Verrà inaugurata domenica 20 novembre a Monte Vidon Corrado, a partire dalle ore 18 presso il Centro Studi Osvaldo Licini la mostra di fumetti “L’Angelo nero” di Mauro Cicarè e Angelo Ferracuti. Nell’occasione gli autori converseranno con Angelo Mastrandrea e Valentino Parlato, giornalisti de il Manifesto. Verrà inoltre presentato in anteprima il libro “Gang band” edito da BD e il Manifesto.

L’Angelo Nero nasce dall’incontro tra due artisti marchigiani, il disegnatore Mauro Cicarè e lo scrittore Angelo Ferracuti, che hanno costruito un personaggio-tema nel tentativo di parlare della condizione esistenziale del popolo migrante in Italia attraverso l’intersezione tra parola e disegno. Migrazione vista anche come cambiamento, trasformazione, mutazione.

Nel primo episodio, uscito nel settembre 2010 in “Alias”, l’inserto culturale del Manifesto, viene presentato il personaggio nel suo nascere, attingendo direttamente e “dal vero” dalla cronaca, caratteristica che gli autori intendono mantenere anche negli altri episodi dove lo stesso entrerà strettamente in contatto e in presa diretta con i fatti quotidiani, pur sviluppando una traccia narrativa indipendente.

Il secondo episodio, Uomo a perdere, ambientato nel mondo della boxe, dove riecheggiano le mitologie di Cassius Clay, ma sono già in programma altri episodi ambientati in zone nevralgiche del paese, dove la presenza di popolazione extracomunitaria incrocia il mondo del lavoro: i cantieri navali di Monfalcone, lavoratori della concia nel vicentino, la zona del tessile a Prato, le campagne del Tavoliere delle Puglie, la Piana del Sele, dove lo sfruttamento dei “nuovi schiavi” e il caporalato da qualche anno a questa parte sono tornati prepotentemente; ma anche i luoghi degli sbarchi come Lampedusa o il Porto di Ancona. E, naturalmente, spaccati di vita metropolitana tra ricerca di cittadinanza, emarginazione, luoghi di culto, quartieri dormitorio e periferie abbandonate: a Tor Sapienza a Roma, nei Cie di Bari e Torino, altri luoghi dell’immaginario come l’Hotel house di Porto Recanati, o quelli di attraversamento delle frontiere. Ma anche storie più private e più intime, che l’Angelo incrocia e racconta, nella più normale e segreta quotidianità di chi cerca una nuova cittadinanza. Storie di adulti e di bambini, di donne e uomini, ma anche storie dei loro paesi che rivivono attraverso la memoria nei traumi del presente.

Lo stile e il ritmo saranno quelli del fumetto popolare, che volutamente si rifà ai Super-Eroi (Superman, I fantastici 4, L’Uomo Ragno) come citazione, pur essendo fortemente italiano, con una grande attenzione ai luoghi e ai loro portati antropologici, anche nei confronti del paesaggio, urbano, rurale o metropolitano, e dei suoi nuovi totem.

Il terzo episodio, La rotonda degli schiavi, sta per uscire sulla nuova rivista Gang Bang edita da Il Manifesto e Edizioni BD, e si potrà trovare sia in libreria che in edicola dal mese di dicembre.

Dal punto di vista formale e del segno, L'Angelo Nero è realizzato in bianco e nero e scala di grigio, per dare alle atmosfere una dimensione “noir” di genere che bene si amalgama coi temi trattati: cronaca nera, “supereroismo quotidiano”, realtà degli immigrati. Finora sono stati realizzati tre episodi per un totale di 44 tavole: gli originali  saranno in mostra al Centro Studi “Osvaldo Licini” di Monte Vidon Corrado dal 20 novembre al 20 dicembre, nell'ambito dell' VIII edizione del Premio Letterario Nazionale “Paolo Volponi”.

