La Provincia continua nell’attuazione del Progetto Restart, progetto che cerca di portare tra i giovani contenuti operativi e pratici, ed ha oggi organizzato un incontro, fortemente voluto, che ha coinvolto l’ISTAO con il Prof. Valeriano Balloni e l’Ing. Floriano Bonfigli che si occupano di startup.
Startup è una parola che si usa spessissimo e oggi vogliamo far capire quali sono le sue potenzialità, quali insidie nasconde, come è possibile sfruttarle al meglio per avviare nuovi progetti imprenditoriali
L’obiettivo è quello di contribuire ad accrescere le conoscenze dei giovani su questi temi, per dare contenuti e nuovi strumenti ai futuri imprenditori di questo territorio
Per il Sindaco di Servigliano Marco Rotoni, che ha ospitato l’evento, questo Progetto e le attività previste in esso, rappresentano una grande opportunità.
Quello che è stato offerto oggi è un osservatorio privilegiato e poter approfondire le potenzialità delle startup con relatori esperti e qualificati come il Prof. Vallone e il Prof. Bonfigli dell’ISTAO rappresenta un’occasione da non perdere, perché si possono offrire ai ragazzi le occasioni per il costruire il loro futuro.
Questo progetto, sul quale abbiamo lavorato moltissimo – commenta la Presidente della Provincia di Fermo Moira Canigola – si realizza grazie all’Anci e al Ministero delle politiche Giovanili che lo ha finanziato.
Abbiamo ottenuto un finanziamento importante per mettere in campo azioni rivolte ai giovani under 35 che vivono nei territori colpiti da crisi sismica – prosegue la Presidente Canigola : proprio in questi comuni faremo eventi come quello di oggi, ne abbiamo fatto uno il mese scorso sui social e su come i social possano essere importanti per sviluppo della società.
Nell’incontro a Servigliano si parla di startup, mentre un altro incontro è programmato per il prossimo dodici giugno.
Accanto a queste attività di formazione apriremo il prossimo mese gli sportelli informativi itineranti in alcuni comuni del cratere, con esperti per dare le giuste motivazioni per fare in modo che i giovani, attori principali del loro futuro, attivino imprese o attività per la ripartenza dei nostri centri colpiti dalla crisi sismica.
La gestione del Progetto Restart è un obiettivo fondamentale per la Provincia – afferma Moira Canigola – e su di esso credono anche i tanti sindaci che consentito al Progetto di affermarsi.
Tutti, giovani e rappresentanti dei Comuni, debbono avere la piena consapevolezza che nei nostri territori è possibile creare lavoro, creare imprese per far ripartire non solo il singolo individuo e le attività ma l’intero territorio.
Come Provincia di Fermo porteremo avanti il progetto ma i veri attori sono i giovani che debbono crederci e approfittare di queste azioni perché debbono avere certezza e consapevolezza che si può ripartire da questo territorio colpito dalla crisi sismica. -conclude la Presidente Moira Canigola
È essenziale parlare di ricostruzione e parlare di ripartenza, - commenta il Consigliere Provinciale Adolfo Marinangeli - sono importantissime tutte le proposte per far ripartire la strutturaa economica dei territori. Non si riparte, se non si riparte dall’economia soprattutto quella fatta dai giovani.
Come Sindaci e come Provincia stiamo lavorando per portare la banda larga anche nelle case sparse dell’aree montane perché possa essere utile anche per svolgere i lavori in remoto, per le startup innovativi per rimanere in territori che sono marginali rispetto agli altri, ha concluso il Consigliere Adolfo Marinangeli.
Per entrare nel vivo del tema “Lunga Vita alla Startup”: l’idea è la chiave però poi non basta, può essere geniale ma va sviluppata, finalizzare idee che si trasformano in imprese di successo richiede sacrificio e motivazione. E allora come Fare?
A spiegarlo sono stati il Prof. Valeriano Balloni e l’Ing. Floriano Bonfigli dell’ISTAO
Il Prof. Valeriano Balloni, con un passato da giocatore di Calcio della Spal in serie A, disputa la sua prima partita contro la Juventus, nel campionato 1959-1960 quando la Spal è arrivata quinta ed esordisce col ruolo di marcare stretto il giocatore John Charles: quella partita fu segnata da una sconfitta sonora 6-3 per la Spal.
Da quell’evento sportivo comprese che la carriera da intraprendere non era quella calcistica e dopo aver ripreso gli più per divertimento dove ci voleva meno gamba e più cervello, ha iniziato a studiare economia ad Ancona, prima facoltà moderna aperta in Italia e ha avuto la fortuna di entrare a far parte del gruppo di discepoli del Prof. Giorgio Fuà, uno dei più importanti economisti italiani dello scorso secolo.
Il Professor Valeriano Balloni riferisce come iniziare a parlare di imprenditorialità nella facoltà di economia fu importante per la crescita del territorio in quanto può accadere che si può rompere la stazionarietà di un territorio se c’è l’imprenditore.
L’imprenditore non sta fermo è uno che sogna, che deve avere continuamente idee da tradurre in qualcosa che sia utile per il consumatore: egli crea ricchezza e purtroppo, nelle condizioni attuali, il nostro paese ha pochi imprenditori nuovi, in quanto fare l’imprenditore costituisce una grande sfida, che chiede ai giovani di essere acuti su tante conoscenze, come il digitale di cui occorre che tuti abbiano le conoscenze di base.
Pertanto organizzare una qualsiasi impresa vuol dire avere vere in mente l’innovazione cioè quel qualcosa in più che crea la differenza e permette di farsi conoscere ed apprezzare sui mercati e di porsi quale elemento del cambiamento e dell’innovazione.
L’Ing. Floriano Bonfigli si è soffermato ad illustrare quali siano i fondamenti di un’impresa innovativa, un progetto lavorativo che deve nascere su basi piuttosto solide, che possono mancare se non si ha ben presente e conosciuta la metodologia sulla quale si ritrovano coloro che preparano il progetto.
Questa metodologia operativa esiste, anzi ne esistono diverse, e si fonda sull’approccio alle aspettative dell’utente finale cioè il consumatore e sulle azioni che possono e debbono essere messe in campo per perseguire queste finalità.
L’Ing. Floriano Bonfigli afferma come dall’idea, dalla sua concretezza e realizzabilità, si avvia il processo per trovare le risorse necessarie a finanziare il progetto e che non ci si deve scoraggiare alle prime difficoltà, bensì occorre proseguire con impegno e determinazione avendo ben presente e chiaro il contenuto del progetto che si intende realizzare.
La giornata si è conclusa con l’intervento di Cristiano Nardi della Linky innovation che ha illustrato il progetto Linky, nato circa 3 anni fa, con l’idea di realizzare un veicolo che offrisse la possibilità di viaggiare velocemente.
Quello ideato è uno skateboard con un sistema di piega brevettato in tutto il mondo, che ha un motore elettrico e 17 ore di autonomia, uno Skate richiudibile e facilmente trasportabile ovunque in uno zaino.
Cristiano Nardi ha chiuso il suo intervento con un messaggio ai giovani affermando che non bisogna arrendersi e che, come avvenuto per il suo progetto, sono stati la perseveranza e l’impegno, l’idea sulla quale hanno creduto e investito, che ha permesso di essere propositivi e vincenti.