Il volontariato diventa un passaporto per il lavoro. E’ questa la recente proposta della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo in merito all’approvazione di una relazione sul riconoscimento e la promozione di attività di volontariato nell’Unione Europea.

Secondo quando sostenuto nel rapporto, il volontariato, oltre all’innegabile valore sociale e umano di cui si fa portavoce, rappresenta sicuramente un modo per promuovere attivamente le potenzialità dei soggetti coinvolti, perché crea e mantiene, anche se in modo indiretto, un contatto con il mondo del lavoro e rappresenta quindi uno strumento utile sia da un punto di vista personale che professionale.

La proposta prevede nel concreto la creazione di un portale europeo delle competenze all’interno del quale includere un capitolo dedicato specificamente al volontariato transnazionale. In parole semplice, le esperienze di volontariato possono essere riportate per fornire ulteriori elementi sul profilo attitudinale e caratteriale del potenziale candidato in cerca di lavoro.

Nella relazione, il comitato appoggia il piano della Commissione europea di creare un “passaporto europeo delle competenze” su Europass (on-line CV), un nuovo modello per garantire il riconoscimento transfrontaliero delle qualifiche professionali conseguite anche attraverso il volontariato. L’Europa, infatti, ha circa 100 milioni di volontari, il cui lavoro contribuisce alla produzione del 5% del suo PIL. Il volontariato è un vettore importante di integrazione sociale, che dovrebbe essere sostenuto e sviluppato, dicono i deputati.

La proposta nasce dal mancato riconoscimento legale del volontariato sia al livello nazionale sia internazionale e la Commissione invita gli Stati membri UE a formulare strategie in grado di facilitarne o potenziarne il riconoscimento.

Poiché il volontariato è considerato una fonte importante di apprendimento informale, giovani, adulti e in generale persone appartenenti a gruppi svantaggiati, potrebbero infatti utilizzare le competenze acquisite per cercare un lavoro, ottenere l’accesso alla formazione formale o convalidare alcuni corsi universitari.

Nella relazione si sottolinea anche che il volontariato è un catalizzatore per l’integrazione sociale, in particolare dei giovani, migranti, o persone con bisogni speciali e rappresenta quindi uno strumento importante di cambiamento sociale nella vita democratica di un paese, da tutelare e valorizzare. Per questo motivo, le autorità nazionali e regionali sono invitate a fornire sia un finanziamento stabile, tramite incentivi finanziari, a favore delle associazioni coinvolte in attività di volontariato transfrontaliere sia un sostegno didattico e monetario per giovani volontari provenienti da ambienti svantaggiati.

Un portale europeo, centralizzato a livello europeo, infine, dovrebbe essere creato per aiutare a migliorare l’informazione, la cooperazione e lo scambio di buone pratiche tra le organizzazioni attive nel settore volontariato.

INFO:

Europe Direct “Fermo Marche Sud” - Provincia di Fermo

Viale Trento 196, 63900 Fermo

tel. 0734.232412 - 413

fax 0734.232418

email: europedirect@provincia.fm.it

orario di apertura: da lun a ven 9.00-13.00 e mar-gio 15.00-18.00