Dopo la grande partecipazione in occasione della sua apertura ufficiale, l’Aula Didattica Multimediale “Casa della Memoria” di Servigliano ospita martedì 30 aprile un importante evento musicale in occasione dell’International Jazz Day, organizzato e patrocinato dall’Unesco.

A partire dalle ore 21, è in programma un concerto ad ingresso libero del Welcome to the Django Quartet dedicato alla diaspora di Rom e Sinti, realizzato dalla Provincia di Fermo in collaborazione con TAM Tutta un’Altra Musica, la rete regionale Marche Jazz Network, il Comune di Servigliano, la Regione Marche, l'Associazione "Casa della Memoria" e l'Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione - Fermo.

Si tratta di un omaggio a Django Reinhardt, capofila di un genere - il Manouche - caratterizzato da calore iberico, raffinata dolcezza francese, fuoco balcanico e malinconia della musica klezmer ebraica. Quello dei Welcome to the Django Quartet è un progetto che nasce dalla passione di quattro musicisti che, pur avendo avuto cammini ed esperienze musicali molto diverse tra loro, si sono incontrati artisticamente, trascinati dalla passione per la musica del grande chitarrista e musicista belga.

Sono convinto che partecipando a questa serata in uno spazio straordinario come la Casa della Memoria - dichiara il Direttore artistico di TAM Giambattista Tofoni - il pubblico avrà come la sensazione di ascoltare suoni provenienti dall’adiacente ex campo di concentramento. La musica manouche, infatti, è intrisa della storia di due popoli sterminati dalla follia umana ma capaci di dare forma e sonorità alla proprio cultura, diffondendola in ogni angolo del pianeta. E di tutto questo Django Reinhardt è stato il maggior interprete in assoluto”.

Come Provincia siamo orgogliosi di poter ospitare questo evento - rimarca l’Assessore alla Cultura Giuseppe Buondonno - a distanza di una sola settimana dall’apertura al pubblico del Centro di documentazione sulla storia del campo di concentramento, la Shoah, il razzismo e la resistenza civile di Servigliano. Riteniamo, infatti, che anche attraverso l’arte, in questo caso musicale, sia possibile far conoscere ed apprezzare una parte importante della storia del nostro Continente, oltre che una cultura, quella tzigana, che custodisce caratteristiche tanto uniche quanto suggestive. Voglio ringraziare Giambattista Tofoni e lo staff di TAM per la straordinaria disponibilità e per aver organizzato un bellissimo concerto, nell'ambito di un progetto a cui si sentono profondamente vicini”.