Pubblichiamo la lettera del Dirigente Giovanni Della Casa in risposta alle dichiarazioni del Responsabile territoriale della CISL FP Giorgio Cipollini sulla somministrazione di lavoro interinale.

 

Caro Cipollini,

pensavo che i chiarimenti forniti dal Presidente Cesetti, con nota prot. 27063 del 16.07.25013 in risposta alla tua contestazione del 09.07 u.s., fossero sufficienti a chiudere la vicenda in oggetto.

Poiché con nota del 19.07.2013 torni alla carica, chiamandomi in causa personalmente come Rappresentante della Provincia che ha adottato la determinazione n. 136 del 04.07.2013, rimango allibito e stigmatizzo le informazioni palesemente non veritiere che utilizzi e che mi addebiti.

Nella fattispecie:

1. non è vero che la determina a contrarre n. 136 del 04.07.2013 “viola spudoratamente le norme contrattuali” poiché in relazione alla somministrazione delle n. 02 unità di categoria B non si parla affatto, come tu sostieni, di “diploma di scuola media superiore” ma semplicemente di diploma secondo la vigente normativa;

2. nonostante i chiarimenti forniti, su questo punto, nella nota del Presidente, nella Tua comunicazione del 19.07.2013 reiteri l’addebito in questione definendolo un “macroscopico errore il quale di per sé comporta uno sfruttamento dei lavoratori”;

3. dichiari falsamente che la mia successiva determinazione n. 142 del 11.07.2013 non faccia riferimento al precedente atto n. 136 del 04.07.2013 che, invece, ne costituisce l’incipit e, di conseguenza, consideri arbitrariamente la stessa determinazione n. 142 una correzione di tiro da parte del sottoscritto senza dichiarare il precedente errore;

4. nella realtà delle cose e delle intenzioni sia nella determinazione a contrarre n. 136 che nella successiva determina di aggiudicazione della gara dell’11.07.2013 e, cosa ancor più importante, nell’atto di rilevanza esterna costituito dalla richiesta ufficiale indirizzata all’Agenzia vincitrice in data 15.07.2013 ns prot. 26679, a ciascuna categoria contrattuale richiesta è correttamente abbinato il titolo di studio minimo di accesso specificatamente previsto dalla normativa.

La necessità di ricorrere alla somministrazione di lavoro temporaneo per un periodo di tempo determinato e limitata a n. 05 unità era stata pianificata per rispondere ad esigenze temporanee ed eccezionali connesse:

a) da un lato all’accelerazione degli adempimenti contabili-amministrativi di fine periodo del FSE, formalmente imposta dalla stessa Regione Marche pena la decurtazione delle risorse finanziarie assegnate,

b) dall’altro dal costante ed eccezionale aumento dell’utenza allo sportello (disoccupati –licenziamenti – cassa integrati) connesso alla recrudescenza della crisi del mercato del lavoro,

anche in considerazione della circostanza che l’organico del mio Settore nel suo complesso è stato interessato, proprio in queste ultime settimane da n. 02 nuove maternità che di fatto lo indeboliscono ulteriormente.

Tenuto conto delle Tue reiterate accuse e della risonanza che ciò ha determinato sulla stampa locale del disorientamento che ha creato, cui ho dovuto rendere conto in diverse circostanze in questi ultimi giorni, mi riservo di intraprendere nelle prossime ore le più idonee azioni a tutela sia della mia irreprensibile immagine professionale che delle conseguenze che tale situazione di empasse ha determinato e determinerà sul raggiungimento degli obiettivi amministrativi che mi sono stati affidati dall’Amministrazione.

Cordiali Saluti

Il Dirigente

Dott. Giovanni Della Casa