“Ciak sul fermano”, presentato nel corso di una conferenza stampa presso la sede della Provincia di Fermo, è il primo festival di “film corto” che si terrà ad Altidona e Pedaso il 12, 13 e 14 luglio. La manifestazione si svolgerà nei suddetti giorni dalle ore 21.30 alle ore 23.

Le serate del 12 e 14 luglio si terranno presso il centro storico di Altidona, mentre la serata del 13 luglio verrà svolta presso il Porticciolo di Pedaso.

L’evento prevede la proiezione di una trilogia sulla diversità del regista Max Nardari, composta da tre cortometraggi pluripremiati della durata di 22 minuti:

- “Lui e l’altro” con Alessandro Borghi, Ivan Bacchi, Giorgia Wurth;

- “Lei e l’altra” con Michela Andreozzi, Claudia Zanella, Elisabetta Ferracini e Giancarlo Magalli;

- “Noi e gli altri” con Fioretta Mari, Denny Mendez, Caterina Misosi, Josafat Vagni.

Seguirà alla proiezione dei cortometraggi un dibattito centrato sulle tematiche relative alle diversità sociali quali l’omofobia, l’immigrazione e l’importanza della formazione, affinché il merito sia base dell’attività lavorativa. Ogni serata vedrà la presenza del regista, degli attori e di testimonianze dirette.

Il primo corto, “Lui e l’altro”, tratta la delicata tematica dell'omofobia e vede la contrapposizione tra un gay ed un etero omofobo; il secondo, “Lei e l’altra”, quello della precarietà del lavoro e delle raccomandazioni politiche; mentre il terzo, “Noi e gli altri”, quello dell’integrazione sociale. 

L’evento è stato ideato ed organizzato dall’Associazione Il Grillo Parlante di Altidona, da sempre attenta ed impegnata nel sociale.

Il progetto intende promuovere l’importanza delle diversità presenti nel territorio come arricchimento dello stesso.

Le collaborazioni attivate in questa iniziativa - Comune di Altidona, Comune di Pedaso, Pro Loco di Altidona, Pro Loco Pedaso, Provincia di Fermo, Regione Marche, Fondazione Marche Cinema Associazione Altidona Belvedere, Regala un sorriso ai bambini - potranno rappresentare un progetto pilota che accolga in questa l’espressione cinematografica del regista Nardari, particolarmente attento alle socialità così dette “diverse”.

(fonte: Il Grillo Parlante)