Il Consigliere Di Ruscio da mesi, non avendo evidentemente altri argomenti, ribadisce le medesime insinuazioni - come una triste litania - sull’operato della Provincia con l’evidente volontà di “avvelenare i pozzi”, tanto che da tempo ho deciso di non replicare a dette sue insinuazioni, mentre sono pronto - come mio dovere - a rispondere a domande precise e ad adottare provvedimenti di mia competenza rispetto a disfunzioni che mi venissero segnalate nella consapevolezza che delle mie decisioni, assunte nel rispetto della Costituzione sulla quale ho giurato e delle leggi, devo rispondere esclusivamente ai cittadini i quali saranno chiamati a giudicare - come tra l’altro hanno già fatto - il nostro operato politico-amministrativo.

Rispondo, pertanto, sulla questione concorsi rispetto alla quale Di Ruscio muove addebiti precisi, come riportato dalla stampa anche in data odierna.

Per quanto riguarda il merito, i limitati concorsi banditi dalla Provincia di Fermo sono assolutamente necessari per garantirne la funzionalità futura, considerato l’organico ridotto con il quale si è costretti ad operare a causa delle minori unità del personale trasferito all’atto della separazione, dei pensionamenti maturati, delle mobilità in uscita e delle prossime scadenze dei contratti a tempo determinato riguardanti personale trasferito della Provincia madre.   

Di Ruscio sa bene - e pertanto è in malafede - che se detti concorsi non venissero espletati entro il corrente anno non sarebbe più possibile procedere alle assunzioni per i noti vincoli del patto di stabilità dal 1° Gennaio 2012, con la conseguenza che la Provincia non potrebbe assolvere ai suoi principali compiti istituzionali e allora sì che si rivelerebbe un ente inutile.

E certamente i doveri ai quali dobbiamo assolvere non ci consentono di fermarci - né ci fermeremo - perché da più parti si vorrebbero abolire le Province e se Di Ruscio, come sembra, si è convertito alla teoria dell’abolizione sappia che ci opporremo - come ci siamo opposti finora e con successo - con tutta la nostra forza.

E proprio la conduzione politico-amministrativa della Provincia di Fermo ha costituito - come può costituire - la prova che si può amministrare in modo virtuoso tanto che abbiamo più volte dimostrato che i “costi” della nostra Provincia sono addirittura inferiori a quel 43% della Provincia madre.

Nel metodo, circa le presunte “irregolarità” sulla gestione del personale e dei concorsi più volte subdolamente e pubblicamente denunciate da Di Ruscio, sono assolutamente certo della correttezza dei dirigenti responsabili, così come dei componenti delle Commissioni dei concorsi, i quali sapranno tutelare la loro onorabilità e quella della Istituzione con comportamenti irreprensibili sempre assicurati.

Per quel che mi riguarda ho già preso atto delle gravi esternazioni reiteratamente fatte da Di Ruscio, in precedenza a mezzo stampa (in data 27/9/2011, 26/10/2011 e 27/10/2011), e nell’ambito dei doveri che la legge mi impone ho provveduto già in data 28/10/2011 - e quindi ancor prima che iniziassero i concorsi - a relazionare all’Autorità Giudiziaria i fatti denunciati da Di Ruscio, come da atto che allego (SCARICA IL DOCUMENTO).

Ed in data odierna provvederò ad inviare una ulteriore relazione alla Autorità Giudiziaria in merito alle dichiarazioni apparse da ultimo sulla stampa, così come mi impone la legge (art. 361 c.p.) in quanto Pubblico Ufficiale, con l’auspicio che venga fatta chiarezza una volta per tutte su tutte le gratuite illazioni che il Consigliere Di Ruscio continua a far circolare, anche perché non è giusto, né può essere consentito in un Paese civile, che sui futuri vincitori dei concorsi restino “ombre” permanenti e che vengano gettate palate di fango su chi ogni giorno si impegna a fare il proprio dovere e per di più da soggetti certamente non abilitati a dare lezioni, visto che non hanno neanche il coraggio della piena verità come sarebbe loro dovere morale e civile.

 

Il Presidente della Provincia di Fermo

On. Avv. Fabrizio Cesetti