Nella Conferenza dei Servizi tenutasi presso il Comune di Fermo, il Presidente della Provincia Fabrizio Cesetti ha ribadito le motivazioni della propria contrarietà, come già evidenziato nella nota inviata alla stampa lo scorso 2 luglio.
All’esito dell’incontro, caratterizzato da una costruttiva discussione, il Presidente e l’Assessore all’Urbanistica Renzo Offidani hanno ribadito che verrà acquisito il parere definitivo dei Sindaci dei Comuni interessati, vale a dire Sant’Elpidio a Mare, Porto Sant’Elpidio, Monte Urano, Porto San Giorgio e Fermo. E’ stata inoltre avanzata l’ipotesi di coinvolgere il territorio attraverso assemblee pubbliche.
“Entro il 15 ottobre – ha rimarcato Cesetti – chiederò la convocazione del Consiglio Provinciale per affrontare anche in tale sede l’argomento ed, all’esito, giungere ad una decisione definitiva ed il più possibile condivisa. La mia non è una posizione pregiudiziale o ideologica. Ritengo che le ragioni del ‘no’ siano più che motivate ed in quanto tali possano essere confrontate con le ragioni del ‘sì’, pur esse rispettabili, e per fare questo percorso serve un’ampia discussione che coinvolga tutti i soggetti istituzionali interessati e gli stessi cittadini, nella consapevolezza che l’ipotizzato intervento andrà ad incidere su quella che è l’idea dello sviluppo futuro di questo territorio”.
“Dobbiamo immaginare - ha proseguito il Presidente - una città di circa 100.000 abitanti, dove gli stessi Comuni sono di fatto dei quartieri. E l’area di San Marco alle Paludi è un polmone verde all’interno di questa città-territorio. Per certi versi si tratta di un intervento epocale, che condizionerà il futuro non solo dell’area interessata ed allora ritengo giusto ed opportuno che ci sia un dibattito approfondito e che, alla fine, ognuno arrivi ad assumersi le proprie responsabilità.
Ovviamente, questa città-territorio non può pensare solo a se stessa, ma deve avere la capacità di guardare al territorio circostante, di tutta la provincia ed anche oltre, sia in termini di viabilità ed infrastrutture, sia in termini di tutela dell’ambiente e di possibili ricadute nel comparto turistico”.