Si è svolto oggi, presso la sala consigliare della provincia di Fermo, un incontro  che aveva come tema la sanità.  Il presidente Fabrizio Cesetti ed il vicepresidente Gaetano Massucci hanno invitato il direttore generale della ASUR,  i direttori di zona, i direttori di distretto, i coordinatori di ambito ed i Sindaci  a un confronto sulla ormai più volte discussa riperimetrazione delle zone territoriali  dei relativi ambiti e distretti  conseguentemente alla nascita effettiva della nuova provincia di Fermo.

La provincia deve poter programmare i suoi interventi in campo sociale in modo coordinato con gli ambiti territoriali sociali e quindi, anche se non titolare in tema di sanità, con i distretti sanitari relativi.

La evidente anomalia di una provincia nella quale il suo perimetro comprende territori relativi alle zone territoriali di San Benedetto (Pedaso e Campofilone) e di Ascoli Piceno (Montefortino, Amandola, Montefalcone, Smerillo, Santa Vittoria e Montelparo), provoca difficoltà di  progettazione comune anche per tutti gli altri servizi che la provincia ha di sua stretta competenza.

Il dibattito sereno e produttivo, al quale ha partecipato la dottoressa Annamaria Calcagni,  presidente dell’ordine dei medici, ha permesso di mettere a confronto, forse per la prima volta, sia aspetti tecnici  che sfaccettature politiche.

In particolare è stato evidenziata dal direttore generale Roberto Malucelli la presenza di una Azienda Unica Regionale, che proprio essendo unica non vede alcun ostacolo tecnico soprattutto per quanto riguarda la rete ospedaliera che tenderà ad essere sempre più unita in tutto il territorio marchigiano.

L’aspetto politico è stato sottolineato dal Vicepresidente della Regione Petrini che ha annunciato la possibilità di risolvere il problema entro fine anno, anche con un emendamento alla "finanziaria" qualora le conferenze dei sindaci si pronunceranno ulteriormente per il passaggio dei comuni suddetti nella zona 11 di Fermo.

Soddisfatti Cesetti , che ha ribadito l’obiettivo strategico di far si che la provincia sia sempre più unita ed operativa  anche dal  punto di vista socio sanitario e Massucci che ha sempre creduto in una forza del territorio legata alla valorizzazione delle specificità e della zona montana.