Poste le prime basi per il progetto interprovinciale delle Cucine Tipiche Locali, che vede il coinvolgimento congiunto delle Province di Ascoli Piceno e di Fermo.

Giovedì 17 giugno, presso la cantina sociale Valdaso di Montalto Marche, l’Assessore al Turismo ed Agricoltura della Provincia di Fermo, Guglielmo Massucci, e l’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Ascoli Piceno, Giuseppe Mariani, davanti ad una folta platea di amministratori locali, hanno spiegato le strategie per rilanciare un progetto che necessitava di nuova linfa e di alcune modifiche per radicarsi nel territorio e diventare volano di promozione delle produzioni tipiche locali e delle tradizioni gastronomiche del territorio, attraverso la riscoperta di antichi piatti e l’utilizzo di materie prime di qualità provenienti da coltivazioni ed allevamenti locali. Il tutto in un ottica di destagionalizzazione e di miglioramento dell’accoglienza turistica.

Nella nuova fase, come spiegato all’assemblea anche dal responsabile del progetto, Noris Rocchi, sarà indispensabile la fattiva collaborazione dei Comuni interessati, i quali dovranno organizzarsi in rete al fine di valorizzare le proprie peculiarità enogastromiche, le strutture ricettive e le manifestazioni correlate al sotto circuito di appartenenza. A tal proposito, è stata sottoposta alle parti una bozza di protocollo d’intesa da stipulare tra le due Province ed i Comuni interessati, al fine di arrivare ad una formale, chiara ed univoca determinazione dei ruoli e delle attività da svolgere da parte di ciascun partner coinvolto, nonché per la precisa definizione dei principali aspetti gestionali ed organizzativi. Uno strumento, quindi, necessario per l’avvio concreto delle fasi operative del progetto che sarà preceduto da una fase di studio da parte degli stessi Comuni, che dovranno valutare se aderire ed in quale dei circuiti proposti all’art.2 del citato protocollo (ad esempio delle Erbe, degli Orti, del Tartufo ed altri ancora).

“Con il Circuito delle Cucine Tipiche Locali - ha sottolineato l’Assessore Massucci - si intende rappresentare, attraverso l’uso di ricette, non solo i prodotti della tradizione locale ma, in senso più ampio, l’uso in cucina di prodotti che non hanno l’onore di essere classificati come tipici ma che hanno un ruolo importante nella nostra cultura. Vogliamo, quindi, dare impulso ad un settore produttivo che ha bisogno di sostegno attraverso azioni come questa che possono dare una mano a migliorare la percezione di un territorio salubre e di qualità, e dell’economia che gli gira intorno”.

“La due Province hanno creduto immediatamente in questo progetto - ha concluso l’Assessore Mariani - e si sono messe al lavoro in maniera congiunta, attraverso diversi incontri, per arrivare ad una visione comune necessaria per il territorio. Naturalmente, essenziale sarà il coinvolgimento dei ristoratori i quali dovranno diventare il fulcro di una proposta che si dovrà caratterizzare tutto l’anno, con un menù sempre disponibile e ben riconoscibile, fatto di prodotti locali. Per tale motivo stiamo lavorando ad un disciplinare ed ad una vetrofania da apporre ai locali aderenti”.

Un progetto, quindi, che riunisce le due Province in un'unica proposta che, sicuramente, saprà allettare una folta platea di appassionati o semplici curiosi, locali e non, alla ricerca di piatti e tradizioni locali.