Come Presidente della Provincia di Fermo, non posso non prendere brevemente la parola per sottolineare che per la nostra comunità oggi è un giorno di dolore e di rabbia.
Il vile e criminale attentato terroristico che ha portato alla morte di 6 militari italiani impegnati nella missione in Afghanistan e ha provocato decine di feriti è un attacco non solo all'Italia e alla popolazione Afghana ma alla comunità mondiale ed alla civiltà tutta.
Non esistono ragioni politiche e morali che possano far comprendere una simile barbarie.
Indipendentemente dal legittimo giudizio politico che ciascuna forza possa poi esprimere sulle missioni militari all’estero, tutti noi, l’Istituzione Provincia di Fermo, la comunità che rappresentiamo, il popolo italiano, respingono unitamente e con sdegno profondo questa violenza cieca che non può produrre nessun risultato se non dolore e sofferenza all’Italia e allo stesso popolo Afghano.
Onoriamo tutti insieme la memoria dei militari e dei civili caduti oggi a Kabul, ricordando anche con animo commosso le tante vittime del terrorismo e della guerra, da Nassyria alla tragica mattinata di oggi e ci stringiamo di nuovo, tutti insieme alle famiglie delle vittime militari e civili.
Sono convinto che le ragioni della pace e del dialogo saranno più forti di ogni logica di violenza e distruzione.
La forza della democrazia italiana e dell’Europa, farà si che qualunque decisione circa la permanenza o il ritiro delle truppe italiane in Afghanistan non avvenga sotto la minaccia ed il ricatto del terrorismo.
Il Presidente del Consiglio Provinciale Luigi Marconi ricorda le vittime dell'attentato di Kabul
In questa occasione, mi auguravo di poterVi salutare con ben altre parole.
Purtroppo le tragiche notizie giunte da Kabul impongono che l’apertura di questa sede assuma toni decisamente diversi.
Come noto, infatti, l’Italia ha subito la perdita di sei paracadutisti del reggimento Folgore oltre il ferimento di quattro militari, a seguito di un attentato Kamikaze al contingente presente in quella zona, evento che ha causato l’uccisione ed il ferimento di civili e militari appartenenti alla stessa popolazione afgana.
Questo Consiglio esprime il più profondo dolore e cordoglio nei confronti sia dei caduti che dei familiari delle vittime e si associa alle parole espresse dal Presidente del Senato Renato Schifani, nella funzione di Presidente della Repubblica, quando afferma che: "Il sacrificio di questi eroi costituisce un ulteriore doloroso contributo che i nostri militari, con grande coraggio e professionalità, continuano a dare per difendere la democrazia, la pace e la sicurezza internazionale!".
Auguriamo una rapida guarigione ai militari ed ai civili feriti nel tragico agguato, così come auspico che questo e ogni altro conflitto in corso nel mondo, possa lasciare spazio, quanto prima, ad una reale prospettiva di pace.
Propongo di osservare un minuto di silenzio.