Esprimiamo la nostra piena soddisfazione per lo svolgimento del Consiglio comunale aperto, del Comune di Fermo, sui temi della sanità; per la consapevolezza unitaria e la determinazione, emersa nel dibattito, a battersi per tutelare il diritto dei cittadini del Fermano alla qualità dell’assistenza sanitaria e la dignità di un territorio; per il voto unanime che ha accolto un documento responsabile, concreto, ma anche deciso.

Il Fermano non si chiude né in una passiva rassegnazione, né in una pura difesa dell’esistente; al contrario, pone obiettivi realistici, sui quali chiama i propri rappresentanti alla Regione Marche ad un impegno coerente.

Siamo anche grati al Consiglio comunale di Fermo di aver voluto recepire, nel testo del documento, la forte sollecitazione, da noi posta - e che fa seguito ad una lettera, che alleghiamo, inviata alla Regione ed al Comune di Fermo - affinché si proceda immediatamente alla firma dell’Accordo di Programma per il nuovo Ospedale a Campiglione, per il quale i tempi sono più che maturi, le decisioni prese, i progetti presentati da tempo. La firma di questo Accordo costituisce un passaggio decisivo e definitivo di chiarezza. Il nuovo Ospedale, infatti, non rappresenta, certo, la soluzione di tutti i problemi della sanità fermana, ma, sicuramente, ne determina un miglioramento qualitativo e favorisce il processo di riconversione di altre strutture ospedaliere.

E’ importante, inoltre, che la città capoluogo abbia recepito la rilevanza del potenziamento dell’Ospedale di Amandola e di una sua forte integrazione con Fermo, nonché l’immediata attivazione di quella RSA; è questo il segno di una visione unitaria della provincia e dei suoi cittadini, così come la consapevolezza che la disponibilità di altre realtà a riconvertire le strutture, non può coincidere con una spoliazione di servizi ed assistenza.

Altrettanto significativo è che sia emersa - e sia stata recepita anche da alcuni rappresentanti regionali - la necessità di mettere in discussione almeno gli aspetti più regressivi della delibera regionale sui Livelli di assistenza, raccogliendo le critiche e l’allarme del movimento di associazioni ed enti locali che guida la campagna “Trasparenza e diritti”, cui la Provincia di Fermo ha aderito da tempo, evitando che, nel XXI secolo, sul tema della disabilità grave, della malattia mentale e degli anziani si torni indietro di decenni, alla logica degli “Istituti”, rilanciando, invece, un’idea inclusiva, umana e comunitaria del tema delle fragilità.

L’avvenuta approvazione del Piano non deve impedire possibili e dovute riconsiderazioni; occorre ora, dunque, tenere alta l’attenzione sul tema delle reti ospedaliere e sugli obiettivi posti nel documento, ma con la consapevolezza che sulle questioni della salute, così come su quella del rifiuto di impianti nocivi e su quello della autonomia nel governo del proprio territorio, il Fermano non si farà dividere.

Si allega lettera del 26.07.2013.

La Giunta Provinciale di Fermo