Dal 4 al 6 marzo si è tenuto a Roma l’evento finale del progetto “UExte - A scuola l’Europa”. L’iniziativa aveva preso avvio nel novembre 2010, con una serie di incontri e approfondimenti presso gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado sul funzionamento dell’Unione europea, sui diritti fondamentali contenuti nel Trattato di Lisbona e sulle opportunità comunitarie riservate ai giovani.

Il progetto, promosso e finanziato dal Ministro della Gioventù, dall’Agenzia nazionale per i Giovani, dal Dipartimento Politiche Comunitarie del Ministero degli Affari Esteri, dal Parlamento europeo e dalla Commissione, ha coinvolto oltre 9.000 giovani su tutto il territorio nazionale.

A livello locale le attività progettuali sono state portate avanti per volontà del Presidente della Provincia di Fermo Fabrizio Cesetti e dell’Assessore alle Politiche Comunitarie Adolfo Marinangeli, che ne hanno riconosciuto la valenza formativa.

Per la Provincia di Fermo sono stati coinvolti circa 200 ragazzi dei tre istituti superiori ITC Galilei-Carducci e ITI Montani di Fermo e ITC Mattei di Amandola.

Di questi, 6 ragazzi rappresentanti della Provincia si sono recati a Roma per partecipare all’evento finale, durante il quale 160 giovani provenienti da istituti scolastici di tutta Italia hanno realizzato una simulazione dei lavori del Parlamento europeo.

Gli studenti hanno lavorato in commissioni su tre tematiche (Ambiente e Sviluppo, Cultura e Istruzione, Occupazione e Affari Sociali), al fine di elaborare tre proposte per ogni tema partendo dalle circa 100 proposte da loro già precedentemente elaborate durante il corso del progetto, attraverso un proficuo ed impegnativo lavoro di confronto, emendamenti e modifiche che in alcuni casi ha impegnato i ragazzi fino a notte inoltrata.

Nell’Assemblea plenaria sono state dibattute e votate le 9 proposte redatte; le 3 che hanno ottenuto il maggior consenso saranno ora indirizzate all’Intergruppo Giovani dell’Assemblea parlamentare di Strasburgo.

Tutti i 160 giovani, che sono riusciti ad integrarsi e a lavorare in sinergia, hanno fatto delle differenti culture un punto di forza rendendo questo momento un’importante occasione di formazione e crescita personale, dichiarandosi molto soddisfatti dalla particolare esperienza che li ha visti unici protagonisti.

Per l’anno in corso, l’Assessorato provinciale alle Politiche Comunitarie prevede di implementare il progetto, coinvolgendo altri istituti scolastici e, allo stesso tempo, di attivare un servizio di scambi europei rivolto ai giovani per aggiungere a questa esperienza di tipo scolastico attività di apprendimento non formale, così come promosso dalla Commissione europea.