Con una nota congiunta, il Presidente della Provincia di Fermo Fabrizio Cesetti e l’Assessore alla Protezione Civile Adolfo Marinangeli nei giorni scorsi hanno nuovamente segnalato al Presidente della Regione Marche Gianmario Spacca le numerose e giustificate lamentele in merito alla grave erosione in atto lungo tutto il litorale Fermano, in particolare nel tratto a nord verso Porto Sant'Elpidio.

“La situazione creatasi si va quotidianamente aggravando - si legge nella lettera - e rappresenta per la collettività un danno ambientale ed ecologico di vaste proporzioni. Per le attività economiche esistenti costituisce inoltre un pregiudizio incombente tanto da minarne la sopravvivenza in un futuro quanto mai prossimo.

In particolare, a causa dell’erosione della spiaggia che sta scomparendo per effetto delle forti mareggiate invernali, sono a rischio di chiusura diverse aziende turistiche con decine di occupati.

Tra le principali cause che hanno determinato la precaria condizione si deve purtroppo ascrivere la costruzione, compiuta alcuni anni fa dalla Regione, di alcuni tipi di scogliere che ostacolano il naturale moto ondoso sottocosta, intercettando e trattenendo i residui ghiaiosi trasportati dal fiume.

Se non rientra tra le attribuzioni di una Amministrazione provinciale intervenire direttamente per sanare una situazione oramai divenuta insostenibile, non può questo Ente esimersi dal dare voce ad una giusta e forte richiesta di sollecito verso la Regione Marche”.

Al Presidente Spacca e a tutti gli organi competenti viene quindi richiesta un’attenzione concreta ed un urgente e maggiore impegno verso la risoluzione del problema.

Nell’auspicare l’utilizzo di metodologie diverse e sicuramente più efficienti, anche attraverso l’applicazione mirata di tecniche innovative per la salvaguardia della costa, Cesetti e Marinangeli sottolineano come il  rispetto dell'ambiente non può essere solo un proposito apprezzabile, ma deve sapersi tradurre in atti concreti, soprattutto quando sono a rischio la sicurezza dei cittadini e la conservazione di numerosi posti di lavoro.

“Siamo certi che un Suo diretto interessamento e la collaborazione esperta degli organi regionali e comunali competenti - hanno concluso - saranno in grado di operare per la risoluzione del problema in tempi ragionevolmente rapidi”.