Europeans’ Engagement in Participatory Democracy è il titolo del nuovo rapporto 2013 stilato da Eurobarometro e volto ad analizzare l’intervento attivo degli Europei, e dei giovani cittadini UE, al processo democratico.

Proprio nell’anno dedicato alla cittadinanza europea, la relazione prende in esame l'entità della partecipazione degli europei al processo democratico a livello locale, regionale, nazionale e comunitario, nonché l'efficacia delle organizzazioni non governative nel promuovere la cittadinanza attiva e la partecipazione dei giovani.

Se l’identità europea è sicuramente forte nelle nuove generazioni, anche italiane, si legge nel rapporto, l’ancora scarsa mobilità sociale, il senso di marginalità ed esclusione dalla vita politica e la percezione di un futuro sempre più instabile, influiscono però negativamente sulla percezione di fiducia dei giovani italiani nei confronti delle più importanti istituzioni della democrazia rappresentativa.

Pur crescendo il numero dei giovani che fanno volontariato, l’interesse delle nuove generazioni verso esperienze d’interculturalità, la partecipazione attiva alla vita sociale del paese, anche a fronte di manifestazioni di interesse, i ragazzi di età compresa fra 15 e 24 anni, ma anche giovani-adulti fra 25 e 34 anni, non si sentono incoraggiati a promuovere il loro spirito d’iniziativa, d’imprenditorialità, di creatività e attivismo, in Europa e soprattutto, in Italia.

Tra i giovanissimi, la disaffezione, in modo particolare verso la politica nazionale ed internazionale, ha raggiunto livelli allarmanti. Nel bel Paese, almeno 5 giovani su 10 nelle ultime elezioni hanno dichiarato di preferire l’astensionismo, mentre l'affluenza alle elezioni europee è diminuita di quasi 19 punti percentuali nel corso di 30 anni, passando al 61,99% del 1979 al 43% del 2009.

Perché la partecipazione dei giovani cittadini sia valida, è indispensabile allora la presenza di una società civile forte e consapevole. Ecco perché le istituzioni e le organizzazioni europee responsabili delle politiche giovanili continuano a sottolineare l’importanza di una promozione della cittadinanza attiva, di un inclusione sociale e di un contributo allo sviluppo della democrazia da parte delle nuove generazioni.

Nel quadro dell’impegno assunto e della sensibilità dimostrata sul tema delle politiche, in occasione della sesta edizione della Settimana europea della gioventù 2013 e in vista delle prossime elezioni del Parlamento europeo previste per il 2014, la Commissione Europea ha stilato una serie di direttive volte a lasciare maggiore spazio ai giovani e alle loro organizzazioni di partecipare allo sviluppo della società e dell'UE

Tra i punti da realizzare, la promozione della cittadinanza attiva dei giovani, lo sviluppo della solidarietà tra le nuove generazioni, il miglioramento della qualità dei sistemi di appoggio delle attività dei giovani, il sostegno al settore della gioventù nelle iniziative di cooperazione europea fino all’indispensabile incremento della partecipazione politica e democratica giovanile tanto al livello locale quanto a livello sovranazionale.

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