Al fine di permettere una migliore inclusione sociale della popolazione immigrata nella comunità locale, l’Amministrazione Provinciale di Fermo ha emanato un avviso pubblico per finanziare attività formative necessarie alla formazione del profilo di “Mediatore interculturale”, figura in grado di facilitare la conoscenza del funzionamento dei servizi del territorio in ambito sociale, sanitario, giuridico, scolastico e culturale.

Il bando è rivolto agli Enti Formativi, i quali potranno presentare, tramite procedura informatica disponibile sul sito http://siform.regione.marche.it , il proprio progetto di attività entro il 16 settembre 2011.

Il percorso di formazione professionale e di qualifica di “Mediatore interculturale”, finanziato in parte dalla Provincia di Fermo e in parte dal Fondo Sociale Europeo, prevede 525 ore di corso, di cui 180 di stage e un numero massimo di 15 allievi. Al termine verrà istituito un elenco provinciale dei Mediatori Interculturali, a disposizione di tutti i soggetti istituzionali o privati del territorio che abbiano necessità di usufruire delle prestazioni della figura professionale.

I destinatari dell’intervento saranno soggetti maggiorenni immigrati extracomunitari e cittadini comunitari inoccupati o disoccupati da almeno 6 mesi, in possesso di un titolo di studio di scuola secondaria superiore, residenti da almeno tre anni in Italia, dunque con regolare permesso di soggiorno e con competenze della lingua italiana, anche non certificate, pari al livello ALTE C1 parlato e B2 scritto del Quadro Comune Europeo, oltre al possesso di una ulteriore lingua veicolare.

Per i candidati italiani sarà necessario comprovare, inoltre, un’esperienza formativa o professionale di almeno 6 mesi in un Paese estero ubicato nell’area nord-africana, balcanica o dell’est-asiatico.

L’ammissione al corso sarà subordinata al superamento di una prova scritta, atta a stabilire le conoscenze linguistiche e culturali. I candidati immigrati extracomunitari e i cittadini comunitari non italiani avranno la precedenza sui candidati di nazionalità italiana. A parità di punteggio, tra gli stranieri, saranno privilegiati i candidati provenienti dai seguenti Paesi a forte pressione migratoria: Albania, Bangladesh, Cina, Egitto, Libia, India, Macedonia, Marocco, Moldavia, Nigeria, Pakistan, Romania, Senegal, Tunisia e Ucraina.

Il percorso di formazione dovrà creare una figura in grado di effettuare intermediazione linguistica e mediazione interculturale attraverso percorsi di accompagnamento e la facilitazione negli scambi comunicativi tra immigrato e servizi,  imprese ed Istituzioni del territorio di riferimento, analizzando i bisogni e le risorse dell’utente immigrato e progettando iniziative e strumenti di integrazione culturale all’interno dei differenti contesti di vita.

Gli obiettivi della mediazione interculturale sono, infatti, la rimozione degli ostacoli culturali che rendono problematica la comunicazione tra servizi e utenza straniera, cercando di promuovere un più esteso e appropriato utilizzo, la promozione di azioni di sostegno alla mediazione sociale nelle situazioni di conflitto tra le comunità immigrate e le istituzioni italiane, l’individuazione di opportunità e percorsi per la prevenzione e il superamento di conflitti.

Le domande degli Enti Formativi proponenti saranno sottoposte a valutazione effettuata da un apposito nucleo di valutazione nominato dal Responsabile del Servizio Formazione Professionale, Scuola, Politiche del Lavoro.