marzo 2011.

Delle argomentazioni del Consigliere stupisce la superficialità nell’approccio su un tema importante, delicato e sentito come quello della sistemazione idrogeologica del territorio fermano che, grazie agli interventi tempestivi della Provincia e dei suoi tecnici che hanno firmato i provvedimenti di somma urgenza, hanno permesso di mettere in sicurezza i principali fiumi e torrenti, oltre che le infrastrutture stradali.

Se qualcuno conserva le precedenti dichiarazioni del Consigliere Di Ruscio sui lavori di somma urgenza, che sono comparse sulla stampa dopo il marzo 2011, potrà facilmente constatare come i fatti successivi abbiano smentito tutto quello che andava presagendo e lo stesso Consigliere farebbe meglio a farsene una ragione, anziché continuare - con un cinismo inopportuno - a strumentalizzare fatti, circostanze e lutti che hanno lasciato, purtroppo, un segno indelebile sul territorio e nelle famiglie colpite.

Riguardo all’erogazione dell’incentivo ai dipendenti provinciali il Consigliere Di Ruscio, in qualità di ex Sindaco e Dirigente pubblico, dovrebbe conoscere bene la normativa nazionale vigente in materia (D. Lgs n. 163 del 2006 e relativi regolamenti attuativi degli Enti locali), che regolamenta in maniera inequivocabile la ripartizione dell’incentivo alla progettazione - pari al 2% dell’importo dei lavori (che, nel caso specifico, corrispondevano a circa 13 milioni di euro) - tra i vari dipendenti pubblici che concorrono a progettazione, sicurezza, direzione lavori e contabilità dell’opera pubblica, e della quale si assumono piena responsabilità.

Per quanto riguarda la Provincia di Fermo, la scelta da parte della Giunta di utilizzare professionalità interne ha comportato un risparmio di risorse quanto mai significativo che, diversamente, sarebbero andate a tecnici esterni per le competenze di progettazione e direzione dei lavori (con parcelle decisamente superiori al 2%). Aspetti, questi, che dovrebbero essere piuttosto chiari ad una persona che, per ben 10 anni, ha fatto il Sindaco.

Una scelta che la stessa Giunta provinciale rivendica con forza e che va nel verso della valorizzazione delle risorse umane interne e del contenimento della spesa pubblica, utilizzando conseguentemente i fondi risparmiati per eseguire i lavori di messa in sicurezza.

In sintesi, il 2% della spesa per i lavori sulla progettazione interna è una somma obbligatoria per legge; aver utilizzato personale interno, quindi, ha fatto risparmiare alla Provincia di Fermo oltre 700.000 euro.

Contrariamente a quanto affermato dal Consigliere Di Ruscio, sono state effettuate dai tecnici provinciali - con notevole impegno al di fuori del normale orario di lavoro - le progettazioni con relativa documentazione allegata ai verbali di somma urgenza che, di fatto, hanno permesso alla Provincia di poter usufruire dei finanziamenti allo scopo concessi in seguito al riconoscimento dello stato di calamità naturale. Occorre precisare che tutti gli interventi sono stati ritenuti ammissibili a contributo - compresi quindi i fondi incentivanti per il personale (né poteva essere diversamente) - e l’intera documentazione tecnica allegata ai verbali di somma urgenza è stata vagliata ed approvata senza rilievi dalla Regione Marche e dal Dipartimento della Protezione Civile.

Soltanto dopo tale riconoscimento e dopo aver pagato tutte le imprese, il personale della Provincia di Fermo ha beneficiato di quanto previsto per legge, alla stregua di quanto avvenuto in tutte le altre Province delle regioni coinvolte dalle emergenze.

Un’ultima considerazione: i risarcimenti a imprese e cittadini danneggiati non competono alle Province, né, per tanto, si sarebbe potuto usare detti fondi in quanto non previsto dagli atti del Governo, né della Regione Marche. Ed oggi, mentre Di Ruscio solleva polveroni, la Provincia di Fermo continua ad adoperarsi affinché con il secondo decreto di finanziamento vengano previste quote specificamente destinate al risarcimento dei danni ai privati.