“Ritorneremo tranquillamente nel niente da dove siamo venuti, è già tanto che il miracolo della mia esistenza ci sia stato riuscendo perfino a testimoniarvi tutti”. Sono le parole che campeggiano nella cartolina realizzata per promuovere un incontro su Luigi Di Ruscio, lo scrittore, poeta ed operaio fermano scomparso lo scorso 23 febbraio ad Oslo, dove era emigrato nel 1957.

La Provincia di Fermo ha voluto ricordarlo con un’iniziativa, a cui prenderanno parte l’Assessore Giuseppe Buondonno, Angelo Ferracuti, Luana Trapè, Massimo Raffaeli, Tarcisio Tarquini ed Alfredo Luzi, con letture di Piergiorgio Cinì ed immagini di Ennio Brilli. Appuntamento venerdì 18 marzo, a partire dalle ore 18 presso la Sala dei Ritratti del Palazzo dei Priori di Fermo.

“Come ho avuto modo di ricordare - ha dichiarato l’Assessore Buondonno - Luigi Di Ruscio è stata una persona unica che, oltre a toccare le corde della simpatia e dell’emozione di chi ha avuto la possibilità e la fortuna di conoscerlo, è stato capace di cogliere magistralmente aspetti della condizione umana, della realtà operaia, popolare e dell’emigrazione.

Salvatore Quasimodo lo definì "uomo d'avanguardia nel senso positivo, cioè della fede nell'attualità e per la violenza del discorso".

Come Amministrazione provinciale, avevamo subito preso l’impegno di ricordarlo e con questa iniziativa rispondiamo, soprattutto, al bisogno di un saluto collettivo; naturalmente, dovrà continuare il lavoro critico, editoriale e documentaristico.

Anche la prossima edizione del Premio Volponi, che nel 2009 lo aveva visto finalista con “Cristi polverizzati”, sarà un’occasione per ricordare ed approfondire il profilo di uno scrittore straordinario”.