La ripresa del mercato del lavoro è ancora lontana ma alcuni segnali positivi arrivano dal settore sanitario. È quanto emerge dagli ultimi dati presentati a settembre nell’Osservatorio europeo dei posti di lavoro vacanti (European Vacancy Monitor), creato nell’ambito dell’iniziativa Europa 2020. Secondo l’Osservatorio, nei 27 paesi dell’Unione nel 2012 c’erano 2 milioni di posti di lavoro, il 6% in meno rispetto allo stesso periodo del 2011. Meno offerte di lavoro significano meno assunzioni scese del 4% due anni in 13 paesi su 27, tra i quali Italia, Germania, Olanda, Spagna e Polonia.

Il settore più colpito è stato quello privato. Rispetto alla domanda di lavoro totale, quella privata risente in misura maggiore del mercato debole e instabile degli ultimi anni e del calo degli investimenti, soprattutto nell’industria e nel manifatturiero.

Inaspettatamente, a dispetto delle misure di austerity applicate in molti degli Stati membri, nel settore pubblico la domanda di lavoro è aumentata in modo significativo, dovuta soprattutto all’aumento di pre-pensionamenti nella Pubblica Amministrazione e quindi di una richiesta di personale per rimpiazzare i profili vacanti.

Le assunzioni sono diminuite in quasi tutti i settori del mercato e per la prima volta anche tra i professionisti con un calo significativo di circa il 5%. Gli ultimi settori in numero di assunzioni, scese di brusco meno 13%, sono quelli commerciale, manifatturiero ed edile, subito dietro agli impiegati del settore legislativo e amministrativo anche loro con un meno 12%. Nel contempo l'assunzione delle persone in possesso di un diploma dell'istruzione terziaria è cresciuta del 2% e ciò può indicare che un maggior numero di professionisti ha accettato posti di lavoro inferiori alle loro qualifiche.

Nel buio della disoccupazione e dello stallo economico, l’unico spiraglio di luce sembra venire dal settore sanitario. In Europa, l’occupazione di medici, infermieri e specialisti è cresciuta di quasi il 2% all’anno tra il 2008 e il 2012 per una combinazione di fattori quali l'invecchiamento della popolazione, i progressi delle tecnologie e delle terapie, la diffusa aspettativa di servizi di qualità superiore e una maggiore importanza delle cure preventive. Nel 2012 oltre 10 milioni di persone sono state assunte, tre su cinque, soprattutto in Francia, Germania, Italia e Gran Bretagna.

Dopo quelle legate all’assistenza sanitaria, le professioni che registrano la maggiore crescita di assunzioni sono quelle relative all’ambito dell’informatica, ad esempio i programmatori di applicazioni software e analisti, quelle nell’amministrazione, quelli dei tecnici e associati, quelli degli impiegati nei servizi e nelle vendite che hanno registrato un più 2% nel 2012 rispetto al 2011. In Italia, nella top ten dei settori lavorativi più richiesti, il settore sanitario è seguito da quello dei trasporti, l’edilizia, l’amministrazione (+ 48.400 assunzioni in un anno), la manodopera, il marketing e le vendite e infine la ristorazione e l’istruzione (127.000 impiegati).

"L'Osservatorio europeo dei posti di lavoro vacanti consente alle persone in cerca di lavoro di identificare i settori che offrono le migliori prospettive occupazionali - ha affermato László Andor, Commissario responsabile per l'Occupazione, gli affari sociali e l'inclusione - esso aiuta anche le autorità pubbliche a investire nella formazione di persone che abbiano le giuste competenze al fine di evitare carenze di manodopera. L'ultima relazione conferma che il settore sanitario è uno dei settori con le maggiori potenzialità di creazione di posti di lavoro in Europa ed è quindi quello in cui è urgente assicurare investimenti nella formazione."

Link: http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=955&langId=en

INFO:

Europe Direct Fermo-Marche Sud - Provincia di Fermo

Viale Trento 196 - 63900 Fermo

tel. 0734.232.412 - 413

fax 0734.232.418

europedirect@provincia.fm.it

orario di apertura: da lun a ven 9.00-13.00 e mar-gio 15.00-18.00