Così lo definisce il critico Andrea Voglino: “Un po' Batman, un po' Spawn, un po' Il Corvo, l'Angelo Nero è il super-eroe migrante diversamente vivo che combatte - vincendo – cause già date perse dalla cronaca. Un fumetto più grande della vita, per riuscire a sognare restando con i piedi per terra: la sfida alle leggi della fisica che nell'ambiente dell'editoria indipendente ormai è una way of life.”

L’Angelo Nero, solo dopo un mese dalla prima uscita, ha vinto il “Premio speciale Fumetti in tv” al “Treviso Comic Book festival 2010”.

 

GLI AUTORI

Mauro Cicarè è nato a Macerata nel 1957. E’ disegnatore di fumetti, illustratore e pittore. Ha pubblicato sulle seguenti testate: Frìzzer, Tempi Supplementari, Frigidaire, L’ Eternauta, Il Grifo, Heavy Metal USA, Global Magazine, Il Falcone Maltese, Art. 1, Il Caffè Illustrato, Panorama Economy, Motel, Il Mucchio Selvaggio, La Repubblica, Alias, Il Manifesto. E realizzato diversi libri di illustrazione e fumetto tra cui: Fuori di Testa (Editori del Grifo,1993), Le forbici di Paolino, su testi di Vincenzo Mollica (Edizioni Di, 1999), Quasi (Edizioni Di, 2001), Fellini Sognato (aavv Grifo Edizioni, 2002), L’enigma del condominio (Nicola Pesce Editore, 2007), Antologia Monstars 1/2/3 (aavv Nicola Pesce Editore, 2007/2008), La partita, con un testo di Ascanio Celestini, (Editrice Tricromia Illustrator’s International Artgallery, 2008), Zero Tolleranza (aavv Becco Giallo, 2008), Miti, portfolio/illustrazione (Edizioni Di, 2009), Eddy Mano Pesante (Nicola Pesce Editore, 2009), Dupa Grave et Mimine, (aavv Ed. La Débrouille, Francia, 2010), Sibilla, di Fabio Santilli (Art & Co., 2010), Gang Bang (aavv, BD Edizioni, 2011). Come illustratore ha collaborato con varie case editrici tra cui Utet Librerie, Einaudi, Feltrinelli, e ha illustrato copertine di libri per Paolo Nori, Ermanno Cavazzoni, Stefano Benni, Eduardo Mendoza, Manuel Vàzquez Montàlban ed altri.

Angelo Ferracuti è nato a Fermo nel 1960; il suo esordio letterario è la raccolta di racconti “Norvegia” (Transeuropa 1993), cui è seguito il libro “Attenti al cane” (Guanda 1999), i romanzi “Nafta” (Guanda 2000) e “Un poco di buono” (Rizzoli 2001), la raccolta di reportage narrativi sul mondo del lavoro “Le risorse umane” (Feltrinelli 2006), tradotto in Spagna da Meettok, con il quale ha vinto il Premio Sandro Onofri e il Premio Crati-Cosenza, quelli di “Viaggi da Fermo” (Laterza 2009) e “Il mondo in una regione” (Ediesse 2009), i racconti de “Il ragazzo tigre” (Abramo 2006), quelli di “50/80” – con Luigi Di Ruscio – (Transeuropa, 2010). Ha curato il saggio a più voci “Paesaggi italiani”, percorsi della nuova narrativa italiana (Transeuropa 1995), “Donderoad” (Cattedrale 2008), e ha scritto anche per il teatro: “Comunista!” (Effigie, 2008). Intensa la collaborazione con il fotografo Mario Dondero, con il quale ha pubblicato “Strade di Cartoceto” (Leader arte 2006). Suoi racconti sono presenti in numerose antologie, tra le quali “Patrie impure” (Rizzoli 2003), “Laboriosi oroscopi” (Ediesse 2006). Collabora con “Il manifesto”, “Rassegna Sindacale”, “L’Indice”, è nel comitato di redazione di “Letteraria”. Per la casa editrice Ediesse dirige la collana Carta bianca.

 

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