La lettera inviata dal Presidente Cesetti al Consigliere provinciale Saturnino Di Ruscio, al Presidente del Consiglio Luigi Marconi e a tutti i Consiglieri in merito alla richiesta di convocazione del Consiglio Provinciale in adunanza aperta.

Oggetto: “richiesta convocazione Consiglio Provinciale in adunanza aperta”

Con la presente per comunicare la mia totale disponibilità per la richiesta convocazione del Consiglio Provinciale in adunanza aperta che potrà essere decisa dal Presidente del Consiglio Provinciale d’intesa con i capigruppo.

Mi corre, però, l’obbligo ribadire quanto già da me diramato con il comunicato stampa del 27/05/2010 e cioè che il Presidente del Consiglio On. Berlusconi ha comunicato personalmente al Presidente dell’UPI, durante la seduta dell’Ufficio di Presidenza alla quale ho partecipato come componente, che “non vi è alcun provvedimento all’interno del D.L. varato dal Governo riguardante l’ipotizzata abolizione delle piccole province”.

E non poteva essere diversamente se è vero, come è vero, quanto da me sempre sostenuto in questi anni e cioè che “a Costituzione vigente l’abolizione delle Province non è nella disponibilità unilaterale del Governo e né del Parlamento” (cfr., tra gli altri, combinato disposto art. 5, 114 e 133 Costituzione).

A tale fine esprimo tutta la mia soddisfazione se questa mia antica convinzione è oggi unanimemente condivisa tanto che lo stesso Disegno di Legge Calderoli (atto Camera dei Deputati 3118) all’art. 14 richiama espressamente il percorso delineato dall’art. 133 Costituzione e non poteva essere diversamente.

Da ultimo anche l’Ufficio di Presidenza dell’UPI Nazionale, nella seduta del 27/05/2010, ha ribadito, su mia proposta, con l’approvazione di un OdG, la “incostituzionalità” di qualsiasi provvedimento di soppressione e/o revisione delle circoscrizioni provinciali “rispetto alle procedure di modifica delle circoscrizioni provinciali previste dall’art. 133 comma 1 della Costituzione”.

Di più: il Prof. Alessandro Sterpa dell’Università Sapienza di Roma, sempre in data 27/05/2010, ha prodotto un parere che conferma puntualmente le mie convinzioni.

In definitiva, penso che le Istituzioni di questo territorio e tutti coloro che hanno l’onore e la responsabilità a vario titolo di rappresentarle, debbano convincersi della “forza costituzionale” della Provincia di Fermo.

Se, invece, non perdiamo occasione di mostrarci insicuri credo che a lungo andare danneggeremo la conquistata autonomia.

Ovviamente, non significa che dobbiamo abbassare la guardia, ma lavorare tutti insieme per far diventare ancora più forte e determinata questa nostra Provincia di Fermo che ad oggi – nonostante i profeti di sventura – è già autonoma, operativa e capace di dare risposte concrete ai cittadini di questo territorio. Anche a tal fine sarà necessario pretendere il completamento di tutte le procedure per la definitiva attivazione degli Uffici periferici dello Stato nella Provincia di Fermo ed in particolare l’Istituzione della Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo di Fermo con la conseguente nomina del Prefetto.

Un caloroso saluto ed un ringraziamento per l’impegno di Voi tutti.

 

Il Presidente

On. Avv. Fabrizio Cesetti

 

(nella foto, la riunione del 27 maggio 2010 a Roma presso la sede dell’UPI)