Il Consigliere provinciale Di Ruscio interviene sulla questione del fotovoltaico, lamentando un presunto ritardo nell’intervento di modifica della normativa sulla installazione degli impianti fotovoltaici.
Leggendo le affermazioni di Di Ruscio viene il dubbio che il Sindaco di Fermo, forse distratto o troppo preso dai problemi per altro sempre più irrisolti della sua città, non conosca le scelte politiche ed amministrative della Provincia e le ripetute prese di posizione del Presidente Cesetti e della sua maggioranza sull’importanza del tema della produzione di energia da fonti rinnovabili e sulla contestuale tutela dell’ambiente.
Al di là dell’atto di indirizzo n.115 del primo giugno 2010 già emanato dalla Giunta provinciale ai Comuni occorre ora una regolamentazione più attenta alla tutela delle risorse ambientali ricadenti nelle zone agricole che porti alla modifica del vigente PTC.
La discussione è già iniziata da tempo su una proposta avanzata da alcuni mesi dall’Italia dei Valori e sulla quale la Commissione consiliare ha lavorato, in attesa del Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico approvato il 10 settembre 2010.
Pertanto solo ora la Provincia può legittimamente emanare indirizzi e modifiche al Piano Territoriale di Coordinamento, ipotizzando l’installazione di impianti e reti tecnologiche e similari a terra di modesta estensione, da posizionarsi soltanto su aree libere da vincoli e che non producono impatti significativi sull’ambiente e sul patrimonio culturale, e che siano in linea con la legge nazionale e regionale.
Già giovedì, nella riunione del Consiglio provinciale, si potrebbe giungere ad una deliberazione in merito alla questione, condivisa in sede tecnico-amministrativa ma soprattutto legittima, nel procedimento, ed inappellabile.
Troppo tardi? Anche qui il Consigliere Di Ruscio sembra un po’ troppo distratto, perché dovrebbe sapere che, proprio di questi giorni, dopo l’emanazione dello specifico Decreto ministeriale del 10 settembre 2010, il Consiglio Regionale delle Marche ha approvato, con Delibera n.13 del 30 settembre 2010, la "individuazione delle aree non idonee per l'istallazione di impianti fotovoltaici a terra".
L'atto regionale è stato votato compattamente dalla sola maggioranza, mentre si è invece astenuta la minoranza alla quale si ha motivo di credere faccia ancora riferimento il Consigliere provinciale Di Ruscio che, solo in questa occasione, vorrebbe, distrattamente, dare lezioni di politica ambientale ed energetica.
Il Presidente Cesetti e la sua maggioranza hanno ritenuto di attendere questa decisione regionale - che per altro era prevista in tempi brevi, essendone ormai matura la discussione - al fine di evitare possibili ricorsi amministrativi da parte delle Aziende operanti nel settore ed aprire interminabili, dilanianti e costosi contenziosi i cui oneri ricadrebbero sui cittadini del nostro territorio.
Si vuole far notare, infatti, al Consigliere Di Ruscio che la Corte Costituzionale, già in data 6 maggio 2010 con la sentenza n.168, aveva sancito come sia “precluso anche alle Regioni procedere ad un’autonoma individuazione dei criteri generali o delle aree e siti non idonei alla localizzazione degli impianti”, senza che prima si fosse pronunciata la Conferenza Stato Regioni (proprio con lo specifico Decreto del 10 settembre 2010 precedentemente citato), censurando come "illegittimo" ogni atto di limitazione o modifica della legge nazionale.
La litigiosità e l’approssimazione che da 10 anni regnano nella città di Fermo non appartengono a questa Provincia, che opera con efficacia ed efficienza amministrativa nel rispetto dell’ambiente, un corredo indissolubile della sua etica politica.