Il Consiglio Provinciale di Fermo ha recentemente approvato un Ordine del Giorno sulle azioni a sostegno dell’affido familiare, proposto dai Consiglieri Renzo Franchellucci (Partito Democratico) e Giovannino Ercoli (Il Centro del Fermano).
“Anche nel nostro territorio - ha ribadito nel suo intervento in aula Franchellucci - esistono fenomeni di infanzia ed adolescenza negata, violata e privata talvolta dei diritti fondamentali. Realtà purtroppo in numero superiore a quanto si possa pensare. Ci sono persone che credono nella famiglia come valore aperto e sono pronte a farsi carico delle necessità sociali. Queste famiglie non riescono a sentirsi estranee alla sofferenza di questi bambini e, lavorando nell’ombra, scelgono di aprire il cuore, la mente e la propria casa per offrire accoglienza fino a quando la situazione non viene risolta ed i problemi rimossi.
Chi fa affido sa di scegliere, per se e per i propri figli naturali, una strada difficile, piena di insidie, faticosa, tutta in salita, ma anche un’esperienza umanamente molto arricchente, basata sulla consapevolezza che alla fine si dovrà esprimere una totale gratuità affettiva, facendo un passo indietro, dissolvendosi serenamente dalla vita del minore e senza trattenere nulla dell'amore dato e ricevuto se non il ricordo meraviglioso dei quei sorrisi ritrovati e l’intima gioia di aver accompagnato un bambino alla riconquista del proprio futuro.
Il senso di questa delibera si racchiude in una domanda: è giusto che le Istituzioni siano più vicine a queste famiglie alleggerendo, per ciò che possono, la fatica dell'affido dimostrando nei fatti che c'è un intera comunità pronta a farsi carico dell'infanzia in difficoltà?”.
Un interrogativo che ha trovato una risposta concreta nell’impegno deliberato dall’Assise provinciale, comprendente anche l’avvio di un coordinamento territoriale e la promozione di azioni di sensibilizzazione.
“Insieme al Consigliere Ercoli, ringrazio la Dott.ssa Marinangeli e la Dott.ssa Voltattorni per il lavoro di sintesi e l'Assessore Gaetano Massucci che ha voluto conoscere da vicino questa realtà incontrando, anche di domenica, le famiglie affidatarie. La riforma nazionale dell'assistenza ha modificato in modo significativo il ruolo e le funzioni esercitate dalle Province nel campo delle politiche sociali. Con la legge 328/2000 esse perdono le tradizionali funzioni gestionali, ma concorrono all'attività di programmazione delle politiche sociali. La nuova Provincia deve assumere pertanto un ruolo strategico di "cerniera" e di indirizzo tra i diversi attori locali e di intermediazione, sostegno, supporto tecnico-amministrativo a favore degli enti locali piccoli e piccolissimi, oltre che del privato sociale, nei confronti dei livelli regionale, nazionale ed europeo. Ed approvando il nostro Ordine del Giorno la Provincia di Fermo, la prima ad affrontare concretamente il tema, diventa un modello di riferimento nazionale, che saprà farsi conoscere ed apprezzare anche grazie al contributo del Presidente Cesetti in seno all’UPI nazionale”.