La drammatica situazione di incertezza istituzionale e di emergenza finanziaria che interessa tutte le Province e le Città metropolitane e i bilanci azzerati dai prelievi statali, non consente – commenta la Presidente Moira Canigola - più di garantire i servizi e assicurare la sicurezza dei nostri cittadini, soprattutto nei settori della viabilità e dell’edilizia particolarmente colpita sia dalla crisi sismica che dalla nevicata.
Proprio oggi infatti ho partecipato alla riunione dei Presidenti delle Province d’Italia convocata dall’UPI Nazionale a Roma – Continua la Presidente Moira Canigola - tutti siamo uniti nel definire questa situazione al quanto preoccupante: nessuna Provincia è in grado di approvare i bilanci se non vengono eliminati i tagli ed i prelievi forzosi. E, - continua la Presidente Canigola - se non vengono destinate risorse aggiuntive da dedicare alla viabilità, al patrimonio ed edilizia scolastica rischieremo di lasciare nell’incertezza le comunità amministrate,
Infatti i tagli operati con la legge di stabilità - afferma la Presidente Canigola- sono la causa dello stato di emergenza sui servizi essenziali.*
*Presenti tutti i Presidenti delle province marchigiane. *
In tarda serata un comitato ristretto dell’UPI si recherà da Mattarella.
Cosa chiedono in maniera unitaria i Presidenti delle Province?
Un intervento immediato e tempestivo affinché le Province possano:
• Disporre delle risorse sufficienti ad assicurare la piena erogazione dei servizi a favore delle comunità amministrate, secondo parametri che identifichino i fabbisogni finanziari reali.
• Predisporre un bilancio triennale che consenta alle Province di programmare l’azione amministrativa, in modo che i cittadini possano avere conto di quanto si voglia fare per il territorio e la comunità
• Ricominciare ad investire aprendo cantieri per opere che mettano in sicurezza le nostre scuole, le strade e il territorio, promuovendo lo sviluppo dell’economia locale
• La possibilità di avere nei nostri quelle professionalità indispensabili per svolgere le finzioni che ci sono state assegnate.
Queste le priorità minime che vanno affrontate subito con un decreto legge:
Fermo restando l’azzeramento del taglio di ulteriori 650 milioni per il 2017 è indispensabile:
1. Assegnare alle province almeno 250 milioni aggiuntivi per l’esercizio delle funzioni fondamentali necessari per garantire la sicurezza e i servizi adeguati ai cittadini.
2. Assegnare alle province 300 milioni del fondo ANAS per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali, così da aprire le operazioni necessarie per riportare in sicurezza questa rete viaria strategica
3. Lasciare nei bilanci delle Province i risparmi dei costi della politica determinati dalla gratuità totale dei presidenti e dei consiglieri provinciali. Nelle Province la politica costa zero, unico caso tra le Istituzioni della Repubblica: questi risparmi devono essere messi a disposizione delle comunità locali.
4. Ripristinare l’autonomia organizzativa degli enti attraverso la soppressione del comma 420 della legge 190/2014.
5. Eliminare la prospettiva transitoria e le incongruenze della legge 56/14. La legge che regola una istituzione costitutiva della Repubblica ai sensi dell’articolo 114 non può essere temporanea.
6. Cancellare le sanzioni per le Province che hanno sforato il patto di stabilità 2017: lo sforamento è stato indotto dai tagli ai bilanci e dall’uso di strumenti straordinari che il governo ha obbligato ad usare pur di chiudere i bilanci.
7. Consentire alle Province in via straordinaria anche per il2017 di utilizzare gli avanzi di amministrazione per assicurare gli equilibri dei bilanci.