Pubblichiamo la lettera inviata dal Presidente Fabrizio Cesetti al Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, in merito alla situazione del Tribunale di Fermo.

 

Signor Ministro,

Le scrivo in merito alla situazione del Tribunale di Fermo, il quale si trova ad operare in un difficile contesto - di cui Ella è già a conoscenza da una mia precedente missiva dell’8 marzo 2012, quando rivestiva la carica di Ministro dell’Interno - che vede una preoccupante ed ormai conclamata penetrazione delle organizzazioni criminali.

Il Fermano è, infatti, un’area che, pur rimanendo relativamente ricca rispetto ad altre realtà del paese, attraversa una profonda crisi economica ed occupazionale nei settori tradizionali - calzatura e agricoltura - e che, solitamente tranquilla, non ha mai dovuto confrontarsi con fenomeni di questa natura. Si tratta di episodi inquietanti e ripetuti lungo la costa (incendi di stabilimenti balneari e ristoranti, di un cinema; intimidazioni e richieste di estorsione ad esercizi commerciali).

Come rilevai allora, unitamente ad una presenza massiccia di prostituzione e diffusione di sostanze stupefacenti, erano, appunto, segnali non occasionali di infiltrazioni della criminalità organizzata nel nostro territorio.

Questi allarmi trovano oggi un esplicito riscontro anche nelle affermazioni del Prefetto di Fermo e dei rappresentanti delle forze dell’ordine, secondo quanto emerge dal recente incontro del coordinamento interforze della Prefettura.

Proprio da questa riunione emerge, con estrema chiarezza, che il complessivo lavoro di indagine e repressione nei confronti del crimine organizzato è reso più difficile, oltre che dalla tuttora mancata istituzione della Questura di Fermo, dalla presenza di soli due Sostituti Procuratori presso il nostro Tribunale che, invece, solo pochi anni fa, quando poteva contare su un organico più consistente, era considerato tra i più efficienti d’Italia.

Sono, dunque, a chiedere un Suo intervento al fine di rafforzare la dotazione organica della Magistratura fermana e, in accordo col Ministro dell’Interno - al quale ho rivolto specifica richiesta - di far sì che il Governo istituisca, quanto prima, a Fermo, la sede autonoma della Questura.

E’ evidente che non si tratta, neanche lontanamente, di una rivendicazione localistica, ma di una richiesta fondata su precise esigenze di presidio di un territorio con antiche radici democratiche, civili e di laboriosa intraprendenza, che va difeso dall’aggressione, ormai palese, di poteri criminali.

Tale difesa è, tra l’altro, parte integrante dell’impegno comune delle diverse Istituzioni della Repubblica per fare fronte alla difficile situazione economica, morale ed istituzionale che il nostro Paese sta attraversando; garantire tutti gli strumenti - a cominciare dal rafforzamento della Magistratura - per tutelare il territorio del più importante distretto calzaturiero d’Europa, non ha solo un rilievo - certo non secondario - di difesa della legalità democratica, ma anche di salvaguardia di un tessuto economico e sociale strategico sia negli equilibri dell’intera Regione Marche che sul piano della competizione internazionale.

Sono fiducioso, Signor Ministro, nella Sua attenta sensibilità e mi metto a disposizione per ogni eventuale, ulteriore informazione e confronto anche con i Suoi collaboratori.

La ringrazio per l’attenzione e colgo l’occasione per rivolgerLe i migliori auguri di buon lavoro.

I più distinti saluti.

Il Presidente

Fabrizio Cesetti