“Sereno Variabile”, il noto programma televisivo condotto da Osvaldo Bevilacqua, andrà in onda sabato 1 maggio dalle ore 17.10, con una puntata dedicata esclusivamente al territorio fermano.
Grande soddisfazione per l’Assessore al Turismo della Provincia di Fermo, Guglielmo Massucci: “la trasmissione sarà sicuramente una vetrina che metterà in mostra le bellezze paesaggistiche, culturali, artistiche ed enogastronomiche della nostra provincia, di grande attrattiva per il turismo”.
Le riprese partiranno dalla città di Fermo, illustrando tra l’altro le antiche cisterne romane, i preziosi libri conservati nella Biblioteca Comunale esposti nella Sala del Mappamondo, per poi spaziare in tutto il territorio fermano, dal mare ai Monti Sibillini, passando attraverso la varietà del paesaggio collinare con le sue offerte e turistiche ed enogastronomiche .
Verrà illustrato anche il distretto industriale calzaturiero e quello del cappello che ci porterà anche a visitare la mostra del Cappellaio Pazzo di Montappone.
Ampio spazio verrà dato anche al paesaggio agricolo ed alle sue produzioni: si parlerà dell’Accademia delle erbe spontanee, un’associazione che organizza corsi per non dimenticare l’uso delle erbe nella nostra tradizione culinaria e al tempo stesso si prefigge lo scopo di preservare l’habitat naturale e il paesaggio. Il tutto nell’ambito di un contesto agrituristico nella zona di Moresco con assaggi della Cucina delle Erbe che fa parte del più ampio progetto del Circuito delle Cucine Tipiche Locali.
Ultima tappa sarà Amandola, nel cuore dei Sibillini, che, oltre alle sue bellezze artistiche e paesaggistiche, le quali comprendono la possibilità di escursioni a cavallo, ci offrirà anche alcune curiosità inaspettate, come la presenza di stranieri che si sono stabiliti nel suo territorio, tra cui due specialisti della carta, prodotta con antiche tecniche, che realizzano originali opere artistiche.
Gran finale con i prodotti caratteristici della zona: formaggi, ricotte e salumi, pasta e il buon pane di una volta, accompagnati dalla coinvolgente allegria del gruppo folklorico “La Cucuma” che continua per passione la tradizione del saltarello con aderenti di tutte le età (la più giovane ha appena compiuto un anno).