“Con il via libera da parte del Ministero dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca per l’attivazione dell’Istituto Tecnico Superiore - Nuove Tecnologie per il Made in Italy, il territorio fermano fa un ulteriore e fondamentale passo in avanti in termini di qualità ed offerta formativa”.

C’è piena soddisfazione nella dichiarazione congiunta del Presidente Fabrizio Cesetti e degli Assessori Giuseppe Buondonno e Renato Vallesi per il varo e l’attivazione nel 2011 del nuovo istituto, che vede l’ITIS “Montani” di Fermo come soggetto capofila della Fondazione che, oltre alla Provincia di Fermo, vede protagoniste le Province di Ancona e Macerata, il Comune di Porto Sant’Elpidio (dove la Fondazione avrà la propria sede legale), l’Università Politecnica delle Marche di Ancona, le Università di Camerino e Macerata, l’IPSIA “Ricci” di Fermo, l’ITCG “Corridoni” e l’IPSIA “Corridoni” di Civitanova, l’ITIS “Mattei” di Recanati e l’ITIS “Volterra” di Ancona, Confindustria Fermo, Macerata ed Ascoli, l’ANCI (Associazione Nazionale Calzaturier Italiani), il laboratorio tecnologico Scam-Laboratorio di Civitanova, diverse aziende del Distretto Calzaturiero Fermano-Maceratese e due importanti realtà imprenditoriali del Recanatese per i settori termosanitario ed illuminotecnico.

“Il biennio di alta formazione post-diploma negli ambiti del Sistema Moda Calzature, Sistema Meccanica e Servizi alle PMI - dichiarano Cesetti, Buondonno e Vallesi – è il risultato di un lavoro straordinario da parte di questa Amministrazione provinciale, che si è spesa in prima persona per rispondere alle domande del territorio. Grazie all’ITS potremo fornire alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi nuove competenze in un settore strategico, che vede il Distretto Fermano-Maceratese competere allo stesso livello di aree logisticamente e commercialmente più favorevoli. La valorizzazione del Made in Italy e delle professionalità più giovani è una priorità che intendiamo perseguire durante l’intero mandato, attraverso iniziative e progetti  di alto profilo, sfruttando tutte le risorse umane e finanziarie di cui disponiamo e a cui potremo attingere nel corso dei prossimi mesi attraverso la Regione, i singoli Ministeri e la Comunità Europea”.