Nell’incontro tenutosi ieri in Ancona con il Ministro Delrio è intervenuto il Presidente della Provincia di Fermo, anche a nome degli altri Presidenti delle Province marchigiane, in qualità di Vice Presidente dell’Upi Marche.

            Cesetti ha ribadito la netta contrarietà alla abolizione delle Province in quanto Enti assolutamente necessari per garantire al sistema Paese, organizzato su base provinciale, i servizi essenziali, quali: viabilità, edilizia scolastica, trasporti, ambiente, genio civile, politiche del lavoro, formazione professionale, ecc.

            Nel contempo, ha evidenziato come dalla abolizione delle stesse non ne deriverebbe alcun risparmio per la spesa pubblica che, invece, si potrebbe conseguire in modo assai consistente con l’immediata abolizione dei cosiddetti Enti intermedi, non previsti in Costituzione, e l’immediato passaggio delle loro competenze alle Province.

            Ha sostenuto il Presidente Cesetti che ogni ipotesi di riforma delle Province debba essere esaminata all’interno del più ampio disegno di riforma di tutta l’architettura istituzionale del Paese a partire dall’eliminazione del Bicameralismo, dalla riduzione del numero dei Parlamentari e da un ripensamento del numero, delle dimensioni e delle stesse competenze delle Regioni, mentre la scelta di una “corsia separata” per le Province assume più il sapore di uno “spot” che  di una reale volontà riformatrice.

            Cesetti, dopo aver ricordato la pessima figura fatta dal precedente Governo sulla questione Province, in quanto sonoramente bocciato dalla Corte Costituzionale con la recente sentenza, ha invitato il Ministro Delrio a non esporre anche questo Governo alla medesima figuraccia e, quindi, consentire anche per le Province libere elezioni.

            Infatti – ha sottolineato il Presidente – il Disegno di Legge Delrio, che vorrebbe di fatto anticipare gli effetti della riforma Costituzionale trasformando le attuali Province in Enti di secondo grado impedendo democratiche elezioni, come avvenuto per la stessa Provincia di Ancona e  altre 32 in Italia, è incostituzionale ab origine e non ha precedenti nella storia della Repubblica.

            Il Ministro, nella sua replica, dopo aver concordato con il Presidente Cesetti sul fatto che il Paese ha bisogno di ripensare tutta la sua architettura istituzionale e che è necessaria l’abolizione degli Enti intermedi, ha confermato la volontà del Governo di insistere nei suoi propositi per quanto riguarda le Province “glissando” su tutti i rilievi di merito e di carattere costituzionale posti dal Presidente.

            Ovviamente, dall’intervento del Ministro non ci si aspettava niente di diverso – commenta Cesetti – ma da subito sarà necessaria una grande mobilitazione politico-istituzionale a livello locale, regionale e nazionale a difesa non soltanto della Istituzione Provincia, ma delle stesse regole Costituzionali ed in definitiva della democrazia perché la reiterata e persistente determinazione ad impedire libere elezioni non ha precedenti nella storia repubblicana.

            A tal fine il Presidente Cesetti ha già richiesto una convocazione della Conferenza dei Capigruppo della Provincia di Fermo e dell’Ufficio di Presidenza dell’Upi Marche.