In riferimento alle dichiarazioni del Presidente della Provincia di Ascoli Piceno in merito alla nostra lettera del 21 gennaio scorso, è doveroso precisare che la Provincia di Fermo ha richiesto 8 milioni di euro non a titolo di emolumenti per il personale trasferito, ma per tutte le partite aperte tra le due Amministrazioni, partite dettagliatamente indicate e che trovano preciso riscontro nel bilancio della Provincia di Fermo come crediti nei confronti di Ascoli Piceno.

Per quanto concerne il risarcimento all’impresa di costruzioni Rozzi Costantino & C. Spa, sa bene il Presidente Celani che la transazione firmata tra la Provincia di Ascoli e l’impresa non è mai stata autorizzata dalla Provincia di Fermo e, quindi, non può assolutamente ritenersi per la stessa vincolante. Tra l’altro, vi è un giudizio pendente davanti alla Corte di Appello di Ancona e le obbligazioni della Provincia di Fermo, sulla base degli accordi di separazione tra i due Enti, sono subordinate alla definizione dei contenziosi. E’, comunque, evidente che la Provincia di Fermo valuterà attentamente il contenuto dell’intervenuta transazione, anche sulla base di uno scrupoloso esame degli atti di causa.

La problematica della novazione dei mutui, anche questa sollevata dal Presidente Celani, è soltanto una sfaccettatura del problema complessivo dei rapporti finanziari tra Ascoli e Fermo: è proprio grazie alla mancata novazione ed agli accordi successivi di compensazione, infatti, che la Provincia di Fermo con le proprie disponibilità di cassa è stata in grado di sostituirsi a quella di Ascoli Piceno nel pagamento dei lavori sul territorio, viste le difficoltà lamentate proprio da Ascoli. Voglio precisare, inoltre, che non si è proceduto alla novazione anche perché, fino alla fine del trascorso anno, si ipotizzava ancora un riordino delle Province e la questione a tutt’oggi non è ancora definita. In ogni caso la Provincia di Fermo ha previsto nel proprio Bilancio e ha accantonato le rate dei mutui da rimborsare ad Ascoli, detratte ovviamente le compensazioni debitamente autorizzate dalla stessa Provincia di Ascoli Piceno.

Per quanto riguarda, la convenzione dei servizi - che gli accordi di separazione hanno imposto a Fermo in luogo del trasferimento necessario di personale - è impensabile che la stessa Provincia di Fermo possa pagare per servizi mai resi dalla Provincia di Ascoli Piceno.

Ribadisco, inoltre, che sarà necessario verificare tutti i residui esaminando la situazione nel suo complesso, ivi compreso il credito vantato dalla Provincia di Ascoli Piceno nei confronti del Ministero degli Interni perché siamo certi che, all’esito, il credito della Provincia di Fermo sarà ben superiore agli attuali 8 milioni di euro, già accertati e reiteratamente richiesti.

In ogni caso, ho più volte fatto presente al Presidente Celani che vi è la disponibilità da parte mia ad uno o più incontri per definire ogni questione, in quello spirito di leale collaborazione che credo abbia contraddistinto fino ad oggi i reciproci rapporti, nonostante le difficoltà oggettivamente connesse ad una complessa separazione.

 

Il Presidente della Provincia di Fermo

Fabrizio Cesetti