Ricostruendo le cronache degli ultimi giorni, si ha l’impressione che la Provincia sia rimasta totalmente immobile di fronte alla problematica dell’erosione della sponda destra del fiume Tenna, in località Lido Tre Archi di Fermo.

Ciò, ovviamente, non corrisponde a verità. Al contrario, ripercorrendo la cronistoria dei fatti, il Genio Civile della Provincia di Fermo si è sempre comportato in maniera attenta e virtuosa, consapevole della gravità della situazione e delle istanze della cittadinanza.

Ecco perché ritengo opportuno chiarire, ancora una volta, il lavoro svolto dai nostri uffici.

La Regione Marche, con lettera pervenuta il 22 gennaio 2013, concede il finanziamento di 50.000 euro per l’intervento sul Tenna a salvaguardia della pista ciclabile del Comune di Fermo.

Nella decreto dell’Autorità di Bacino, relativo al finanziamento, si indica la procedura di attuazione da seguire:

1) in una prima fase la Provincia deve predisporre una prima ipotesi di lavoro, che dovrà essere approvata dalla stessa Autorità di Bacino;

2) successivamente la Provincia deve predisporre il progetto definitivo delle opere, che analogamente dovrà essere approvata dall’Autorità.

Ciò premesso, il Genio Civile l’8 febbraio 2013, circa 16 giorni dopo la notizia della concessione del finanziamento, trasmette l’ipotesi di lavoro all’Autorità di Bacino.

Il 28 febbraio, 20 giorni dopo, l’Autorità approva l’ipotesi di lavoro.

Lo stesso 28 febbraio il Genio Civile trasmette all’Autorità il progetto definitivo, che era stato predisposto comunque nelle more della precedente approvazione, allo scopo di realizzare le opere al più presto.

Dopo 22 giorni, il 22 marzo l’Autorità richiede al Genio Civile chiarimenti sul progetto.

Dopo 6 giorni, il 28 marzo, il Genio Civile fornisce all’Autorità i chiarimenti richiesti.

L’Autorità approva il progetto il 30 aprile, quindi 33 giorni dopo.

Il Genio Civile, tre giorni dopo, affida i lavori con determina del 3 maggio 2013.

Da quel momento, a causa dell’elevato livello dell’acqua nel Tenna, non è possibile iniziare i lavori, in quanto le deviazioni del fiume sarebbero troppo impegnative ed onerose e limiterebbero la lunghezza del tratto di sponda da proteggere.

Quindi tirando le somme, prescindendo dalla problematica del livello delle acque del fiume, non imputabile ad alcuno, da quando si è avuta notizia del finanziamento, il Genio Civile in 25 giorni ha predisposto l’ipotesi di progetto, il progetto definitivo, ha fornito all’Autorità di Bacino i chiarimenti richiesti ed ha appaltato i lavori.

L’Autorità di Bacino ha impiegato 75 giorni per approvare l’ipotesi di lavoro ed il progetto definitivo, quindi tre volte di più.

Per inciso, la pista ciclabile del Comune di Fermo, che è opportuno salvaguardare, non è mai stata autorizzata dal Genio Civile.

Faccio osservare che se fosse stato possibile attuare uno dei tanto deprecati interventi di “somma urgenza”, i lavori sarebbe stati completati e la pista salvata entro la fine di febbraio 2013, quindi almeno tre mesi fa, ma è fin troppo facile immaginare cosa sarebbe accaduto e quali polemiche si sarebbero sollevate se l’avessimo fatto.

Tutte le date, naturalmente, sono tratte da documenti ufficiali ed è tutto controllabile.

L’accusa di inerzia alla Provincia di Fermo, perciò, oltre che strumentale è totalmente priva di fondamento.

L’Assessore al Genio Civile

Adolfo Marinangeli